POLITICA

MARINO, SILVAGNI (PDL) SPEGNE OGNI POLEMICA

palozzi

Buona amministrazione ai tempi della crisi, buona politica ai tempi dei governi ultratecnici, ricambio generazionale e sostanziale, creazione di quell’attesa e in Italia ancora  frantumata “grande area dei moderati, dei liberali, dei laici riformatori e dei cattolici democratici”. Esattamente il prototipo ricercato dall’alleanza politico-amministrativa che governa ormai da cinque anni e mezzola Cittàdi Marino e che ha avuto l’imponente conferma elettorale che tutti sappiamo.

Garanzia di qualità di questa somma di pensieri è Fabio Silvagni, il coordinatore del Pdl che qualcuno ha ribattezzato “mister mille voti” dopo l’esaltante prestazione elettorale alle ultime amministrative nelle quali l’ex leader di Forza Italia a Marino è stato di gran lunga il candidato più votato in città.

Poca rilevanza alle polemiche di queste ore animate dal militante Andrea Crisanti, primo dei non eletti.
”Non penso vi siano particolari frizioni nel partito ma solo un fraintendimento legato alla convocazione di una riunione che era esplicitamente per gli eletti. E’ strano che amici fino allo scorso mese di maggio all’interno dell’Amministrazione Palozzi, mettano in discussione oggi il modo in cui il partito viene coordinato sul territorio. Questa formula, infatti, è quella che ci ha fatto vincere e continua a farci governare sul nostro territorio, alleati nella Coalizione dei Moderati anche di quelle forze che a livello nazionale da tempo avevano rotto con la linea di Berlusconi. Ad Alfano più che i fraintendimenti sulle convocazioni alle riunioni credo vada messo di fronte questo dato che mi pare un po’ più politico e sostanziale rispetto all’ultima inesistente polemica”.   

Silvagni, sono passati sei mesi dall’insediamento della seconda amministrazione Palozzi. L’Italia in questa estate è piombata in una crisi senza precedenti che si ripercuoterà anche sugli enti locali. Avete approntato un piano in tal senso?

“L’Amministrazione del sindaco Adriano Palozzi con la crisi economica, nel nostro piccolo persino peggiore di quella attuale, ci ha convissuto sin dal primo insediamento di cinque anni fa. Allora, non scordiamolo, c’era la condanna al pagamento dei 15 milioni di euro nel contenzioso su piazzale degli Eroi, poi ridotto di due terzi grazie a una intensa transazione andata a buon fine dopo la quale oggi, finalmente, abbiamo riconsegnato la piazza, il belvedere di Marino, completamente riqualificato ai cittadini e col parcheggio sotterraneo nel quale si stanno completando i lavori proprio in questi giorni e che sarà fruibile entro fine anno con i suoi 250 posti auto in pieno centro storico. L’altro grande progetto che intendiamo realizzare saranno altri 260 posti auto nell’area del cosiddetto terrazzane nei pressi di palazzo Colonna. Saranno queste le due opere attraverso le quali liberare definitivamente il centro storico dal traffico senza penalizzare i commercianti che, anzi, grazie ai nuovi parcheggi e all’isola pedonale naturale che si andrà a creare potranno solo giovarsi di una nuova stagione per il borgo antico della quale davvero si sente il bisogno. Per il resto, come ha più volte ricordato anche il sindaco, l’Amministrazione punterà sulla qualità della vita tenendo strettamente d’occhio i conti. Siamo riusciti a diventare un comune virtuoso e dobbiamo rimanere nel Patto di stabilità. Ciò non toglie che il nostro impegno su temi come ambiente, verde, raccolta differenziata non verrà meno, anzi. Crediamo fortemente che una Amministrazione davvero di qualità possa essere l’ottimo volano per dare la spinta alla crescita che da più parti viene chiesta all’Italia. E’ normale che in tutto ciò resta di vitale importanza la collaborazione tra amministrazione pubblica e privati”.

A proposito di crescita, sviluppo, occupazione e collaborazione tra enti, società, aziende. Cosa c’è di vero nelle voci su spostamenti e diminuzione del personale in aziende, per esempio, come Multiservizi?

“Non c’è nulla di cui allarmarsi. Si tratta della normale routine che avviene alla fine di ogni anno dove ci sono naturali scadenze di contratti. Ciò che non si deve dimenticare, tuttavia, parlando proprio di Multiservizi, è che si tratta in ogni caso di una società partecipata totalmente dal Comune. L’Amministrazione comunale ha a cuore il mantenimento del livello occupazionale nella propria città. Non mancheranno, indubbiamente, razionalizzazioni e collaborazioni ad ampio raggio. Però da qui a diffondere psicosi ce ne corre. Non si preannuncia nessuna emergenza occupazionale nella nostra città. E’ bene chiarirlo. Specie nella Multiservizi”.

Continuate dunque ad essere liberali, come nel 1994?

“Noi crediamo che l’area politico-culturale da cui nel 1994 Forza Italia prese le mosse possa continuare a dire molto al Paese. Dal punto di vista amministrativo e di governo ci si è fermati purtroppo a mezze misure che non hanno condotto da nessuna parte. Ci vorrà quindi, certamente, un nuovo spirito tipo quello che ci animò tutti: laici, cattolici, socialisti, repubblicani nel1994 acostruire una nuova stagione politica. Diciamo che ora siamo giunti davvero alla fase tre. Alfano, il nostro segretario del Pdl, in tutto questo ci convince molto. Così persone come Mara Carfagna, Giorgia Meloni che è anche amica del nostro sindaco oltre che sua coetanea. Così come non posso non citare Stefania Prestigiacomo che nel 1994 aveva poco più di venticinque anni e oggi rappresenta ancora una risorsa importante nell’ottica del ricambio generazionale. Siamo dunque dalla parte dei nuovi dirigenti. Alle prossime elezioni, esaurita questa stagione di governo dei tecnocrati, dovremo trovare il coraggio per sostenere tutti assieme un candidato premier come Angelino Alfano. Prima di allora dovranno essere giocate tutte le carte per riagganciare anche a livello nazionale tutte le espressioni dell’area moderata. Penso agli amici dell’Udc, a Fli e all’Api. Forze che, senza voler essere autoreferenziali, nella nostra Città di Marino governano in piena armonia con noi del Pdl. Una stagione tutta nuova e certamente complessa ma d’altra parte chi immaginava un passaggio di consegne tanto rapido tra il presidente Berlusconi e un governo, lo ripeto, di autentici tecnocrati. Addirittura banchieri. Quelli che una volta, ai tempi della Prima Repubblica, della Dc e del Psi, venivano chiamati i ‘poteri forti’, oggi sono in postazioni ministeriali strategiche. Da marinese mi permetto una battuta che indirizzo al nuovo premier: perché a fianco a Corrado Passera non ha chiamato anche il nostro concittadino Geronzi? Non abbiamo ancora ben capito, infatti, se le banche sono le prime responsabili della crisi mondiale, come dicono alcuni oppure i loro supermanager, come ci lascia intendere Monti, sono i più adatti a risolverla. Addirittura orgogliosamente oltre la politica. Questa tesi, mi spiace, almeno a noi del Pdl di Marino, proprio non va giù. Vorremo continuare sempre ad essere diversi: l’isola felice, il laboratorio della nuova politica nel cuore dei Castelli Romani. Anzi: invitiamo sin d’ora Alfano ad un dibattito aperto proprio nella nostra città”.

A proposito di Castelli Romani e nuova politica. Come vivete il rapporto col sindaco Palozzi dopo l’impegnativo incarico alla presidenza del Cotral?

“Esattamente come prima. E’ stato lo stesso sindaco, nell’ultimo Consiglio comunale, a garantire a tutta la città che, nonostante la mole di lavoro decisamente aumentata, il cuore della sua attività politico-amministrativa  resterà la nostra Marino. Anche perché Adriano Palozzi è il leader della Coalizione dei Moderati e solo attraverso le sue intuizioni politiche e la sua inimitabile capacità di tessere concordia, idee salde e buona amministrazione la nostra Coalizione potrà garantirsi un futuro di stabilità autentica anche dopo il decennio che stiamo vivendo e amministrando. Allora inizierà una nuova stagione. Ma un decennio di innovazione amministrativa non si esaurisce neppure nel volgere di  due mandati. E’ ovvio che servirà un surplus di intelligenza e maturità. Guai a pensare alle fratricide lotte per le investiture che mai nella Storia e in nessun ambito hanno portato fortuna. Ci si dovrà rimodellare al tempo, alle problematiche e ai protagonisti che ci saranno, utilizzando tuttavia lo standard che ci tiene uniti e concordi dal 2006. Nessuno strappo, nessuna accelerazione in nome della ricerca costante dell’accordo come metodo di lavoro. Così abbiamo fatto fino ad oggi, così continueremo a fare in futuro”.  

 Nella foto il Sindaco Palozzi, con la Polverini e Zingaretti (foto omniroma)

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