Aggiornato al 24/04/2018 - 23:01:07
Nov 16, 2011 ATTUALITA', TERRITORIO, Velletri 2
Sembravano profilarsi sostanziali schiarite nelle nubi che offuscano il cielo dell’Ospedale ‘Paolo Colombo’ di Velletri, ma sembra un incidere da gambero quello in cui incautamente si ritrova a vivere l’ospedale di Velletri ‘Paolo Colombo’, da mesi afflitto tra uno sballottamento di chiusure, più o meno paventate. Vane le promesse sin qui arrivate, anche recentemente. Vano sembrerebbe anche la mobilitazione della città, il lavoro dell’apposito Comitato, la battaglia del
Sindaco e, persino, l’intermediazione dei tre medici che, tra luglio e agosto, hanno fatto la spola con Roma ed Albano, incontrando coi leader cittadini dell’Udc e del Movimento Popolare Veliterno, proprio il subcommissario regionale alla sanità Giuseppe Spata e il direttore generale della Asl RmH Alessandro Cipolla. La cronica mancanza di personale, che è anche privo di un Primario, ha spinto il direttore sanitario della Asl Rm H, Amedeo Cicogna, a dichiarare la temporanea chiusura dei posti letto di pediatria. Dal 14 novembre è quindi cominciata la dimissione dei pazienti e per il personale infermieristico si sta valutando una riallocazione presso i reparti di Medicina e Pronto Soccorso. Deluso il consigliere comunale del Pd Massimo Ciarla, che è anche sindacalista ed operatore sanitario presso il ‘Colombo’: è l’ennesimo atto che sta a segnalare il continuo declassamento della nostra struttura. Non abbiamo più bisogno di promesse, ma occorrono i fatti”. Fatti che per il capogruppo dell’Udc, Gian Luca Trivelloni, sarebbero dietro l’angolo: il suo mirino è proteso verso Cipolla, reo, per il partito uddiccino, di non aver preso a cuore il ‘caso Velletri’: “15 giorni fa il vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, unitamente al subcommissario alla sanità, il dottor Giuseppe Spata, incontrarono gli operatori sanitari del nosocomio cittadino, concludendo un lavoro certosino fatto di tanti appuntamenti anche al di fuori della nostra città, e nonostante le grandi difficoltà da tutti conosciute – che emergono dal Piano Sanitario Regionale, alla prese con un piano di rientro dai 25 miliardi di debito regresso – si era addivenuti ad una soluzione che soddisfaceva le richieste, le esigenze degli addetti ai lavori e, quindi, le aspettative della cittadinanza”. La chiusura decisa dalla Asl agli uddiccini è apparsa quindi “immotivata e intempestiva”, essendo, a detta loro, “imminente l’accreditamento di due medici al reparto Pediatria di Velletri”.
Nella foto: il vicepresidente regionale Luciano Ciocchetti, il subcommissario alla Sanità Giuseppe Spata, il direttore sanitario della Asl RmH Amedeo Cipolla, durante il sit-in presso l’Ospedale di Velletri a fine ottobre.
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Nel frattempo nessuno fà menzione del caotico carico di lavoro venutosi a creare presso l’ex Ps di Genzano che conta su un solo infermiere in turno e un ausiliario. Il medico (pediatra) è “prontamente” reperibile presso i reparti di : pediatria, neonatologia, patologia neonatale, sala operatoria e sala parto. Presso l’Ospedale Ercole De Sanctis di Genzano , si dispone di un personale ai minimi della legalità assistenziale e si indulge ancora nelle decisioni di riqualificazione e potenziamento di un futuribile punto di “primo soccorso”, anche alla luce dei disservizi del Colombo di Velletri. Ricapitolando: tra Marino-Genzano e Velletri non si dispone di un nosocomio con potenzialità assistenziali degne di tale definizione. Dal momento che la politica del risparmio ha toccato tutti i lavoratori dell’Rm/h e che tale sacrificio non si è tradotto in un miglioramento dei servizi, mi chiedo se esista la volontà di affossare tutti gli ospedali zonali a favore di tanti privati dell’interland che vedono occupati, con il secondo lavoro,gran parte degli operatori del pubblico servizio. Auspico che l’autorità giudiziaria approfondisca il discorso “carenza di personale”.
Incredibile… ma che sta succedendo?? Un reparto così importante come può essere chiuso? Non ci sono speranze che riapra?? Marica – Velletri