POLITICA

Marino, Marco Comandini (IDV): “sulla gestione dello sport più ombre che luci”

stadio marino

Marco Comandini, segretario dell’Italia dei Valori di Marino

“Sport a Marino più ombre che luci”. Non usa mezzi termini Marco Comandini, segretario dell’Italia dei Valori di Marino, per commentare la gestione dello sport nella sua cittadina. “Ma i soldi dei canoni annuali dove finiscono?”, si chiede poi Comandini, prima di aggiungere che “la maggioranza di Palazzo Colonna dovrebbe dare dei chiarimenti alla cittadinanza, a maggior ragione dopo la lettera dell’ex direttore generale Cortesini che lancia accuse pesanti sulla gestione dello sport. Ci chiediamo – continua – come mai la società che da contratto gestisce lo stadio ‘Domenico Fiore’ non corrisponda i canoni di locazione pattuiti ma di fatto li ‘compensa’ con lavori straordinari, stranamente coincidenti con l’importo preciso di due annualità, lavori effettuati su uno stadio di recentissima e costosa ristrutturazione che di norma non dovrebbe prevedere simili interventi. Ci chiediamo quindi quali siano questi lavori e se vi fossero le condizioni di urgenza e necessità, visto che se ne evince che dalla concessione dello stadio il Comune ad oggi non ha ricavato un euro liquido che sia uno.  Risultano inoltre non pagate circa 25.000 euro di utenze elettriche Enel e non vorremmo poi che a pagare fosse al solito ‘pantalone’ e quindi i marinesi”.

“Nel contratto – aggiunge ancora Comandini  – si prevedeva anche l’accollo delle spese per la manutenzione ordinarie delle aree verde e delle pulizie, ci risulta purtroppo che il verde sia scarsamente curato, e che per il settore delle pulizie siano state mandate a case delle lavoratrici, pertanto esprimiamo anche forti dubbi sull’igiene dei locali. Non è la prima volta che si avanzano ‘perplessità’ sulla gestione del ‘Domenico Fiore’ anche in consiglio comunale, dove l’Assessore allo Sport rispose che era tutto a posto, cosa che non sembrerebbe, vista l’accusa e gli interrogativi provenienti anche da ambienti vicini alla maggioranza di Palazzo Colonna. L’Assessore forse dovrebbe dare più di qualche spiegazione; cosa che non ha fatto in questa come nella vicenda del ‘Bacco Jazz Festival’. Ci chiediamo come un Assessorato possa essere gestito in questo modo e se la società sportiva sia in condizione di rispettare gli impegni sottoscritti o se ricorrano invece i presupposti di recedere dal contratto da parte del Comune. L’Assessore che trova il tempo per andare a Messina in rappresentanza del Comune, speriamo che trovi il tempo per rispondere, o che lo faccia almeno il Sindaco e pubblicamente, sebbene sembra che come con la vicenda di Costa Caselle pilatescamente ci si voglia lavare le mani. Pensiamo che in questo periodo di crisi, nel quale si pretendono e si richiedono sacrifici enormi ai cittadini, non ci si possa permettere che un euro che sia uno possa essere gettato al vento, e che lo Stadio Comunale costato ai cittadini fior di danari, non possa essere di certo regalato alle società che ne usufruiscono e che ricordiamo pagano la cifra di 120 euro al giorno per avere la disponibilità dell’intero impianto, una cosa francamente ridicola e ancor di più se ci siano violazioni contrattuali e soprattutto che a gestire materie importanti e delicate siano persone alla luce dei fatti non all’altezza. L’IDV, al pari del Dr.Cortesini e del Movimento per il Cambiamento, chiedono spiegazioni e chiarimenti, ricordando che con i soldi del canone si sarebbero potuti investire in altri impianto sportivi di discipline cosiddette minori troppo spesso penalizzate. Aspettiamo risposte chiare e precise in merito”.