POLITICA

Lanuvio, confermate le indiscrezioni di ‘Castelli Notizie’: i Moderati e l’Udc lasciano il Pd

Lanuvio_Panorama_21_Oct_2007

Tanto tuonò che…piovve! Se questo motto, buono per tutte le stagioni, rischia di essere anacronistico in questi giorni di neve, ben si calza per sintetizzare quanto sta accadendo in quel centrosinistra lanuvino che gravita attorno al locale Partito Democratico. Quanto anticipato in un nostro precedente articolo ha in un certo senso fotografato quanto era accaduto e preconizzato quanto da lì a poco sarebbe avvenuto, ed anche il nervosismo di un dirigente piddino – che invece di cogliere il nostro invito a rendere più chiara la situazione ha preferito tacciarci di mendacità – dimostra che quanto da noi riportato altro non era che uno spaccato reale delle tensioni che hanno prolungato oltremodo le trattative nella coalizione.

Nonostante ripetute riunioni e trattative ad oltranza non si è infatti riusciti a far quadrato e la coalizione ha via via perso i pezzi.  Avevamo anticipato l’ipotesi che la corda, dopo essere stata fin troppo tirata, fosse ormai in procinto di spezzarsi e lo strappo c’è stato, tanto è vero che, pur mancando ancora chi voglia esporsi ufficialmente, è ormai acclarato che sia i Moderati di Lanuvio che l’Udc si sono tirati fuori dal tavolo di lavoro, lamentando una scarsa propensione al dialogo costruttivo da parte dei piddini, che avrebbero concesso poco più che le briciole agli alleati in caso di governo, ponendo le pregiudiziali sulla figura di Sandro Caterini, intorno al quale sia i Moderati che gli uddiccini hanno fatto quadrato, ritenendolo personaggio valevole e degno di far parte integrante della squadra.

A suggellare la valenza delle nostre indiscrezioni il manifesto diffuso proprio nella giornata di sabato, in cui si fissano per il 4 marzo le celeberrime Primarie del Centrosinistra. Nel Comitato Promotore –  a conferma di quanto detto – albergano, per ora, solamente il Pd, l’Area Socialista di Uberto Morelli e l’Italia dei Valori, il cui segretario non sembrerebbe però contento della piega presa dalle trattative.

Eloquente quanto si legge nel manifesto: “si invitano i movimenti, le associazioni e la società civile che intendono contribuire con ulteriori candidature alle Primarie a contattare il Comitato Promotore per tutte le informazioni riguardanti il regolamento”.  Non potendo protrarre ancor di più la data delle Primarie si è quindi deciso di fissarla, confidando poi che qualcuno rientri e qualche altro si convinca a parteciparvi.

I promotori le presentano difatti come Primarie di Centrosinistra, ma la realtà attuale vede altre forze di sinistra ben lungi dal volervi aderire. E’ così, ad esempio, per i Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista, che con altre liste stanno portando avanti un lavoro intorno alla figura di Giovanni Fiandra, che ritengono adatto soprattutto nel lavoro di mediazione in un centrosinistra così frammentato.

Corsa a se anche per Piero Rovigatti, appoggiato da Sinistra Ecologia e Libertà e dalla Lista Lanuvio Futura.

Fuori, ed è questa la notizia delle ultime ore, anche i Moderati di Lanuvio e l’Udc, che con l’Api e l’Mpa potrebbero a questo punto convergere verso un Terzo Polo. C’è attesa di capire cosa farà l’Area Progressista e Riformista che fa capo ad Ilaria Signoriello: per alcuni potrebbe convergere nelle Primarie del Centrosinistra, rendendo più corposa una consultazione elettorale che altrimenti si farebbe piuttosto scarna, mentre voci di corridoio la vorrebbero ormai lontana da Primarie che non sentirebbe più sue.

Un fronte frastagliato, pertanto, in un centrosinistra in cui le punte di diamante sono quindi variegate.

Tornando alle Primarie, il Comitato Promotore e i candidati saranno presenti in due assemblee pubbliche previste tra martedì 28 febbraio e giovedì 1° marzo. Li avranno modo di coinvolgere i cittadini e far chiarezza su quanto avvenuto in queste settimane di tira e molla.

 

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