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LETTERE – Velletri, “la Consulta per gli stranieri? Fatta ora è una presa in giro!”

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Salve, sono un cittadino straniero residente a Velletri da tantissimi anni e volevo esprimere con questo articolo una grande delusione. In campagna elettorale nel 2008 uno dei punti importanti del programma del sindaco Servadio era il 31° consigliere comunale cioè un consigliere eletto tra gli stranieri extracomunitari che sedeva in consiglio insieme agli altri consiglieri di Velletri. Nonostante questo non ha diritto di voto e ne gettone di presenza, questa figura era importante per noi perché ci faceva sentire persone rappresentate.

Era una cosa affascinante alla quale io personalmente credevo e aspettavo, forse anche per candidarmi. Era un gesto importante  nei confronti dei circa 2.000 stranieri extracomunitari di Velletri. So che il consigliere Fabio Taddei, molto competente in materia di stranieri, quando era consigliere delegato all’immigrazione oltre a fare uno studio sugli stranieri di Velletri mai esistito prima, aveva già nel 2009 organizzato l’elezione del consigliere aggiunto straniero ma non gli avete permesso di farlo. Perché? Averlo fatto allora nel 2009 aveva un senso perché avevamo ancora 4 anni per poter esprimere le nostre esigenze e capacità potevamo anche dare un contributo a questa città dove viviamo, abbiamo le nostre famiglie, lavoriamo e paghiamo le tasse anche noi. Adesso a giugno 2012 ci saranno le elezioni della consulta degli stranieri. Vi siete ricordati presto! A cosa serve a pochi mesi dalla fine della legislatura? Quale contributo possiamo più dare adesso noi stranieri? Assessore Modio e sindaco Servadio perché ci avete preso in giro? A cosa serve adesso? E poi non è il 31° consigliere ma una consulta che non è quello che avete scritto nel programma elettorale! Abbiamo aspettato quattro anni per avere una cosa diversa da quella che chiedevamo oltre all’essere inutile perché troppo tardi! Così non va bene. Non andrò a votare per protesta contro questa vostra presa in giro e credo che lo stesso faranno tanti di noi. 

Samy Elsayed

Caro Samy, inauguriamo con lei la rubrica delle lettere in redazione perchè crediamo che il tema lo meriti e la sua missiva debba essere divulgata e posta all’attenzione degli amministratori veliterni, perchè ne facciano eventualmente tesoro. Cogliamo però l’occasione per invitarla a non perdere la ghiotta opportunità che le si presenterà nella giornata di domenica 24 giugno, quando lei e altri immigrati avrete la possibilità di incidere nella vita della città nella quale ormai vivete e siete integrati. L’Assessore Modio in occasione della presentazione della Consulta, poche settimane or sono, disse: “attraverso l’istituzione di questo nuovo organismo l’Amministrazione si doterà di un nuovo strumento di informazione e di aggregazione, interessandosi direttamente alle problematiche relative a queste comunità”; un proclama che ci auguriamo possa essere centrato appieno. Possiamo convenire con lei sulla tempistica dell’operazione e anche sul maggior peso specifico che avrebbe avuto l’istituzione del 31° consigliere. Agli elettori il compito di stabilire se il programma elettorale è stato più o meno rispettato; ma se lei non andasse a votare farebbe prima di tutto torto a se stesso. Quanto all’operato del consigliere Taddei, ai tempi della sua delega all’immigrazione, crediamo che siano in primis i vertici amministrativi ad apprezzare quanto fatto, sebbene poi le strade si siano divise, più per divergenze personali che per dissidi legati all’operato dell’ex consigliere piddino, peraltro lodevole anche nei comparti della toponomastica e dei gemellaggi, gli altri settori per i quali Taddei si è più speso.

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