CRONACA

Velletri, tragedia a Marsa Alam: Massimo Pistolesi muore annegato

PISTOLESI

E’ una Velletri attonita quella che si ritrova a commentare con stupore ed incredulità la morte di Massimo Pistolesi, noto e stimato consulente finanziario, conosciuto in città per la sua cordialità e il suo fare bonario. Chi lo conosceva bene lo sapeva in Egitto, per un viaggio che iniziato sabato 5 maggio si sarebbe protratto per una settimana. Meta di questo break primaverile le acque cristalline di Marsa Alam, nel Mar Rosso, dove invece che il paradiso terrestre che tutti cercano Massimo ha trovato l’inferno della morte. Una morte senza preavviso, giunta proprio nelle acque che tanto fanno sognare i turisti di mezzo mondo. E’ lì che il 56enne veliterno ha trovato ad attenderlo l’agguato ferale di un destino che gli ha giocato lo scherzo più infido, colpendolo proprio li dove non te lo aspetti, in una di quelle pause dalla vita quotidiana le cui meraviglie si è poi soliti rivedere in salotto, dopo averle immortalate in una foto da sogno.

Tutto è accaduto domenica, nel primo giorno utile di viaggio. Fatale un malore quando si era da poco immerso nelle splendide acque egiziane, laddove le meraviglie del mare sanno offrire squarci mozzafiato.

E’ accaduto tutto in pochi istanti, senza che nessuno potesse farci nulla. Gli stessi compagni di immersione non si sono neppure accorti di quanto andava profilandosi ed è stato solo quando il mare blu del Mar Rosso ha riconsegnato il corpo ormai esamine di Maurizio che la tragedia ha assunto i suoi connotati ben definiti. Ignote le cause del decesso, che solo l’autopsia potrà svelare, sebbene tra le ipotesi più avvalorate vi siano quelle di un attacco cardiaco o di una congestione, senza che si possa neppure escludere lo choc anafilattico provocato dalla puntura di un animale. Vani  i soccorsi, con quel mare che lui tanto amava che non ha saputo ricambiare quel sentimento, restituendolo alla terra ormai cadavere. Da lì sono partite le fredde procedure di rito, con l’interessamento dell’ambasciata del Cairo, in stretto contatto con la Farnesina. Il rimpatrio della salma è stato ritardato dall’espletamento di alcune incombenze burocratiche. Ad attendere Massimo familiari ed amici, che con la morte nel cuore dovranno tributargli l’ultimo saluto.

Daniel Lestini

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