POLITICA

Velletri, approvato il Consuntivo. Mentre la maggioranza esulta per il ‘risanamento’ per le minoranze ‘i debiti sono aumentati’

bilancio

E’ stato solo al termine di una lunga maratona consiliare, protrattasi ben oltre le 10 della sera, che il consiglio comunale veliterno, riunitosi in seconda convocazione nel pomeriggio di martedì 11 settembre, ha licenziato il Bilancio Consuntivo 2011, quello che all’unisono, tutti i convenuti, hanno ribattezzato come l’ultimo documento contabile di rilievo della Giunta Servadio, in attesa di capire cosa ne sarà del Preventivo 2012.

Soddisfazione e guardi fieri dalla parte della maggioranza, voglia di mettere a nudo l’altro rovescio della medaglia da parte delle minoranze.

Dopo che l’Assessore Palmieri ha sciorinato la sua lunga delibera, lodando il mantenimento degli equilibri di bilancio e il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, la parola è passata ai consiglieri e come era prevedibile a prenotarsi sono stati quasi interamente i membri dell’opposizione, mentre la maggioranza ha avuto il solo sostegno di Danilo Rossi e Gianfranco Cestrilli, entrambe del Partito Democratico. Stranamente silenziosi Gianluca Marinelli e Massimo Andolfi, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà e dei Moderati per Velletri, mentre non ha fatto rumore il silenzio di Elis Monaco, in rappresentanza di quel che resta della Lista Civica. E’ rimasto seduto anche Massimo Pallocca, uno che di conti se ne intende e che in passato non ha mai esitato di impreziosire un dibattito spesso poco stimolante.  Per fortuna che almeno Gigi Crocetta (ex Idv) abbia preso la parola mostrando a tutti una serie di infografiche che lui stesso ha preparato per riassumere al meglio quella che ha presentato come “l’eccezionale opera di risanamento della Giunta Servadio”.

“Ci sono dati eclatanti – ha esordito Crocetta – che dimostrano il buon operato della Giunta, a partire da un avanzo di amministrazione che è pari ad 1milione e 104mila euro. A ciò si aggiunga che dal 2006 i costi del personale sono stati ridotti di 1 milioni e i costi totali sono passati dai 46milioni del 2006 ai 37 odierni: 9 milioni in meno che – ha aggiunto – se sommati all’8% di svalutazione fanno più o meno 10 milioni di euro. Il tutto va poi affiancato alla riduzione dei costi per la prestazione dei servizi e, non va mai dimenticato, al risparmio sugli affitti di 1milione e 200mila euro. Il nostro rendiconto di gestione – ha concluso Crocetta – è stato efficace ed efficiente, nonostante un personale del Comune sottodimensionato, che ha comunque garantito l’obiettivo di  un bilancio riequilibrato” .

A provare ad incrinare l’idillio tra la Giunta e i suoi consiglieri di riferimento c’ha pensato Rolando Cugini, capogruppo del Movimento Popolare Veliterno, che ha concluso il suo intervento tra gli scotimenti di capo e i vocii di una maggioranza per nulla incline a farsi condizionare da un’opposizione ritenuta poco credibile. “Crocetta – ha esordito Cugini – ha incredibilmente dimenticato che nel 2006 il Comune aveva a proprio carico la gestione dell’idrico, che incideva nei costi per oltre 7milioni di euro l’anno, compreso il costo del personale. Pertanto – ha aggiunto – si può parlare di una riduzione da 46milioni a 37, ma lo si faccia specificando questo punto, perché altrimenti diventa tutto strumentale, come lo è il non rimarcare che molti dipendenti sono andati in pensione e, per rigidi vincoli superiori, non sono stati soppiantanti, abbassando inevitabilmente le spese del personale. Detto questo – ha continuato – le prescrizioni pervenuteci dal Ministero dell’Interno sono state solo in parte rispettate e non si può sottacere che ci sono degli avanzi di amministrazione che nascono da residui attivi che probabilmente non incasseremo mai, vista l’evasione e la situazione di difficoltà di tante famiglie ed aziende. Le amministrazioni passate – ha ammesso Cugini – non ha brillato dal punto di vista dei conti, questo è indubbio, trascinando molti privati in situazioni poco gradevoli per poi schiacciarli nel dissesto. Tuttavia è bene che si sappia che se gestioni superficiali ci sono state nel passato queste sono continuate anche in questi ultimi anni, visto che il debito è continuato ad aumentare anche con la Giunta attuale. Dai documenti che ho visionato – ha continuato Cugini – dei 30 milioni residui attivi del 2008-2009 ne sono stati incassati appena 3milioni e 800mila. Il tutto conferma un netto sovradimensionamento delle entrate ed una marcata sottostima delle uscite, tanto che se il debito ammonta a 100 – ha aggiunto – 70 può essere ascritto alle gestioni di Cesaroni ma 30 finisce sul groppone dell’attuale Amministrazione e su questi numeri non si può ne ridere ne schernire, ma solo limitarsi a fotografare la realtà e prodursi in un intervento pacifico e costruttivo, tenendo bene a mente che il grande rischio è di ritrovarsi fuori dal Patto di Stabilità, cosa che sembra ormai inevitabile. Non bisogna neppure fingere che non ci sia un continuo ricorso ai debiti fuori bilancio: addirittura 179mila per il cimitero, finanziati con proventi cimiteriali che però non arriveranno mai a quella cifra. La strada da percorrere, ormai necessaria, resta quella della vendita del patrimonio immobiliare ed in tal senso propongo di conferirlo ad una società di gestione del risparmio, che eviti di vendere sottoprezzo e non consenta alla criminalità di attecchire nel nostro territorio. In questo contesto è bene ribadire che l’avanzo di amministrazione nasce su residui attivi che ammontano a 6milioni e mezzo, molti dei quali non saranno mai recuperati. Il bilancio va riequilibrato, ma con iniziative che tendano veramente a ridurre la spesa e a migliorare le entrate ed è per questo che non capisco come il Comune possa continuare ad accollarsi 4 farmacie comunali che chiudono regolarmente in perdita”.

Successivamente Tullio Sorrentino (Pdl), assessore al bilancio dell’ultima giunta Cesaroni, ha fatto notare che “se nel 2006 la capacità di incasso si era attestata al 65%, oggi arriva al 70%, senza grandi differenze”.

Piena soddisfazione è stata espressa da Danilo Rossi (Pd) per il quale “la stella polare del risanamento è stata finalmente conseguita. È stato fatto un buon lavoro – ha rimarcato con orgoglio – e gli obiettivi conseguiti. La gestione dell’Imu si sta rilevando buona e l’amministrazione non si  è neppure servita dei segretari, a differenza delle precedenti, imboccando spedita la strada del risanamento.  Arrivati a questo punto – ha aggiunto Rossi – vanno rimesse in moto tutte le finanze possibili in questo spicchio di consiliatura, in modo da concretizzare tutti i lavori possibili, supplendo anche ai tagli sociali degli enti sovra comunali. A chi dice che il dissesto non fosse necessario – ha concluso Rossi – replico che evidentemente non era conscio della gravità dei conti”.

Particolarmente duro l’intervento del capogruppo dell’Udc, Gian Luca Trivelloni: “si rimane delusi quando un collega del calibro di Rolando Cugini fa un intervento e qualcuno, dall’altra parte, sorride schernendolo. La realtà non è mai così facile da interpretare, basti pensare che nel 2004 coloro che si apprestavano a candidarsi negarono difficoltà finanziarie, sostenendo addirittura che ci fossero soldi in cassa; la realtà, è stato appurato, s’è rilevata ben diversa. A questo punto, per evitare simili scivoloni, chiederemo di conoscere anno per anno le cifre dei debiti sin qui accumulati. Mi viene da ridere quando sento parlare di risanamento e mi dispiace notare che i Revisori dei Conti sono ancora una volta assenti: ci fosse stato il presidente Cossiga avrebbe ribadito, come già fatto nella sua relazione, che la crisi è strutturale, quasi endemica. Pur sapendolo l’Amministrazione, che ha peraltro usufruito di un’imposizione fiscale ai massimi, cosa ha fatto per uscirne fuori? E’ vero che sono andati in pensione i dipendenti, ma come mai alla Velletri Servizi il personale è aumentato a dismisura? La Volsca è andata incontro ad un concordato, ripartendo con una nuova società: ma volete davvero far credere che su quel debito  non c’era anche una parte accumulata nei 2 anni dell’Amministrazione Servadio? La verità è che i debiti ci sono tutti, avendo trasferito tutti i costi sulla Velletri Servizi e sulla Volsca, creando dei costi ingenti che il Comune apparentemente non si carica. Se il debito non è sceso, ma è aumentato, appare allora azzardato parlare di risanamento. Se risanamento è, è un risanamento di autentica facciata, non a caso i Revisori dei Conti, in un passaggio, sottolineano che ‘si rischia di ritornare alla gestione precedente…’, e in un altro rimarcano queste testuali parole: “per essere veramente in equilbrio…”. Cosa significa ‘per essere veramente in equilibrio’? Che il bilancio non è in equilibrio?  Oltre a questo – ha continuato Trivelloni – sono 5 anni che si parla di dismissioni di immobili ma ancora non si è fatto nulla, nonostante il tema sia sentito in tutta la nazione. In tema di servizi erogati a me non sembra esserci granchè per cui sorridere, come non c’è da sorridere nel constatare che nello staff del Sindaco siano stati inseriti il segretario del proprio partito e un assessore che prima è stato accusato di aver mentito proprio dal Sindaco e poi, invece di redarguirlo, gli si è consentito di entrare nel proprio staff, permettendogli di poter continuare a girare negli uffici comunali come prima, cosa che darà fastidio a molti tecnici del territorio. Quanto ai trasporti ci sono diverse lacune e molte persone, soprattutto del ceto basso, si trovano in enormi difficoltà. Sul fronte della cultura – ha continuato il capogruppo uddiccino – sono 4 anni e mezzo che siamo senza spazi culturali, con spese pari a zero. Non posso esimermi dal parlare dello sport, un settore a me molto caro, dove purtroppo ci ritroviamo di fronte ad uscite per oltre 220mila euro – che non comprendono neppure le spese di illuminazione e le manutenzioni straordinarie – a fronte di 60mila euro di entrate. E i lavori per la tubatura del gas dove sono andati a finire? Cosa state lasciando alla città – ha detto rivolto alla Giunta -?. Quali opere pubbliche? E dove sta la Zona Artigianale? In giro vedo solo tanti privati che vengono a Velletri, lavorano e forse non pagano neppure gli oneri di urbanizzazione. Almeno noi qualcosa abbiamo lasciato, a partire da un Depuratore Generale che per una città è un segno di progresso e civiltà e che da solo ha costituito un terzo del debito”.

 

L’intervento di Franco De Santis. Al suo fianco Rolando Cugini

Particolarmente atteso e con grande seguito l’intervento di Franco De Santis (ex Margherita e Pd, ora nel Gruppo Misto): “il consuntivo è forse l’atto politico più importante, perché definisce l’attività di un’amministrazione nel corso dell’anno e dai dati del rendiconto e dalla reiterata relazione dei Revisori, che da anni ormai fa la fotocopia di quanto fatto nel primo anno, emergono sempre gli stessi rilievi. Ormai ci si avvicina alla campagna elettorale e noto una certa propensione a vendere fumo, come quando con toni berlusconiani si disse che in 3 anni si sarebbero impegnati 100milioni di euro in opere pubbliche o che si sarebbe inaugurato il Teatro Artemisio entro la fine di ogni anno. Ma se non ci fosse stato il lascito di progetti delle precedenti amministrazioni questa attuale cosa avrebbe fatto? E’ questo – ha aggiunto De Santis – che infastidisce il cittadino e sta alla base del mancato rapporto con l’elettore. La verità è che comanda sempre e solo uno e non si muove foglia se costui non voglia e spiace davvero che ci siano persone, dalla moralità e levatura conosciuta, che perseverino con una difesa preconcetta”. “Ho appresso che qualcuno si sta persino vantando di aver già centrato da tempo il programma elettorale – ha poi chiosato De Santis, rivolgendosi al Sindaco e ai suoi collaboratori -: vi invito ad andarlo a rileggere per bene, visto che appare lampante che non sia cosi. A più riprese – ha poi aggiunto – sono stato additato di aver accusato Volsca e Velletri Servizi, tacciandole di essere due carrozzoni. Ma la spesa del personale all’interno delle stesse si attestata sui 7milioni di euro e non è un mistero che bisogna mettere mano a queste due strutture, visto che anche i Revisori ritengono che la gestione sia preoccupante soprattutto per il loro stato. Inutile procedere per spot elettorali, se poi notiamo che nonostante la Tarsu, che dovrebbe contribuire a garantire la pulizia della città, andando al Cimitero o alla Villa Comunale vi regna l’inciviltà, con sporcizia ed accumulo di rifiuti”.

Più improntato al dialogo l’intervento di Salvatore Ladaga (Pdl), che ha auspicato che si superi “il clima avvelenato di questi tempi, visto il momento storico, politico e finanziario che stiamo vivendo. La relazione di Crocetta non tiene conto che il sistema sociale cambia radicalmente da un lustro all’altro e l’Italia di oggi non è certamente simile a quella del 2006, tanto che l’aver ridotto la spesa non è altro che un conformarsi ad una necessità che è propria di tutto il Paese, se si considera che ora anche i Sindacati, prima arroccati sulle loro posizioni,  consigliano anche di licenziare se risulta utile alla causa. Ora la necessità è quella di fare cassa e allora si proceda ad una ricognizione dei gioielli di famiglia: si vendano gli immobili e anche le farmacie! E’ vero che si è risparmiato ma sono venuti meno anche molti servizi: si fa presto a criticare alcune operazioni del passato, ma il vituperato Ciammellone tolse degrado in un’area e vi portò servizi essenziali. Quindi è vero che si sta risparmiando sugli affitti, ma si è anche lasciata una zona senza servizi e senza una scuola, che sarebbe stata facilmente realizzabile con l’accensione di un mutuo. Al di là di questo auspico che si riesca ad uscire da un meccanismo d’odio che stritola tutti e mi auguro che si arrivi ad un’intesa sulle cose da fare: solo cosi verrebbe meno il giochino del ruba bandiera e si eviterebbe una campagna elettorale che si preannuncia squallida”.

Dopo il lungo ‘j’accuse’ di Vincenzo Bagaglini (Gruppo Misto) per la mancata realizzazione della Zona Artigianale (ve ne riferiremo a breve in un apposito articolo, ndr), tema cruciale nei propositi iniziali dell’Amministrazione prima che s’impantanasse in un cassetto, parimenti duro l’intervento di Fabio Taddei, nel corso del quale per ben due volte è stato necessario il conteggio del numero legale, per via della scelta dei suoi ex compagni di partito di alzarsi ed uscire dall’aula non appena l’uomo delle tante interrogazioni e mozioni ha preso la parola (fuori dall’aula anche sindaco, vicesindaco e quasi tutta la giunta comunale, ndr). “E’ il 24° consiglio comunale in doppia convocazione – ha premesso  Taddei -, e ciò è la certificazione di numeri che mancano, esaltati dalla politica dell’arroganza. Quanto alla scelta del Sindaco di scegliere Masi e Leoni nel proprio staff è la conferma che siamo veramente alle comiche. Se Cesaroni avesse messo nel suo staff Luigi Cellucci, allora segretario di An, sono certo che qualcuno dai banchi degli allora Ds si sarebbe alzato e col suo fare provocatorio avrebbe ribattuto col suo celeberrimo ‘io mi indigno’. Mi limito a dire che si è trattata dell’ennesima scelta inopportuna, visto che trattandosi di un istituto fiduciario quale fiducia si può avere di uno che è stato costretto a dimettersi e che proprio il Sindaco, in aula consiliare, aveva accusato di avergli mentito?”. “Queste sono le persone che vengono premiate in questa Giunta; e meno male che si era detto che si sarebbero spiccate le porte dell’ufficio del Sindaco, per mantenere la massima trasparenza. La verità è che quando non siamo stati messi in grado di votare ciò che non conoscevamo c’è stato detto di tutto e di più, come nel caso del’ecomostro o della voglia di continuare a costruire, per fare il bene dei progettisti. Il territorio è stato massacrato, per assenza di controllo, eppure ancora si vuole continuare con le colate di cemento. E meno male che gli interessi personali ce l’ho io, caro Sindaco! Io che non ho licenze edilizie da curare, non ho persone da far assumere. Io che sono tornato da San Pietroburgo in auto, percorrendo la bellezza di 4mila chilometri e attraversando 10 stati d’Europa, tra paesi e cittadine pulite e funzionali, ben diverse dalla mia città che mi fa rabbia vedere ridotta così, senza sensibilità e attenzione per la sua cura. E pensare che volevo portare un po’ di quest’Europa nella nostra città, ma mi sono illuso e sono stato arrogante anch’io nello sperare che ci potesse davvero essere interesse verso queste tematiche. Ho provato a fare il mio meglio, ma era difficile riuscirci in una realtà che non cambia perchè qualcuno non vuole farla cambiare, e sono proprio i personaggi che ricoprono ruoli più importanti a non dare il buon esempio e sono i fatti a parlare per loro”. Il lungo intervento di Taddei (protrattosi oltre i canonici 25 minuti) s’è poi trasformato in un atto di accusa nei confronti di alcuni illustri membri del suo ex partito, rei, a suo dire, di aver boicottato l’elezione di Stefano Carteny in provincia (tema che sarà trattato in un altro articolo).

Infastidito dall’intervento dei suoi immediati predecessori il capogruppo del Partito Democratico, Gianfranco Cestrilli, ha provato a mantenere la calma, prima che il dibattito degenerasse in uno scontro bilaterale con il collega capogruppo dell’Udc: “ci troviamo di fronte ad una parte d’opposizione che usa toni concilianti e ragionevoli – ha dichiarato – ed una parte che usa toni duri ed impietosi. Ringraziamo comunque Crocetta, che grazie alla sua perseveranza e tenacia ha messo insieme numeri che parlano da soli, nella loro oggettività. Ci sono state enormi difficoltà, legate al contesto economico e temporale, ma nonostante questo non si può negare che abbiamo centrato i nostri propositi di risanamento.  Questo grazie soprattutto ad un Sindaco che più un politico è stato un ottimo amministratore, badando esclusivamente a rimettere a posto i conti di questa città; una persona concreta, pragmatica, che sa affrontare le questioni come si conviene. Abbiamo rimesso a posto i conti e c’è da andarne orgogliosi, con numeri rosei che sono frutto di lavoro, ordine e disciplina contabile. Quanto agli impianti sportivi – ha provato ad accennare Cestrilli prima che il dibattito in materia degenerasse – chi li usa quotidianamente sa in che stato sono tenuti…”. 

Per ultimo è intervenuto il consigliere del Pdl, Gianni Cerini, che ha evidenziato la “riduzione di 40 unità del personale comunale, passato da 300 a 260, con uffici che vanno avanti solo con una persona, col rischio che quando andrà in pensione l’ultimo impiegato si perderà anche la memoria storica. Dai conti presentati emerge una grande lacuna: non sono stati inseriti sui conti del personale i versamenti all’Inps. State attenti  – ha poi aggiunto rivolgendosi a Sindaco e assessori –: le multe sono fatte in maniera errata e rischiano di essere tutte annullate. Badate anche ai locali agricoli, che vengono tassati pur in mancanza di apposita tariffa. Questi – ha concluso – sono gli errori che portano ai dissesti…”.

In chiusura, prima delle dichiarazioni di voto, è arrivata la replica del Sindaco, Fausto Servadio: “ad alcuni andrebbe chiesto scusa, visto che solo oggi ho capito di essermi completamente sbagliato sul loro conto: credevo ci fosse malafede, ma il problema è solo ed unicamente di incapacità. Io ho cercato di amministrare nell’interesse esclusivo della comunità, togliendo alla mia famiglia e alla mia azienda tutto il tempo che potevo, visto che nessuno mi aveva obbligato a candidarmi. S’è detto che avrei aumentato i debiti ma la verità è tutt’altra: abbiamo fatto delle scelte, è vero, e ne rispondo personalmente, ma le abbiamo fatte in buona fede. Abbiamo centrato l’obiettivo del Progetto Plus, per il quale ringrazio pubblicamente Cinzia Felci, senza però dimenticare che se non era per il sottoscritto non vi avremmo mai partecipato, in quanto Comune dissestato.  Nel mezzo abbia cambiato l’appalto sui parcheggi, mandato via la ditta che si occupava delle illuminazioni, abbiamo fatto il centro cottura, garantito il trasporto scolastico ai disabili e eliminato tanti affitti passivi, senza dimenticare che alla centralina ortofrutticola non bastano neppure più gli spazi per quanto richiesta abbiamo”.

Dopo le dichiarazioni di voto il bilancio è stato approvato coi 18 ‘si’ della maggioranza e i vari ‘no’ e le astensioni delle minoranze.

 

da.le.

AGGIORNAMENTO:

A BENEFICIO DEI LETTORI PUBBLICHIAMO LE INFOGRAFICHE ELABORATE DAL CONSIGLIERE GIGI CROCETTA

La classificazione Economica del Comune di Velletri effettuata da Gigi Crocetta

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