POLITICA

Lanuvio – Umberto Leoni: ‘ecco i motivi della mia ricandidatura’

Leoni presentazione

E’ stato un incontro baciato da un sole di stampo primaverile quello in cui Umberto Leoni ha sciolto le sue ultime riserve, che avevano attecchito come la neve degli ultimi giorni, che ha solo lambito ma non intaccato il territorio lanuvino. Riserve che sono durate poco, squagliate dai raggi di un partito che ha chiesto proprio a lui di restituire colorito e calore ad un movimento che si stava ingrigendo sotto le sferzate di pertubazioni interne, condite di asti e tensioni, che rischiavano di scatenare ulteriori venti di tempesta. Come il sole che ha baciato il suggestivo angolo di piazza Martiri di Brescia, che ha fatto da cornice alla ‘mattinée’ lanuvina, così Leoni è ridisceso in campo con l’intento di restituire calore alla sua coalizione, provando ad ammantarla dei suoi raggi. L’ha fatto senza sottrarsi dal motivare i perché del passo indietro di luglio, quando comunicò la volontà di non ricandidarsi. Volontà spazzata via da quanto avvenuto nelle scorse settimane, con quei venti di tempesta che invece di portare aria pulita nell’ambiente lo hanno reso più stantio di quanto si credesse.

 

“La scelta di luglio – ha esordito Leoni su invito di Tania De Santis, al suo fianco per tutta la conferenza – nasceva dall’aspirazione personale di avviare un processo di rinnovamento, che mettesse in campo energie nuove rispetto ad una consiliatura che è stata di continuazione rispetto ad un passato di buon’amministrazione. L’idea era quella di fare un passo indietro, per dare la possibilità al mio partito e all’intera coalizione di abbracciare la città ed interagire con la stessa per cercare le forze migliori che incoraggiassero una partecipazione attiva della cittadinanza, dando un ulteriore slancio all’attuale quadro politico. Il tutto senza disconoscere l’ottimo lavoro dell’Amministrazione che ho avuto l’onere e l’onore di guidare in questi anni. Si trattava, quindi, di dare un impulso decisivo ad un processo estremamente innovativo, che avesse la capacità di conquistare l’intera città, cosa che non è totalmente avvenuta, per via di difficoltà che non potevo più ignorare. Non sono mancati uomini e donne che avevano dato la propria disponibilità a mettersi in gioco nelle Primarie, uno strumento di democrazia unico per una coalizione che non riesce a trovare unità. A quel punto ho ritenuto opportuno tornare a dare il mio contributo in favore di tutti quei cittadini che mi hanno esortato e spronato verso un percorso che dopo la prima fase, evidentemente, non si era ancora concluso. Questa spinta – ha articolato il concetto Leoni – mi ha portato ad una riflessione, durante la quale ho maturato la convinzione che tutte le energie del centrosinistra dovessero essere messe in campo, a disposizione dell’intera coalizione”.

 

Proprio il tema di un centrosinistra unito contro una possibile ‘deriva’ verso l’altra sponda è stato il minimo comune denominatore del resto della conferenza stampa, durante la quale Leoni ha individuato nella Lista Civica ‘Lanuvio per la Democrazia’ il vero nemico della contesa elettorale ormai dietro l’angolo. Mesi ed anni di frizione consiliari non hanno mitigato il rancore reciproco e Leoni non ha certo tenuto i suoi sassolini per se, preferendo toglierseli tutti dalla scarpa. “Guai – ha per questo aggiunto – a dimenticare che i veri antagonisti non sono coloro che partecipano alle Primarie, ma il consigliere Luigi Galieti e i suoi alleati. Nessuno lo deve dimenticare ed attraverso lo strumento delle Primarie il Pd riprenderà in mano la propria autorevolezza e capacità di rapportarsi alla città. Tutti insieme daremo l’input finale alla campagna elettorale che il 5 e 6 maggio ci porterà al rinnovo del consiglio comunale. Dovremo andare nella città, da ognuno, mettendo in luce le incapacità dell’altro polo, che non rappresenta più la novità che poteva incarnare 5 anni fa, avendo messo in luce un’incapacità propositiva piuttosto lampante”. A quella Lista Civica che, durante la presentazione del proprio candidato, aveva accusato la sua Amministrazione di non aver tenuto in conto gran parte delle oltre 100 interrogazioni presentate e di aver operato con scarsa trasparenza amministrativa, Leoni ha risposto duramente: “le loro incapacità – ha ribattuto colpo su colpo – si sono concretizzate nella sterilità delle proposte fatte in consiglio, nonché dalla cronica assenza del consigliere Galieti. Non so se il Pdl farà una propria lista – ha aggiunto – ma è chiaro che la Lista Civica sta attraendo esperienze, posizioni e visioni che provengono proprio dalla destra”. Respinta ferocemente anche la proposta di ‘Lanuvio per la Democrazia’ di aderire ad un Codice Etico che faccia da caposaldo ad una campagna elettorale che si preannuncia tesa: “il fatto di vedersi costretti a presentare un decalogo etico – ha continuato Leoni tra gli applausi – sta a significare che sono loro che hanno la necessità di stilare un patto su valori che noi dal 1975 mettiamo in pratica, facendo della trasparenza, legalità e responsabilità, il nostro dna quotidiano”.

 

Quanto ai dubbi di chi ha intravisto un atto di debolezza l’aver accettato di anteporre la propria ricandidatura all’imbuto delle Primarie, Leoni ha risposto con serenità: “nello statuto del Pd – ha replicato – un Sindaco che si ricandida ha il diritto di farlo senza passare attraverso lo strumento delle Primarie, ma nel momento in cui a luglio avevo fatto un certo tipo di scelta – ha aggiunto –, avendo preso atto che alcuni processi auspicati non si sono concretizzati, è giusto che anche io passassi attraverso il democratico strumento delle Primarie, per il bene del partito e dell’intera coalizione. Una coalizione – ha rimarcato l’attuale Primo cittadino lanuvino – che dovrà amalgamarsi in un fronte più ampio e rafforzato, ponendo al centro non l’interesse del singolo partito ma della sua totalità”. Nonostante le cronache degli ultimi giorni registrino forti tensioni all’interno del partito, Leoni ha provato a stemperare gli animi, senza rinfocolare la fiammella delle polemiche, che vorrebbero il fronte che fa capo a Dianora Grassi stizzito del dietrofront del Primo Cittadino. “Con Dianora ed Umberto – ha chiosato Leoni riferendosi ai suoi sfidanti alle Primarie, Grassi e Morelli – non ci sono differenze programmatiche, visto che abbiamo condiviso un programma che ha avuto un impulso comune. Tanti elementi li abbiamo raggiunti insieme e se qualche priorità diversa può sussistere, su temi fondamentali, come cultura e sociale, ci troviamo senz’altro d’accordo”. Una differenza, semmai, Leoni è sembrato ravvisarla nella sua capacità di dialogare e far da collante con le altre forze esterne al Pd. A chi gli ha chiesto se il grande appoggio che i Moderati e l’Udc gli stanno garantendo sia frutto unicamente della sua amicizia con De Caterini o di un percorso politico fortemente condiviso, ha risposto così: “non sono le amicizie o gli appoggi individuali a far la differenza in questi casi, quanto la capacità di stare insieme ed affrontare processi condivisi, basandoli su accordi ben precisi. Il progetto – ha aggiunto – non deve restare confinato nel perimetro delle forze che partecipano alle Primarie, ma deve trovare la forza di sapere andare oltre, abbracciando tutte le forze di centrosinistra, indistintamente, comprese quelle che appoggeranno altri candidati a Sindaco”. Lui stesso, più degli altri candidati alle Primarie, può allora vantare quella “capacità di far sistema, di creare una rete, un dialogo costante con tutte le eccellenze che caratterizzano la nostra realtà. La mia capacità di dialogare con tutte le forze vicine e con tutti i cittadini rappresenta forse la differenza tra me e gli altri candidati. Non è un caso – ha aggiunto – che sono stato il fautore principale di tanti risultati raggiunti nella consiliatura, nella quale sono stati centrati tanti obiettivi programmatici, dalla palestra ai parcheggi, passando per i miglioramenti alla viabilità e all’illuminazione, senza dimenticare quanto fatto per le scuole, la cultura, il sociale e quel comparto dell’innovazione che muove i passi proprio dal fotovoltaico, senza dimenticare lo sviluppo edilizio, in cui l’elemento dell’ecocompatibiità è stato e sarà fondante per la crescita cittadina, insieme ai piani agricoli di sviluppo. Molti – ha aggiunto – guardano a noi come un esempio nella capacità di erogare i servizi e tra le sfide c’è anche quella dell’integrazione, che si risolve attraverso politiche sociali forti e concrete”. “Stiamo vivendo una fase sociale estremamente complessa e le politiche del lavoro e del precariato saranno importanti per la struttura programmatica dei prossimi 5 anni. In un momento di crisi come quello che sta attraversando l’Italia – ha poi concluso – ognuno deve dare il suo contributo ed io sono ancora qui a garantire il mio”.

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