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FLASH – Così i Castelli ribadiscono il proprio ‘no’ all’Inceneritore

genzano corso gramsci

 

Corso Gramsci – Genzano

di Maria Lanciotti

 

Ormai campeggiano ovunque. Nuovi e brillanti fioriscono qua e là e dicono a chiare lettere ‘No all’inceneritore dei Castelli. Riduci, riusa e ricicla’. Li puoi vedere in alto sulle mura vecchie, in verticale a tagliare il paesaggio, sulle porte e sotto le finestre delle case, nei pressi dei municipi, attaccati ai balconi. Non dicono niente di nuovo, ma lo dicono in maniera nuova. È la voce popolare che acquista forza e si fa sentire anche attraverso gli striscioni che si propagano da un comune all’altro come semi portati dal vento, e senza nemmeno sventolare rigenerano l’aria e smuovono il  pensiero.

 

No all’inceneritore dei Castelli, perché ormai è chiaro a tutti che il danno non si limiterebbe alla località di Roncigliano, ma andrebbe a ricadere sull’intera area castellana e oltre, poiché l’inquinamento da polveri sottili non conosce e non rispetta confini. Riduci, riusa e ricicla, tre paroline chiave di vecchio stampo che brillano come appena coniate, se appena si riprende a ragionare con la propria testa e non più seguendo il diktat imposto da una civiltà dei consumi di cui restano solo scorie e cattive abitudini da cancellare.

Lo striscione arriva anche sul Comune di Genzano

Pensiero nuovo e nuove prospettive per ripartire uniti alla riconquista del reale benessere e non del suo pericoloso fantoccio, questo e altro dicono gli striscioni dei Castelli. E bisogna starli a sentire, anche a costo di dare un dispiacere a Giancarlo Cremonesi, Presidente di Acea, che vorrebbe “ci fosse pace e serenità sociale” così da poter tranquillamente avviare il cantiere per la costruzione del gassificatore di Albano. Senza chiasso e senza che nessuno si metta a gridare aiuto mentre gli preparano la fossa. Questo pure dicono gli striscioni.

 

 

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