Attualità

LA CASSAZIONE ‘ALLARGA’ IL MALTRATTAMENTO AGLI ANIMALI

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di Gianni SIDOTI

Ha suscitato un generale sollievo degli amici animalisti, la notizia della sentenza emessa dalla Cassazione che convalida come “reato” il maltrattamento degli animali anche per quelle categorie che beneficiavano di una sorta di immunità, conferita loro da una normativa particolare, quali quella circense, quella venatoria, nonchè di allevamento. In breve nel rispetto dello spazio, detto beneficio consentiva alle citate categorie di condurre l’esercizio dell’attività in parziale deroga alla legge 189/2004. A titolo esplicativo, si fa riferimento all’attività venatoria per la quale, tra gli altri sistemi, era consentito quello di legare ad un palo un uccello che, facendo da richiamo per i suoi simili, si dibatteva nel tentativo di liberarsi sbattendo ripetutamente sul palo, spesso provocandone la morte in una lenta agonia. Parimenti dicasi per i circhi che, con altri crudeli sistemi, inducono a privazioni e sofferenze animali sottratti al loro ambiente. In breve questa tolleranza va superata imponendo a tutti il rispetto totale della Legge.

Ecco il testo della sentenza : … tutti gli animali possono essere oggetto del delitto di maltrattamento di cui all’art. 544 ter del C.P., al di là del fatto che siano o meno oggetto di un’attività speciale, come la caccia, la sperimentazione o i circhi”. Dunque la caccia resta una legittima pratica con licenza di …uccidere, ma sia chiaro che modi e mezzi che provocano sofferenza ai volatili costituiscono reato penale.

Quanto ai nostri amici a quattro zampe, il rispetto della citata legge è più severo che mai, signori che abbandonerete i cani con l’avvento della prossima estate!