POLITICA

A GENZANO LA VILLA DELLO SCANDALO DEL SENATORE INQUISITO

villa

Sta avendo un’eco che si è propagata sino a Genzano, dove il protagonista della storia si è comprato una mega villa seicentesca, abita con la sua famiglia e possiede anche una delle sue sedi legale, la vicenda che ha per attore il senatore del Partito Democratico Luigi Lusi, lo stesso che proprio nella mattinata di mercoledì 1° febbraio è stato escluso dal partito con decisione dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd al Senato, che ha deliberato all’unanimità, su proposta di Anna Finocchiaro, l’esclusione del senatore dal gruppo stesso.

Nel polverone Lusi c’è finito per quanto fatto ai tempi in cui era tesoriere de ‘La Margherita’, dal conto della quale avrebbe trasferito 13 milioni di euro a società a lui intestate all’estero. Proprio da quei soldi, sembrerebbe poter essere scaturito l’acquisto della villa a Genzano, sita in via Giuseppe Mazzini, proprio di fronte il complesso dei Salesiani, a due passi da quel teatro che dopo anni e anni ancor non si riesce a far venire alla luce. Le accuse sono quelle di appropriazione indebita aggravata, per le quali l’indagato avrebbe chiesto il patteggiamento ad una pena di un anno di reclusione, restituendo almeno 5 di quei 13 milioni. La vicenda giudiziaria potrebbe chiudersi in fretta se i vertici della Margherita dovessero ritenersi soddisfatti delle proposte di Lusi, che se la caverebbe così piuttosto agevolmente.

Sulla vicenda è intervenuto anche il neo segretario della locale sezione del Pd, Giacomo Tortorici: “il Pd di Genzano – ha dichiarato Tortorici – è concorde con le decisioni prese dal Gruppo del Senato su proposta della senatrice Anna Finocchiaro e auspica, come affermato dal segretario Pierluigi Bersani, che il Partito ‘prenderà i necessari provvedimenti come ha sempre fatto. Noi non facciamo sconti a nessuno e lo abbiamo già dimostrato’”.

Chissà cosa ne penseranno i milioni di cittadini elettori, stufi di assistere inerme a vicende che creano sempre più un’enorme frattura tra i cittadini e i propri governanti, acuendo quel sentimento di antipolitica che emerge ormai con chiara evidenza.

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