POLITICA

Barracchia critico col suo partito (il Pd): “Velletri è terra di conquista!”

comune di velletri

Daniele Barracchia, consigliere comunale veliterno dal 2008, nel gruppo consiliare del PD

Non è certo una disamina di quelle smielate e complimentose quella che Daniele Barracchia, consigliere comunale del Partito Democratico di Velletri, traccia del suo partito in relazione alla recente nomina dei componenti della direzione regionale del PD. “Quanto accaduto – esordisce – mi offre lo spunto per fare alcune considerazione circa l’attuale  gestione del Partito Democraticoin ambito regionale e nazionale. Dal primo momento ho manifestato forti perplessità sulle modalità che si erano scelte per eleggere il segretario regionale, in quanto credevo fosse più opportuno trovare la quadra dentro le segreterie, visto che sul nome di Gasbarra vi era una forte convergenza. Nonostante questo dopo la decisione di ricorrere comunque alle Primarie sono rimasto basito – continua Barracchia – nell’apprendere dell’esistenza di ben 4 liste a sostegno di Gasbarra.  In un momento di forte antipolitica il nostro Partito, almeno a livello regionale, doveva dare un immagine di unità e non perdersi dietro questi vecchi meccanismi legati a logiche correntizie dove poi il referente della cordata tanto più voti prende tanto più diventa un referente…! E’ difficile comprendere il motivo delle 4 liste non solo a chi ogni giorno fa politica attiva ma anche a chi, seppur appassionato non è sul campo ogni giorno: all’indomani del voto molti amici mi hanno telefonato soddisfatti dichiarando “abbiamo vinto!” e sinceramente non me la sono sentito di contraddirli proprio perché anche per me è stato complicato entrare nella logica. Poi, aggiungo, purtroppo i dubbi sulle modalità dell’elezioni del segretario hanno trovato conferma nelle nomine alla direzione regionale tant’è che scorrendo l’elenco dei componenti della direzione regionale balza agli occhi la mancata rappresentanza di Velletri nei quadri direttivi del partito regionale (circa 120 membri), benché la nostra città presentava ben tre capolista tutti eletti nell’assemblea regionale di cui due proprio con delle liste a sostegno del neo segretario Gasbarra. Fortunatamente Velletri, e io, a scanso di equivoci non ero tra coloro che si sono candidati, può comunque contare su una sua rappresentante ma anche questa è forse figlia, a mio parere, di logiche di apparato piuttosto che frutto del reale peso del Pd veliterno”.

“Oggi, a livello locale, nel PD chi è in grado di influenzare le scelte politiche sono maggiormente i consiglieri regionali, i soli eletti; ed ecco quindi che considerando che  la nostra città negli ultimi anni non ha un suo rappresentante né regionale ne parlamentare  e molto spesso viene vista come terra di conquista senza avere nulla in cambio e molto probabilmente la mancata presenza nei quadri dirigenti è figlia di questa situazione”.

“Sono affermazioni forti – continua Daniele Barracchia -, ne sono cosciente, ma le ho già anticipate negli incontri di partito locale, ove ho lanciato la necessità di dare un segnale coeso di discontinuità.  Infine vorrei sottolineare la necessità cogente del Partito di rinnovare i propri quadri dirigenti a tutti i livelli, dando spazio a chi rappresenta  i territori, a chi ci mette sempre e comunque la faccia. Recentemente in alcune importanti Primarie di partito le indicazioni delle Segreterie sono state disattese dall’elettorato, al riguardo una domanda ce la dobbiamo porre, forse nella scelta delle candidature pesa più l’appartenenza alle componenti che un legame stretto e reale con il territorio? Sono segnali che il partito non deve ignorare, sono convinto che il Pd sia l’unica opzione per rilanciare la ‘macchina’ Italia, a patto che la dirigenza sia all’altezza del nostro elettorato, rinnovando i propri quadri e soprattutto parlando con una sola voce. La gente ha bisogno di sicurezze, il PD – conclude Barracchia – ha il dovere morale di presentarsi unito (dopo un dibattito interno) sui  temi fondamentali, quali: le alleanze, la legge elettorale e soprattutto sui prossimi provvedimenti legislativi sulla  riforma del mercato del lavoro”.

 

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