Attualità

Flash – Il Nodo di Scambio di Velletri eldorado per Zanzare Tigri e Coreane

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La pozzanghera presente ormai da tempo nel sottopasso ferroviario di Velletri

 

di Maria Lanciotti

 

Il caldo ancora non esplode ma siamo prossimi all’estate. Le zanzare-tigre già stanno pronte all’assalto, pressate quest’anno dalle cuginette zanzare-coreane che sono ancora più temibili, portatrici del virus dell’encefalite giapponese e della filorosi del cane. Le zanzare esploratrici si aggirano nei pressi della stazione ferroviaria, mirano ghiottamente la struttura del sottopassaggio che si riconosce dal tanfo, osservano la pozzanghera perenne di acqua stagnante nel lerciume stratificato della pavimentazione e sognano di depositare lì le loro uova,  di conquistarsi quello spazio ambito per una riproduzione da record, alimentata dal sangue degli umani.

Le zanzare si guardano intorno, studiano il loro piano d’insediamento e di attacco, il terreno favorevole e invitante, la mancanza assoluta di controlli e di interventi di alcun genere, l’incuria dell’Asl del territorio, e pensano che la città di Velletri sia la loro terra promessa. Prepariamoci a grattarci, sperando di evitare il peggio.

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L’AVVISO PUBBLICO DI META’ MAGGIO

Quanto sopra stride, chiaramente, coi ‘consigli’ presenti nell’avviso pubblico emesso a metà maggio dal Comune di Velletri, che integralmente riportiamo. 

IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE

 Considerato che la zanzara “ Aedes albopictus” ha scarsa capacità di spostarsi in forma autonoma, ma che esistono alcuni fattori ambientali in grado di favorire la mobilità e l’insediamento di tale insetto su tutto il territorio;

 Rilevato che le larve di zanzara si sviluppano in acque stagnanti o a lento deflusso ove depongono le uova, quali tombini di casa, barattoli, lattine, sottovasi di fiori, bacinelle, depositi e contenitori per l’irrigazione degli orti e dei fiori, innaffiatoi, copertoni abbandonati, fogli di nylon, buste di plastica, ecc..;

Ravvisata pertanto la necessità di tutelare l’ambiente e l’igiene e preservare la salute dei cittadini da ogni possibile conseguenza derivante dall’infestazione;

 Considerata la necessità di attivare urgenti misure di prevenzione su tutto il territorio comunale esposto alla possibilità di propagazione della suddetta zanzara e pertanto anche su aree private, poiché può determinare significativi problemi di igiene e sanità pubblica;

INVITA

 La cittadinanza, con particolare attenzione al periodo compreso tra il 1° giugno e il 31 ottobre

1-                 A non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni ove possa raccogliersi l’acqua piovana, ivi compresi copertoni, bottiglie, sottovasi di piante e simili, anche collocati nei cortili, nei terrazzi e all’interno delle abitazioni;

2-                 A procedere ove si tratti di oggetti non abbandonati, bensì sotto controllo della proprietà privata, alla loro accurata pulizia e alla chiusura ermetica con teli plastici o con coperchi;

3-                 A svuotare contenitori di uso comune, come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi per animali domestici, innaffiatoi, ecc.. giornalmente o di lavarli o capovolgerli;

4-                 A coprire eventuali contenitori d’acqua inamovibili ( quali ad esempio vasche di cemento, bidoni e fusti per l’irrigazione degli orti);

5-                 A prestare particolare cura nella pulizia delle piccole fontane ornamentali da giardino;

6-                 A provvedere a ispezionare, pulire e trattare periodicamente le caditoie interne ai tombini per la raccolta dell’acqua piovana;

INVITA INOLTRE

1-                 Le Aziende agricole e zootecniche e chiunque allevi animali o li accudisca anche a scopo zoofilo, affinchè  curino lo stato di efficienza di tutti gli impianti e dei depositi idrici utilizzati;

2-                 I Consorzi, gli Enti che gestiscono comprensori e i proprietari degli edifici destinati ad abitazione e ad altri usi, affinchè controllino il perfetto stato di efficienza di tutti gli impianti idrici esistenti nei fabbricati e nei locali annessi, allo scopo di evitare raccolte scoperte, anche temporanee, di acqua stagnante e procedere autonomamente con disinfestazioni periodiche dei focolai larvali e degli spazi verdi;

3-                 Coloro che per fini commerciali o ad altro titolo possiedono o detengono, anche temporaneamente, copertoni di auto o assimilabili, affinchè adottino- a propria cura e spese – misure idonee allo stoccaggio degli stessi ( disponendo a piramide i pneumatici con periodo di stoccaggio superiore a 15 giorni dopo averli svuotati dall’acqua e ricoprirli con telo impermeabile, eliminando i pneumatici fuori uso, stoccando quelli eliminati in containers da tenere chiusi, provvedendo alla disinfestazione con cadenza quindicinale dei pneumatici privi di copertura);

                 IL DIRIGENTE SETTORE AMBIENTE

  (Dott. Massimo De Gregori)

 

 

LA ZANZARA TIGRE

Zanzara tigre

La zanzare tigre (nome scientifico Aedes albopicus) si riconosce per le bande trasversali di colore bianco argento su zampe e addome e per la presenza di una striscia longitudinale di colore bianco argento sul capo e sul dorso.
E’ lunga dai 5 agli 8 millimetri, solitamente un po’ più piccola della zanzara comune.

La sua patria sono le foreste tropicali del sud-est asiatico, ma sotto forma di uova fecondate, grazie al commercio internazionale di copertoni, la zanzara tigre ha viaggiato da un continente all’altro e grazie alla sua capacità di adattamento si è radicata in aree del tutto diverse dal suo habitat di origine.

In Italia la zanzara tigre è stata segnalata per la prima volta a Genova nell’anno 1990; in breve tempo si è poi diffusa in tutta Italia. La prima segnalazione in Friuli Venezia Giulia risale al 1995.

COME SI COMPORTA

La zanzara tigre, a differenza della zanzara comune, punge anche di giorno ed è ben più aggressiva.
E’  nota principalmente per il fastidio acuto provocato dalle sue punture che procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, spesso anche dolorosi. Nelle persone particolarmente sensibili un elevato numero di punture può dare luogo a risposte allergiche che richiedono attenzione medica. I bambini e gli anziani sono soggetti alle reazioni più gravi, per dolore, prurito ed estensione.

La zanzara sfrutta per la sua moltiplicazione qualsiasi piccola raccolta d’acqua stagnante (che è solitamente l’uomo a metterle a disposizione) ed è questa sua facilità alla riproduzione che le garantisce un’elevata capacità di sopravvivenza.

Nella bella stagione (aprile – ottobre), la zanzara tigre ama le pareti asciutte di pozzetti e tombini e i luoghi aperti, riparati ed ombreggiati, ricchi di vegetazione di bassa e media altezza (prati, siepi), con elevata umidità ambientale; la sua presenza è però ormai così diffusa, che è stata riscontrata anche in luoghi meno “ospitali” (come parcheggi di supermercati, pur assolati e privi di vegetazione).

In inverno, sopravvive in forma di uovo.

Come attacca

La zanzara tigre si avvicina alla vittima da pungere in maniera aggressiva e, anche quando è scacciata, non desiste dall’attacco e riesce ad infliggere anche più di una puntura in pochissimo tempo.
Vola in modo silenzioso e a bassa quota da terra, attaccando di preferenza gli arti inferiori, anche attraverso gli indumenti.
Quando l’assalto è in ambiente aperto, spesso sono gruppi di zanzare che attaccano simultaneamente costringendo la vittima a ricoverarsi in ambienti chiusi e protetti.

Il raggio d’azione

La zanzara tigre vive e attacca a breve distanza dal suo luogo di nascita, rispetto al quale non si allontana di oltre 100-200 metri.

La puntura di zanzara tigre

Zanzara tigre che punge

Le reazioni cutanee si presentano come rigonfiamenti duri ed arrossati (ponfi), solitamente circoscritti, ma con possibilità, in persone più reattive, di espansione nella zona circostante. Le lesioni iniziali spesso si aggravano, per l’intenso prurito che spinge a grattarsi: ciò è spesso causa di infezioni, soprattutto alle gambe di persone sofferenti di disturbi circolatori (venosi od arteriosi).

Alcuni consigli per tenere alla larga le zanzare

  • indossare abiti di colore chiaro
  • evitare l’uso di profumi e prodotti cosmetici profumati
  • utilizzare le zanzariere (ne esistono per ogni uso: porte e finestre, fisse o avvolgibili, per letti, culle, passeggini, ecc.)
  • utilizzare i prodotti repellenti, meglio se sugli abiti e non direttamente sulla pelle
  • non lasciare aperte portiere e finestrini dell’auto in sosta: la zanzara tigre trova molto ospitale l’interno dell’auto e ci si introduce immediatamente; gli scienziati ritengono che la rapida espansione nel territorio sia avvenuta proprio attraverso le auto!
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