POLITICA

Velletri, Cacciotti (Ater): “per i 32 alloggi popolari a Via San Giovanni Vecchio ancora attendiamo che il Comune cambi il Piano del Commercio”

Si notano Lamberto Trivelloni, Gianni Borri, Franco De Santis, Fabio Taddei, Riccardo Iannuzzi e Gian Luca Trivelloni

Il presidente del Comitato Velletri Est, Carlo Lungarini, esprime le ragioni degli abitanti della sua zona

A poche settimane di distanza dal suo primo sopralluogo tra gli alloggi popolari della ex 167 il presidente dell’Ater della Provincia di Roma, Massimo Cacciotti, è tornato nuovamente a Velletri, a dimostrazione della volontà di dare un’accelerata storica al settore degli alloggi popolari.

L’occasione è scaturita dalla necessità di fare chiarezza in merito ai 32 alloggi popolari mai decollati nella zona del parcheggio Coop di via San Giovanni Vecchio. Proprio lì, a mezzogiorno, il presidente Cacciotti, scortato dal funzionario Ater Lamberto Trivelloni, ha dato vita ad una nuova ricognizione del luogo, col fermo tentativo di ribadire quanto già proferito in precedenza, quando aveva attribuito ai vertici comunali la paternità del colpevole ritardo nel via libera al progetto.

Assente il sindaco Servadio, impossibilitato da impegni già assunti, nessun uomo dell’Amministrazione lo ha sostituito: a rappresentare l’istituzione comunale c’hanno allora pensato i consiglieri comunali Franco De Santis, Fabio Taddei (entrambi del Gruppo Misto),  Gian Luca Trivelloni (Udc) e Gianni Borri (Pdl), accompagnati dal segretario di Futuro e Libertà, Riccardo Iannuzzi (tra i presenti anche Carlo Lungarini, presidente del Comitato Velletri Est, che ha ricevuto ampie rassicurazioni circa gli interventi promessi per gli alloggi popolari della zona).

Massimo Cacciotti (presidente Ater provincia di Roma) e Lamberto Trivelloni (dirigente Ater e segretario Udc)

Riannodando i fili del nastro, è bene precisa che appena un giorno prima proprio il Sindaco Fausto Servadio, ai taccuini di ‘Castelli Notizie’ (che per prima si è occupata di portare alla luce il tema) aveva respinto ogni attribuzione di responsabilità: “hanno chiuso gli uffici Ater di Velletri – ha dichiarato il Primo cittadino – e io l’ho saputo solo dalla stampa; hanno indetto una conferenza stampa al parcheggio Coop e l’ho saputo solo grazie al vostro sito. Mi dispiace per loro, ma il Sindaco di Velletri non ci sta a far da scendiletto: non lo ha mai fatto coi propri referenti politici e non intende farlo a maggior ragioni con quelli dell’altra sponda. La questione, se si vuol far chiarezza, ha inizio nel 2008, quando abbiamo informato l’Ater dell’esistenza di questo spazio. L’Ater ci ha risposto la prima volta il 21 luglio del 2011, con l’allora Commissario Massimo Cacciotti, che non nascose l’interesse per il progetto. Col tramite del consigliere Carlo Serafi l’ho ricevuto nel mio ufficio e nell’occasione Cacciotti ha illustrato per intero il progetto, cui abbiamo ribattuto garantendo la nostra massima disponibilità. Da quel giorno, tuttavia, nessuno dell’Ater si è più fatto vivo, adducendo impegni prioritari per la 167”.

In queste ore anche l’ex assessore ai lavori pubblici, Roberto Leoni, ha rincarato la dose, pubblicando sul suo profilo facebook un documento che attesterebbe la disponibilità del Comune sin dal 2009. Nel farlo non dimentica di sotterrare l’ascia di guerra e sfodera un nuovo colpo nei confronti di Fabio Taddei, che il giorno prima, in consiglio comunale, non era stato affatto tenero nei suoi confronti, stigmatizzando la sua nomina all’interno dello staff fiduciario del sindaco. “Ecco la prova delle menzogne e delle falsità” ha rimarcato Leoni, che il giorno delle dimissioni fu messo alla porta dal Sindaco con un mai digerito ‘Leoni ha mentito’.
Tra menzogne e verità Cacciotti ha quindi scelto la via del confronto proprio per dirimere la matassa e fare chiarezza; durante l’incontro ha quindi rispedito al mittente ogni accusa, additando proprio l’Amministrazione comunale per un ritardo che avrebbe del clamoroso.

Si notano Lamberto Trivelloni, Gianni Borri, Franco De Santis, Fabio Taddei, Riccardo Iannuzzi e Gian Luca Trivelloni

“Al di là di quanto a qualcuno faccia comodo dichiarare – ha esordito Cacciotti –, si dimentica che le battaglie politiche andrebbero messe da parte quando si affrontano temi così delicati, che toccano il futuro di decine di famiglie in condizioni economicamente traballanti. La proposta – ha sottolineato Cacciotti, in controtendenza rispetto a quanto dichiarato dal Sindaco Servadio – è partita proprio dall’Ater, nel momento in cui abbiamo appurato che per quell’area, di nostra proprietà, la Coop pagava appena 700 euro annue. Una cifra ridicola – ha subito aggiunto il 53enne carpinetano -, tanto è vero che dopo aver contattato i vertici della cooperativa è stata giustamente ritoccata verso cifre più congrue. Nel frattempo ho avuto un incontro col sindaco Servadio, l’allora assessore ai lavori pubblici Roberto Leoni, l’architetto Maurizio Sollami, l’assessore all’urbanistica Orlando Pocci e alcuni tecnici dell’Ater, con la concreta e fattiva intermediazione dell’ottimo Carlo Serafi, che risulta essere perfettamente a conoscenza di quanto avvenuto. La proposta prevedeva la realizzazione di una piattaforma commerciale in project financing, all’interno della quale sarebbe stato trasferito l’adiacente supermercato. A ciò andavano aggiunti due piani di alloggi, per un totale di 32 appartamenti: 16 ad edilizia popolare ed altrettanti per giovani coppie, da acquistare col mutuo sociale. Oltre agli appartamenti garantimmo la costruzione di 3 piani di parcheggi, con 42 posti per i clienti del supermercato Coop, 42 per gli inquilini delle palazzine ed altri 42 da dare al Comune, in formula del tutto gratuita, per sopperire alle esigenze del centro storico. Qualcuno, e mi spiace ripeterlo, non ha però creduto ad una tale eventualità ed è sparito, dissolvendosi nel nulla, magari perché assorto da altri problemi o impegnato a portare a termine altre strategie”.

A far arenare il progetto, ha rilevato Cacciotti tra lo stupore dei presenti, sarebbe stato allora il lassismo dei vertici comunali al momento di fare l’ultimo passo: approvare una Variante al Piano Commerciale, nel quale per la Coop non sarebbero neppure previsti traslochi in aree attigue ma solo e soltanto delocalizzazioni, precisamente verso i Cinque Archi. Quel che manca – ha ribadito Cacciotti – è unicamente la modifica al Piano del Commercio, condizione essenziale per sbloccare il progetto. Sebbene i nostri appelli nulla è ancora trapelato in merito, ma ciononostante confermiamo la nostra disponibilità e restiamo a disposizione per dare il via libera ad un progetto che per il Comune sarebbe totalmente a costo zero”.

L’occasione del sit-in di Cacciotti è stata propizia per allargare il tiro su tutto quanto sta avvenendo all’interno di un’Ater “che grazie ad una gestione accorta e certosina ha chiuso col bilancio per la prima volta in attivo, pur un totale di 236mila euro”. “Il Piano Casa – ha aggiunto il presidente dell’Ater – sta permettendo un’accelerazione verso il ‘Piano Piloty’ per il recupero dei sottotetti e a Velletri ciò comporterà la creazione di 6 nuovi alloggi popolari per disabili, da edificarsi nella palazzina di piazzale Camangi”. “Fino al 31 dicembre – ha detto ancora Cacciotti – abbiamo la possibilità di investire 22 milioni di euro e li indirizzeremo proprio verso questi progetti. Questo quando sta accadendo a Colleferro, dove a fine settembre consegneremo 3 alloggi appena recuperati, edificati in maniera altamente tecnologica, con pannelli fotovoltaici ed ingegnerie di bioedilizia”.

“A conferma che verso Velletri, complice anche il lavoro di Lamberto Trivelloni, c’è un’attenzione particolare ricordo come entro il 2014 ci sarà possibilità di costruire altri 24 alloggi popolari per una spesa di 3 milioni e 200mila euro (a fronte di un importo totale di 68milioni, da distribuire in tutta la regione)”. “Tutto ciò – ha aggiunto proprio Lamberto Trivelloni – si aggiungerà ai 10 alloggi di prossima costruzione in via Enrico De Nicola”.

Fondamentale, anche in questo campo, la complicità dell’Amministrazione comunale, per magari replicare quanto sta avvenendo a Monteporzio, “dove il Comune ha messo a disposizione un’area di 35mila mq, nella quale costruiremo 168 nuovi appartamenti a costo concordato.  Se il Comune di Velletri ha davvero voglia di puntare sull’edilizia popolare – ha chiosato Cacciotti – si faccia pure avanti, noi siamo pienamente disponibili a mettere sul tavolo ragionamenti di edilizia residenziale pubblica, venendo incontro alle esigenze della cittadinanza in un momento storico in cui non mancano condizioni di disagio e bisogno. I sindaci, in un contesto del genere, hanno un ruolo strategico fondamentale nel mettere in moto o, al contrario, ostacolare un circuito virtuoso che noi siamo pronti a generare, consci che certi interventi stimolano anche l’edilizia locale, con ricadute positive per tutta la città”.

Col suo solito piglio e con la sua proverbiale meticolosità il consigliere Fabio Taddei ha poi rammentato il caso di via San Biagio, “dove il Comune aveva la possibilità di costruire 24 alloggi popolari, potendo contare già su un finanziamento già approvato di 3 milioni di euro. Chi doveva attingervi – ha dichiarato l’ex consigliere piddino, riferendosi ai vertici dell’amministrazione comunale – ha preferito guardare oltre, ponendo l’area tra i beni in vendita in favore dei privati, quasi a buttare benzina sul fuoco della paura di chi intravede un certo feeling dell’Amministrazione coi palazzinari, certamente più interessati all’edilizia privata che alle esigenze della povera gente”.

Quanto alla riapertura dell’ufficio Ater, Lamberto Trivelloni ha lanciato nuovamente un appello al Comune, affinchè, come già sta avvenendo altrove, metta a disposizione un immobile di proprietà, magari anche quello nel quale gli uffici erano precedentemente ospitati. Un ipotesi da attuarsi senza alcun esborso di danaro.

Daniel Lestini

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