POLITICA

Vincenzo Bagaglini: “nonostante i proclami Velletri è ancora senza Zona Artigianale”

Vincenzo Bagaglini

Vincenzo Bagaglini punta il dito contro il Sindaco durante la discussione sulla Zona Artigianale

“Ma quale programma già ampiamente rispettato…!?”. Le cronache cittadine narrano di un Vincenzo Bagaglini furente in virtù di quanto avvenuto in consiglio comunale e, soprattutto, a seguito delle dichiarazioni del Sindaco Fausto Servadio, che proprio a ‘Castelli Notizie’, come già avvenuto lo scorso dicembre al Teatro Aurora nel corso del brindisi di fine anno, ha ribadito la propria soddisfazione per il “pieno raggiungimento dei punti del programma elettorale”. “E’ proprio per realizzare un piano di lavoro straordinario – ha aggiunto il Primo cittadino – che ho nominato uno staff che coordini i futuri interventi”. La cosa, manco a dirlo, non è andata giù a molti, non ultimo proprio Vincenzo Bagaglini, che nel cassetto continua a coltivare un sogno che, anche con questa Amministrazione, rischia di rimanere tale: una Zona Artigianale per Velletri.

E’ un’opera imprescindibile, cruciale per i destini della città – dichiara con impeto Bagaglini, ex Pd, ora confluito nel Gruppo Misto –“. Tra i motivi di attrito, che poi hanno portato alla rottura, proprio quella che lui ha definito la “scarsa volontà da parte di alcuni personaggi di dare un’accelerata al progetto della Zona Artigianale, preferendo concentrare altrove le proprie mire e i propri sforzi”. “Eppure – aggiunge Bagaglini  – uno sviluppo della città interesserebbe tutti, con benefici per la società civile, per gli operai, per gli impiegati, gli imprenditori, gli artigiani stessi e, persino, per i commercianti. Insieme ad altri colleghi consiglieri comunali, come si può evincere dagli atti, ho  a più riprese portato in consiglio comunale la questione della Zona Artigianale, ma nessuno ha mai dato risposte concrete, probabilmente perchè affannato a pensare all’Ecomostro in Piazza Donatori o al megacentrocommerciale in viale Oberdan. Chissà?”.

Il progetto della Zona Artigianale veliterna

L’ultima querelle verbale in tal senso risale al consiglio di martedì 11 settembre, col 46enne consigliere veliterno che nel lungo intervento sull’approvazione del Consuntivo 2011 ha rispolverato proprio questo tema a lui tanto caro. Destinatario delle sue critiche proprio il Primo cittadino al quale ha dichiarato quanto segue: “nelle critiche che le arrivano, Sindaco, qualche verità deve esserci. Lei ha governato e deve continuare democraticamente a farlo, alla fine si trarrà un bilancio. Tuttavia quando si è insediato è andato sbandierando alle attività produttive della città che la Zona Artigianale l’avrebbe insediata e una delle ragioni fondamentali dei nostri attriti è diventata proprio questa. A quattro anni e mezzo dall’inizio della consiliatura posso dire di aver avuto ragione, ma è una ragione che mi dà comunque amarezza: la verità è sotto gli occhi di tutti, o c’è stata negligenza e scarso interesse o c’è stata malafede nel portare avanti l’iter, visto che siamo agli sgoccioli dei 5 anni di governo e ancora non si vede nulla circa la realizzazione di una Zona Artigianale a Velletri. Nel suo mandato, Sindaco, s’impegnò precisamente in tal senso e il progetto se l’era pure fatto approvare: poi cos’è successo? Perché non ha tirato fuori soldi per realizzare gli espropri? Eppure 7milioni e 900mila euro per via Capitancelli li avete trovati? Dica la verità a tutti i cittadini: tutto questo è il frutto di una precisa scelta politica, il risultato di una precisa volontà che non vi ha visti riservare particolari attenzioni nella Zona Artigianale, che non si è mai rilevata una priorità alla quale tenevate davvero. Quest’Amministrazione – ha continuato Vincenzo Bagaglini – su questo aspetto specifico ha fallito ed è bene ricordare a tutti che proprio su questo punto avete fatto pressioni per mandarci via dal partito; tutto perché la verità vi faceva tremendamente male”. “Prevengo una sua risposta scontata, Sindaco, visto che replicherà dicendo che la richiesta di finanziamento è stata fatta, ma non essendo un novizio capirà che tutto dipende da quanto si ritiene importante un’opera e dalla determinazione che si mette nel farla. Non racconti bugie alle attività produttive del territorio, costrette ad emigrare altrove, anche nei paesi limitrofi, con gravi danni per la nostra ricchezza e persino per l’erario”.

Qualcuno, a detta dell’ex consigliere piddino, avrebbe clamorosamente remato contro: “lo dissi sin da tempi non sospetti: qualcuno faceva il furbetto e quel qualcuno ce l’ha ancora al suo fianco, Sindaco, e le tira pure i fili. Probabilmente, se lo chiedano tutti i presenti, la zona artigianale, per la quale già c’era un progetto ben definito, non suscitava l’interesse di chi ama progettare…Era fondamentale l’impegno ad alleviare le sofferenze di tante aziende che danno pure lavoro, ma lei non ha voluto ascoltarci, sentendo solo alcune sirene e la situazione, ormai, è sotto gli occhi di tutti”.

Se voleva impegnarcisi– ha ribattuto aspramente il Sindaco – poteva farlo quando le avevo offerto la delega…Abbiamo fatto una scelta ben precisa che purtroppo ancora non s’è concretizzata, pur tuttavia rifarei lo stesso identico percorso, fermo restando – ha poi aggiunto – che ad oggi ritengo più importante il problema della viabilità e delle strade, visto che il Comune non ha particolari risorse da spendere  e, in alcuni casi, come per i lavori in via Ettore Novelli e al parcheggio di via Lata, la Regione non manda neppure i soldi che ci consentirebbero di completare gli interventi”. 

Daniel Lestini

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