POLITICA

Albano, tra polemiche ed espulsioni passa dopo 2 giorni il Bilancio Preventivo della Giunta Marini

consiglio albano

La seduta del consiglio comunale di Albano

 

di  Stefano Corradi

Consiglio comunale dai toni accesi ed esasperati quello che si è svolto ad Albano per l’approvazione del bilancio preventivo. Due giorni di discussioni e di accese polemiche nell’aula consiliare di Palazzo Savelli. Partenza subito con il botto. Il Consigliere Nabil Cassabgi ha voluto bloccare subito l’ordine del giorno, chiedendo di aprire una discussione sulle intercettazioni relative all’incontro avuto tra il Sindaco Marini, il Presidente del Consiglio Massimiliano Borelli e un’imprenditrice locale che avrebbe registrato una conversazione in merito all’organizzazione di un evento nell’ambito delle festività natalizie. Un testo che è stato riportato anche nelle pagine Facebook del gruppo La Fenice e dato a tutti i Consiglieri. Secondo Cassabgi, «quello che esce fuori è a dir poco compromettente» e ha chiesto a gran voce l’allontanamento del Presidente Borelli dal suo posto in quanto persona coinvolta nei fatti. Ora tutta questa vicenda dovrà essere approfondita prima dal Consiglio comunale in sede legale, vista l’intenzione da parte delle due più alte cariche istituzionali del Comune di Albano di affidarsi ai loro avvocati.

La seduta è stata sospesa diverse volte a causa delle continue interruzioni, che hanno generato un ritardo di oltre 5 ore sull’iter dell’ordine del giorno. Ogni volta che Marini prendeva la parola, veniva interrotto dal capogruppo della Fenice Cassabgi. Dopo continue sospensioni il Presidente del Consiglio, con il regolamento alla mano, ha chiesto di votare l’espulsione del Consigliere dall’aula e con 18 voti favorevoli e 11 contrari l’assise ha deciso di allontanare Cassabgi per tutto il proseguo dei lavori. Una volta ripreso il Consiglio la parola è andata a Sindaco Marini che nel suo intervento ha voluto leggere la delibera della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio, in cui si evidenziano le anomalie e i problemi economici del Comune, con particolare riferimento sulle società partecipate, le farmacie comunali, i debiti fuori bilancio e la gestione dei residui attivi. Dopo la lettura, il Primo cittadino ha dichiarato: «ritengo che con l’approvazione di questo bilancio preventivo e i successivi equilibri da votare entro 30 settembre 2012 e il consultivo 2012 si può dire che abbiamo creato le condizioni perché il Comune possa uscire dalle problematiche finanziarie che abbiamo affrontato in questi ultimi due anni e soprattutto si potrà dare il via alla messa in campo del nostro programma amministrativo».

Ma l’opposizione non ci sta, di sentirsi accusare di aver generato tutti questi problemi economici, e con il neo Consigliere Mattei attacca la Giunta. «La maggioranza – ha detto l’Assessore regionale – deve correggere e di molto il tiro sulla politica. Albano sta andando a rotoli. Il segno di questa amministrazione Marini è stato praticamente nullo: avevo lasciato in eredità 25 milioni di euro di opere pubbliche che non sono mai decollate, il restyling di piazza Mazzini è stato quello di mettere 4 cigli e un’aiuola a fronte di un progetto già approvato e una gara già appaltata. Vedo una Albano abbandonata a se stessa. Un’incapacità di decidere, una maggioranza debole che si regge solo per la paura di cadere». Il centrosinistra risponde evidenziando come la leggerezza con cui sono stati affrontati i problemi, ad esempio delle società partecipate da parte dell’ex Giunta di centrodestra con assunzioni senza controllo e una gestione economica che ha lasciato molti dubbi, ha generato la situazione attuale. Ma Mattei controbatte: «voglio smentire qualsiasi menzogna su eventuali colpe che vengono dal passato, quando dopo due anni e mezzo di governo non hanno più scuse».

Il consigliere del Pd, Gabriele Sepio

La replica della maggioranza è affidata al capogruppo del Pd Gabriele Sepio: «il bilancio è stato fortemente penalizzato dai tagli che sono stati prodotto dagli ultimi decreti e da una gestione precedente che ci ha lasciato un’eredità abbastanza pesante: abbiamo trovato la presenza di forti residui attivi nel bilancio e la presenza di grosse debiti fuori bilancio. Dobbiamo far fronte a delle sentenze giudiziarie negative per un ammontare di 5 milioni e mezzo: il Comune è stato battuto a livello legale da soggetti privati per cause iniziate negli anni precedenti per la quale non è stato accantonato neanche un euro. Bastava accantonare qualche cosa negli anni precedenti ed evitare di trovare 5 milioni e mezzo in una situazione come quello di oggi». «Si parla di transazioni – gli risponde il capogruppo Pdl Massimo Ferrarini – che sono dovute avvenire per debiti che sono stati accumulati nel passato e non riconducibili alla nostra gestione ma sono espropri che provengono dagli anni ’80 e ’90».

Altro argomento che ha acceso le discussioni tra gli schieramenti è quello relativo all’aliquote Imu: «Quando c’era l’Ici – ha voluto precisare Ferrarini – il nostro Comune era tra quali con l’aliquota più bassa. Era un nostro principio generale quello di non vessare i cittadini con un’imposta sulla casa. Ora il sindaco dice che l’Imu è imposta dal governo, ma voglio ricordare che loro come maggioranza l’hanno aumentata del 0.9% sulla prima (arrivando a 4.9) e del 3.6% sulla seconda casa (che ora si attesta al 10,6). Andando oltre ogni ragionevole previsione. È considerare la situazione economica delle famiglie». «La demagogia dell’opposizione sull’aliquote – gli risponde Sepio – non tiene conto che il nostro Comune ha imposto il 4,9%, ma tiene conto di diversi fattori. Ereditiamo una situazione – continua a ribadire il capogruppo pieddino – pesantissima sotto il profilo finanziario per una gestione diciamo allegra fatta dalla giunta Mattei. Questa amministrazione ha prodotto un bilancio che va a salvaguardare i servizi essenziali: i servizi sociali non sono stati toccati. Sono stati fatti tagli importanti alle consulenze, all’aspetto gestionale. Abbiamo preferito tagliare piuttosto che incidere sui servizi».

 

Massimo Ferrarini, del Pdl

Dopo ore di discussioni, dichiarazioni di voto, accuse e polemiche il bilancio di preventivo passa con 19 voti favorevoli (Marini, Borelli, Santoro, Sepio, Colini, Di Tuccio, Peduzzi, Guglielmo, Cecconi, Andreassi, Sannibale, Oroccini, Tedone, Giorgi Remo, Guarino, Venditti, Gambucci, Rovere, Mollica), 9 voti contrari (Maggi, Dargento, Mattei, Ferrarini, Roma, Giorgi Romeo, Brunamonti, Ginestra, Guglielmino) e un astenuto (Gasperini).

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