CRONACA

Frascati, a 63 anni scompare Generoso Mancini. Il cordoglio della politica

lutto

Generoso Mancini, lascia la moglie e tre figli

Generoso Mancini non ce l’ha fatta. Al termine di una battaglia impari, il male ha preso il sopravvento, strappandolo all’affetto dei suoi cari. Generoso, che avrebbe compiuto 63 anni il 22 settembre, se n’è andato dopo una lunga malattia, lasciando nel dolore sua moglie e i suoi tre figli. Grave perdita per la politica frascatana, che ormai da due consiliature poteva vantarlo tra i rappresentanti consiliari (nel primo mandato è stato presidente della commissione Urbanistica, nonché delegato alle periferie e ai comitati di quartiere, mentre nel secondo è stato presidente della commissione Lavori Pubblici e manutenzioni e delegato alle manutenzioni periferiche).

Unanime il cordoglio della politica locale, espresso soprattutto dai propri colleghi di partito e di coalizione. “I partiti, i movimenti politici e i gruppi consiliari del centrosinistra di Frascati – si legge in una nota diramata a poche ore dal decesso – piangono la scomparsa di Generoso Mancini, consigliere comunale e uomo di grandi sentimenti, unendosi al dolore della moglie, dei tre figli e degli amici del Partito democratico, che Generoso ha rappresentato per due mandati nell’assise cittadina. Di Generoso rimane il ricordo dell’impegno civico, che ha manifestato anche quando recentemente ha continuato ad assicurare con la sua presenza il numero legale in consiglio comunale pur avendo ricevuto la notizia dell’aggravarsi delle condizioni di salute della mamma, prima di correre al suo capezzale per l’ultimo saluto. E pure quando si è manifestata la malattia che lo ha vinto, non è diminuito il suo impegno al servizio della comunità locale, né sono mancate le sue battute e i suoi incoraggiamenti, perché non venissero mai meno lo spirito di squadra e la collaborazione per la realizzazione degli impegni assunti dalla coalizione nei confronti dei cittadini. La politica ha bisogno di esempi come quello che Generoso Mancini ha offerto. Il nostro impegno – ha concluso coralmente il centrosinistra frascatano – è quello di non dimenticarlo nell’attività di tutti i giorni”.

Il coordinamento politico comunale del partito di Sinistra Ecologia Libertà e il gruppo consiliare “Frascati a Sinistra” ha poi diramato un comunicato stampa in cui unirsi “in un commosso abbraccio alla moglie, ai tre figli e agli amici del Partito democratico, per il quale Generoso Mancini era al secondo mandato come consigliere comunale. C’è voluto molto tempo perché potessimo razionalizzare l’idea che da oggi non avremo più accanto Generoso Mancini, con la sua sincera amicizia, la sua capacità di sdrammatizzare con una battuta arguta anche i momenti più difficili, il suo alto senso di responsabilità istituzionale, la sua genuinità, tipica di un figlio di una terra dove si lavora duramente, com’è quella Ciociaria di cui era originario e di cui portava nei gesti spontanei e nell’impegno senza fatica i tratti distintivi. La ragione deve combattere, talvolta, contro l’emotività, che non vorrebbe ammettere che quel male, di fronte al quale fino all’ultimo momento Generoso non ha ammainato la bandiera della lotta, alla fine ce l’ha portato via. Di lui merita di essere ricordato un episodio recente che ne testimonia in maniera limpida lo spirito di servizio nei confronti della comunità locale che ha degnamente rappresentato. Si era nel pieno di una difficile e turbolenta seduta del consiglio comunale, con il rischio che il venir meno del numero legale rendesse impossibile prendere importanti e urgenti provvedimenti per la nostra città. Generoso, seduto al suo banco, riceve una telefonata, dopo la quale si chiude in un silenzio innaturale per la sua abituale giovialità, ma non abbandona il suo posto. La situazione non sfugge a chi lo conosce bene e gli è vicino. Ma, nonostante le insistenze, ci vuole molto per convincerlo a dire cosa lo aveva turbato: quella telefonata gli aveva annunciato che le condizioni di salute della sua mamma stavano irreparabilmente aggravandosi; ma nonostante l’ormai prossimo epilogo tragico, chiuso nel silenzio Generoso non ha pensato neanche per un attimo di abbandonare il suo posto, per essere sicuro che i cittadini da cui era stato chiamato ad amministrare Frascati non perdessero la possibilità di vedere approvati importanti progetti. Non è stato facile convincerlo a lasciare il suo seggio e correre per l’ultimo saluto alla sua mamma. Il pensiero – si legge ancora dalla nota di SEL –  va ai figli e alla moglie, che hanno perso un padre e un marito giovane e vitale. Generoso è  sempre stato una persona solare, spiritosa, a volte di quella grana grossa che fa però gruppo, ti dà quel senso di appartenenza, al di là del ruolo amministrativo. Non sono serviti ad abbatterne lo spirito di servizio per la comunità locale neanche i beceri argomenti di una certa politica di bassa lega, che hanno preso come pretesto di polemica politica insinuazioni gratuite riguardanti il lavoro di Generoso, per il quale era assegnatario da tempo di un locale di proprietà comunale, e l’attività svolta con merito nell’associazionismo culturale cittadino dalla figlia, la quale ha pagato il fatto che il padre fosse consigliere comunale, come se fosse una colpa o un demerito, e come se tutto ciò che ha dato con la sua associazione alla città di Frascati fosse unicamente merito del ruolo del padre e non della straordinaria capacità sua e di chi ha lavorato insieme a lei”.

“Al cordoglio dei suoi cari – ha aggiunto Damiano Morelli, presidente della Società Tuscolana servizi, la multiservizi partecipata dal Comune di Frascati – si aggiunge quello di tutti i lavoratori della Sts, di chi lo ha conosciuto personalmente e di chi lo ha conosciuto soltanto per il ruolo, oltre che da parte del Consiglio di Amministrazione e del Presidente, a cui mancherà tantissimo e con cui ha condiviso otto anni di strada fianco a fianco”.

Più informazioni
commenta