POLITICA

Genzano, Pd e Pdl unite contro il bilancio approvato dall’Amministrazione

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di Federica Tetti

È una minoranza compatta quella che tuona contro il bilancio di previsione 2012 e quello pluriennale 2012 – 2014 approvati la scorsa settimana a Genzano.  Dal Pd al Pdl, passando per la Lista Civica Barbaliscia – Udc  è arrivato concorde il voto contrario  al documento finanziario presentato dalla Giunta Gabbarini, asserendo di “non poter votare un bilancio  prostrato, privo di indirizzi, che fa i conti solo con l’elemento ragionieristico”.  Dito puntato soprattutto sulla decisione dell’Amministrazione di perseguire quanto già avvenuto altrove, col contemporaneo aumento della tassazione Imu, Tarsu e addizionale Irpef a sostegno delle entrate, e sull’impiego del 56% delle uscite per le spese correnti e quindi per il mantenimento dei servizi pubblici. L’Imu si attesta al 4,9‰ sulla prima casa, mentre per quanto riguarda gli altri fabbricati , dalla seconda casa ai negozi, agli studi privati, la giunta ha fatto ricorso al massimo aumento possibile, portando l’aliquota al 10.6 ‰.

“Le aliquote applicate dal nostro Comune, sono pari a quelle applicate dalla giunta Alemanno nel comune di Roma e per essere il nostro un paese guidato da forze di centro sinistra, questo aumento non è un motivo di vanto” ha voluto precisare il consigliere del Pd Luca Lommi.

“Si tratta di un aumento del 25% per la prima casa, e del 40% per la seconda i negozi e le attività commerciali – ha osservato in aggiunta il capogruppo del Popolo della Libertà, Fabio Papalia, che ha proseguito il suo intervento commentando l’aumento del 15% dell’Imposta comunale sui rifiuti e dell’addizionale Irpef –. “Da un totale di 3 milioni e 390 mila euro, del 2011, si passa a 4 milioni e 107 mila euro di previsione. A Genzano paghiamo una tassa piuttosto alta nonostante la raccolta differenziata sia ancora un miraggio. Su questo aumento quanto inciderà l’errore che la giunta ha commesso nella predisposizione del bando? Genzano non raggiungerà, come previsto dalla normativa europea, il 65% di differenziato entro il 31/12 – ha proseguito Papalia – e questo comporterà una sanzione che i cittadini dovranno pagare per una responsabilità dell’attuale maggioranza. Anche per l’addizionale comunale Irpef, nonostante la suddivisione per scaglioni, si registra un aumento e l’incasso dovuto all’addizionale irpef da 1 milione e 400 mila €, dell’esercizio 2011, sbalza a 2 milioni e 509 mila euro con un aumento di quasi l’80%  delle entrata per il Comune”.

Unita l’opposizione contro l’aumento generalizzato della tassazione, poi le differenti sensibilità politiche hanno portato i diversi consiglieri ad evidenziare aspetti e problematicità diverse del documento finanziario.

“La spesa per il sociale non basta – ha dichiarato il consigliere Luca Lommi a nome di tutto il gruppo consiliare Pd –: 300 mila euro nei confronti della spesa sociale e soli 17 mila euro per i diversamente abili è davvero poco per far fronte al crescente disagio portato dalla crisi occupazionale ai giovani, alle fasce sociali più deboli monoreddito e ai pensionati.  Abbiamo più volte richiesto, senza successo, l’istituzione di un fondo speciale che servisse ad anticipare la cassa integrazione a persone che, rimaste senza salario, aspettano mesi prima di vedere corrisposto l’intervento straordinario dello Stato. In questo bilancio, inoltre non c’è posto per i giovani, molti dei quali non lavorano se non in modo precario e occasionale. E ancora – ha proseguito  – occorrerebbe più attenzione verso le associazioni sportive senza però gravare troppo su queste con il rischio di riversare ulteriori costi sulle famiglie. Infine abbiamo rilevato poca attenzione nel recuperare somme anche ingenti, che potrebbero derivare dalla cartellonistica e dalla pubblicità. Sicuramente non è stato facile fare un bilancio in tempi di crisi come questo – ha terminato il consigliere Lommi – però non è nemmeno difficile fare un bilancio migliore in termini di scelte e priorità e per questo abbiamo espresso il nostro voto contrario”.

“Abbiamo votato contrari ad un bilancio sostanzialmente bloccato, ingessato su spese correnti con previsioni di spesa minime per gli investimenti ed il rilancio del nostro Comune – ha dichiarato all’indomani il consigliere Fabio Papalia –. Per il Piano Triennale delle opere pubbliche, in sede di discussione, abbiamo richiesto di intervenire seriamente sul problema viabilità e parcheggi, soprattutto per quanto riguarda il centro storico. Abbiamo notato, inoltre , l’assenza di investimenti per completare il Teatro Levi. Opera che negli anni si è trasformata in un continuo sperpero di soldi dei cittadini. Da tempo richiediamo la ristrutturazione delle scuole ed una rispettiva messa in sicurezza per la prevenzione del pericolo sismico, confidiamo in interventi concreti in merito. Ci auguriamo  – ha proseguito – che la frazione Landi, nei prossimi anni,  venga gestita con maggiore interesse e attenzione. Vedremo se , come promesso dall’assessore Romagnoli in sede di discussione, il 10 % delle entrate verrà impiegato per la frazione e soprattutto se saranno sufficienti per fornire qualche risposta ai residenti. Per quanto riguarda il capitolo sicurezza bene la videosorveglianza e la nomina del nuovo comandante della Polizia Locale. Chiediamo, però, che si organizzino anche dei corsi per il personale di polizia e che vengano dotati degli strumenti necessari per consentire di svolgere al meglio il proprio ruolo. Ci siamo soffermati poi sulla gestione delle farmacie comunali. Il prospetto indica una continua diminuzione, negli anni, del ricavato. Ciò costringe l’amministrazione ad intervenire per il rilancio di queste strutture con maggiore efficienza e competitività. La gestione deve migliorare notevolmente. Il consiglio comunale, il 20 febbraio 2012, ha dovuto riconoscere dei debiti fuori bilancio con annessi interessi maturati riguardanti la gestione poco seria, corretta e trasparente delle forniture delle farmacie. Ovviamente il nostro voto è stato contrario al riconoscimento di quel debito, non è giusto che i cittadini paghino per gli errori commessi dai dirigenti profumatamente pagati. Il totale del debito era di 47 mila euro con interessi di 52 mila euro. Sono errori e negligenze che un Comune non deve tollerare e deve vigilare affinché la gestione sia il più trasparente e lineare possibile. Durante la discussione in aula e nelle varie sedute di commissione è stato sottolineato più volte dalla maggioranza che le situazione finanziaria del comune non è delle migliori. Negli ultimi anni, investimenti errati, non portati a termine e a volte inutili hanno fatto si che il comune si facesse carico di spese e onerosi mutui di difficile gestione. Per il futuro chiediamo alla giunta di prestare maggiore attenzione nel tipo di investimenti, maggiore attenzione nello studio delle reali necessità di tali investimenti e maggiore concretezza nel portarli a termine. Cosa che i precedenti amministratori non sono stati in grado di fare; purtroppo viene spontaneo osservare che molti membri dell’attuale giunta sono gli stessi della precedente”.

 

Infine a chiudere la sfilza dei no, le affermazioni del capogruppo della Lista Barbaliscia, Arnaldo Melaranci: “Gabbarini ha lo stesso modo di fare bilanci di previsione delle precedenti amministrazioni, tanto criticate. Non c’è crescita, ne si prevedono investimenti seri, sicuri , ma solo aspettative da parte di altri enti come la Regione e la Provincia. Non c’è un progetto fatto dal Comune, non c’è prospettiva di rilancio del commercio, come se l’assessore facesse altro mestiere. Si nota l’assenza di progettualità, la tassazione aumentata spudoratamente e i servizi sociali in bilico. Non vi è nemmeno un accenno per recuperare le somme dovute da chi occupa le strutture comunali con convenzioni scadute da anni e morosità che superano le centinaia di migliaia di euro. Se questo è amministrare, prepariamoci alla raccolta differenziata, ma degli assessori incapaci!”.

In attesa di approfondire i punti di forza di quanto approvato, vagliando le parole dell’Assessore Romagnoli e della maggioranza, che ha invece decantato le lodi del bilancio, l’amministrazione Gabbarini sembra riuscita a mettere sulla stessa linea di intenti l’opposizione, in una sorta di collaborazione tra Popolo della Libertà e Partito democratico che saprebbe quasi di inciucio se replicata in campagna elettorale…

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