Attualità

I vertici dell’ATER a Velletri: buone nuove per gli alloggi popolari

Il primo sopralluogo

di Daniel Lestini

Il caldo è di quelli che consiglierebbe di restare affacciati alle finestre, scrutando da lontano quel gruppetto che si fa via via più nutrito. Il pomeriggio è un pomeriggio come tanti, nel desolante degrado degli alloggi popolari della zona ex 167. Qualche lucertola si fa strada beatamente tra i rovi e le erbacce dei ‘giardini’ di via Pastore, mentre qualche pianta, ignara del suo futuro, prosegue la sua esistenza in cattività. Si parte proprio da lì, dallo stato degli spazi verdi, per poi andare ben oltre, spaziando tra gli svariati problemi che attanagliano la zona e le possibili soluzioni per porvi rimedio.
Mentre un nugolo di ragazzi, dopo uno sguardo e via, si rincorre intorno ad un pallone impolverato, col nudo dorso di un torrido pomeriggio estivo, c’è persino chi si produce in un barbecue improvvisato. Di carne da fare arrosto ce ne sarà tanta nell’arco delle due ore di perlustrazione tra gli alloggi di via Pastore, via Di Vittorio, Piazzale Camangi, Via Amendola e Via Carlo Aberto Dalla Chiesa. Una carne strappata via da un osso per larga parte spolpato: dà idea di capirlo bene il presidente dell’Ater della Provincia di Roma, Massimo Cacciotti, giunto appositamente a Velletri per farsi un’idea della stato dell’arte delle case popolari veliterne. Dovrà fare sfoggio di tranquillità e savoir faire durante il lungo sit-in, per calmare i bollenti spiriti di qualche cittadino più esagitato. Lo farà senza peli sulla lingua, ribattendo colpo su colpo, pur se in un contesto generale di speranza e, paradossalmente, quasi rassegnata serenità. Al suo fianco altri funzionari dell’Ater e, soprattutto, quel Lamberto Trivelloni che da neodirigente dell’Ater e da segretario cittadino dell’Udc aveva preso a cuore la questione, preannunciando l’incontro per giovedì 24 agosto.
Tanti gli spunti emersi lungo la passeggiata-perlustrazione, cui hanno preso parte anche diversi esponenti politici locali, a partire dagli Assessori Alessandra Modio e Sergio Andreozzi, ben intenzionati a dialogare coi vertici dell’Ater per dirimere i nodi di una matassa fattasi via via più intricata. In prima fila anche il capogruppo dell’Udc, Gian Luca Trivelloni, il segretario di Futuro e Libertà, Riccardo Iannuzzi e i consiglieri comunali Franco De Santis e Fabio Taddei, che hanno prontamente supportato i vertici dell’Ater facendo anche da megafono alle richieste e alle istanze dei cittadini. Cittadini le cui tesi sono state degnamente supportate da Carlo Lungarini, presidente dell’attivo Comitato Velletri Est. Nello scacchiere anche i sindacati del S.U.N.I.A, col responsabile della Zona Castelli, Giovanni Angelucci, accompagnato dal puntuale Stefano Pennacchi (segretario locale di Rifondazione Comunista).
Pur nella delicatezza dei temi affrontati tutto si è svolto in un clima di cordialità e pacatezza, sebbene nelle sporadiche e colorite rimostranze di alcuni assegnatari, che hanno chiesto una presenza più assidua dell’azienda e delle istituzioni preposte.
Si è partiti dalla mancata manutenzione degli spazi verdi, che ha dato il là alla proposta di un Comitato di autogestione (come già avvenuto a Lariano), che dovrà avere tutti i connotati del caso, pena un fallimento che per molti parrebbe preannunciato. La pessima gestione del verde ha dato il destro a Cacciotti per fare il punto di una situazione che per ciò che concerne lo stato delle finanze è “drammatica. Abbiamo enormi difficoltà a livello di disponibilità di cassa e nell’ultimo consuntivo ci siamo visti costretti a recuperare ben 8 milioni di debito. Abbiamo problemi nella manutenzione del verde in ben 97 dei 120 Comuni in cui agiamo, ma è anche vero che ci sono problemi anche più gravi e la nostra presenza dimostra la totale intenzione di fare tutto quanto è in nostro potere pur di risolverli. Le difficoltà economiche ci strozzano e dobbiamo agire per priorità, da qui la temporanea sospensione del servizio di alcune agenzie, come quella di Velletri. Qualcuno, come il consigliere regionale Astorre, ex Assessore alla Casa, dimentica che proprio lui diede il là a finanziamenti che per diverse tranche ammontavano ad un totale di 5milioni di euro da versare all’Ater: di quella cifra non ne abbiamo riscosso neppure il 15% ed il contratto di servizio non è stato rispettato. In un contesto del genere onde vedersi costretti ad intaccare persino i servizi essenziali abbiamo dato un taglio ai costi non coperti, come anche le agenzie. È tuttavia nostra intenzione riaprirle, anche se per via temporanea proponiamo al Comune di Velletri di fare come a Marino, dove il Sindaco Palozzi ci ha messo a disposizione un ufficio comunale, nel quale un nostro funzionario, munito di computer, si reca ogni 15 giorni per recepire le istanze dei cittadini”. Tante altre le zavorre che ostacolano una corretta gestione del settore, a partire dalle elevate morosità, sino ad arrivare ad un piano vendite fermo al 2004, senza che la Regione dia opportunità di approntare modifiche.

Chi ha cercato di riannodare i fili e fare sintesi è stato Lamberto Trivelloni, che ha rammentato gli imminenti lavori per l’autoclave di via De Nicola e per alcune fogne otturate. “Siamo qui per recepire l’elenco di cose da fare che i cittadini ci segnaleranno – ha ribadito Trivelloni -, e pur nelle difficoltà economiche ci sarà l’impegno a portarle a termine. E’ con orgoglio – ha aggiunto – che possiamo annunciare l’imminente arrivo di altri 10 appartamenti in via De Nicola, che potranno dare una prima risposta all’emergenza casa”. “Il Comune ha l’obbligo di fare delle verifiche e procedere agli sgomberi – ha poi aggiunto Cacciotti -, sebbene spesso ci sia molta omertà e le realtà locali su certi temi si perdono nella politica”. Immediata la replica dell’assessore ai servizi sociali, Alessandra Modio, che ha rispedito al mittente le accuse: “abbiamo fatto tanto per recuperare gli alloggi e dobbiamo dire grazie anche alla segnalazione dei cittadini, che hanno collaborato con noi. L’iter è purtroppo lunghissimo, ma non ci perderemo d’animo…”. “Il nostro impegno – ha aggiunto poi Trivelloni – è finalizzato a garantire immobili a chi ne ha veramente bisogno e non a chi in mancanza di disagi economici detiene l’alloggio ma vive comodamente in altre zone, o persino a Roma (qualcuno ha intravisto in queste parole un chiaro riferimento alla casa popolare assegnata ad una familiare del capogruppo del Pd Gianfranco Cestrilli, verso cui qualche sparuto cittadino non è stato dialetticamente tenero, ndr)…”.

Scotimento di capo da parte di alcuni quando Cacciotti ha rispolverato un precedente ammiccamento verso l’amministrazione veliterna non andato a buon fine: “avevo parlato col Sindaco Servadio e l’architetto Sollami per dare vita ad un’operazione importante presso il parcheggio Coop di via San Giovanni Vecchio. L’intento era quello di dar vita ad una piattaforma commerciale in project financing, che avrebbe garantito 32 alloggi, 16 ad edilizia popolare ed altrettanti per giovani coppie. Oltre agli appartamenti avremmo garantito 42 posti per i clienti del supermercato, 42 per gli inquilini ed ancora 42 per il Comune. Qualcuno però non ha creduto ad una tale eventualità ed è sparito, dissolvendosi nel nulla”. Ignaro del progetto, l’Assessore ai Beni Comuni Sergio Andreozzi s’è detto disponibile a cavalcarlo, facendo da tramite coi vertici amministrativi.
Nella soddisfazione di un incontro che aveva a lungo sollecitato, Carlo Lungarini, presidente del Comitato Velletri Est, ha ribadito l’appello a porre fine allo “stato di abbandono e degrado diffuso della zona. Tale situazione – ha aggiunto – sta comportando elevati rischi di incendio delle sterpaglie. Chiediamo un’immediata disinfestazione dai ratti e una sistemazione degli impianti di illuminazione, da tempo non funzionanti”. ‘Armato’ di fotocamera il presidente provinciale dell’Ater non ha poi mancato di immortalare i punti più critici, impegnandosi a porvi rimedio.
Se i disagi e i bisogni della gente non vanno in vacanza resta la sensazione di un incontro proficuo, foriero di nuovi progetti e portatore di nuove speranze ed altrettante opportunità. Un primo tassello verso nuove soluzioni, uno squarcio di sereno che promette di riportare la bonaccia su di un mare in tempesta. Intanto in cantiere vanno 6 nuovi alloggi per portatori di handicap proprio nella palazzina che dà su piazzale Camangi…

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