POLITICA

LA POLVERINI DICE ‘BASTA’: A FEBBRAIO 2013 L’ELECTION DAY (REGIONALI E COMUNALI)

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Renata Polverini ha detto ‘basta’! Intorno alle 20, nella residenza Ripetta, con al suo fianco il fedele vicepresidente Luciano Ciocchetti, l’epilogo sulla sua esperienza alla guida della Regione Lazio, con dimissioni che ha dichiarato essere irrevocabili (IL VIDEO). La decisione sarebbe stata maturata già lunedì scorso “ma – ha detto – sono andata avanti per smascherare l’opposizione che chiedeva le mie dimissioni e che pure non le ha presentate. Questi signori li mando a casa io. Noi arriviamo qui puliti. Ero a capo di una giunta che ha operato bene ma che va a casa a causa di un consiglio regionale non più degno. Il Lazio – ha continuato – è un organism oa due teste: da un lato c’è la Giunta, dall’altro il consiglio. Non potevo mai immaginare che tutti nel consiglio facessero un uso così disinvolto dei fondi pubblici. Ho intenzione di continuare a testa alta visto che con questi malfattori non ho niente a che fare: lo devo alle persone leali come il vicepresidente Cioccetti dell’Udc che mi è stata fedele fino all’ultimo. Questa storia nasce per una faida interna al Pdl, un partito che non presentò la lista e che ci ha consegnato un dibattito interno coordinato da personaggi ameni che si aggirano in Europa.

“Comunico stasera – aveva detto in premessa – ciò che in realtà avevo già comunicato ieri a Napolitano e alle 19.30 al premier Mario Monti: la mia decisione irrevocabile di dimettermi dalla Regione Lazio. Mai potevo immaginare che con le ingenti risorse messe a disposizione i Consiglieri ne facessero un uso a dir poco sconsiderato. Il Pdl ha alcuni personaggi da commedia o da operetta e molte di quelle persone non meritano di sedere in Consiglio. Hanno fatto cose raccapriccianti che l’opinione pubblica non può nemmeno immaginare. Ho voluto sfidare questo Consiglio -ha continuato l’ormai ex Governatrice – per vedere quanto erano fragili i loro comportamenti. Avrebbero potuto reagire dicendo ‘tornatene a casa tua’, invece codardi come sono hanno approvato le riforme con la speranza che si potesse trovare un nuovo inciucio.  La festa – ha detto ancora – era finita gia lunedì scorso, ma ho voluto vedere fino a che punto questo Consiglio si mostrasse vile. Ora in Procura mi auguro che ci sia la serenità e la determinazione per andare avanti e mi auguro che sia punito chi ha infangato un’istituzione come la Regione Lazio. Io dico basta: non lo merita la mia storia, la mia famiglia che è stata infangata né chi sta con me (si parla addirittura di 1 milione di euro passato dai due conti del gruppo regionale del Pdl a quelli dell’ex capogruppo Franco Fiorito, ndr).
 Da pochi minuti sono tornata libera: per due anni e mezzo in questo sistema sono stata come in una gabbia, cercavo di uscire ma mi avviluppava sempre di più. Domani mattina faremo una riunione, io credo che dopo il marcio che è emerso, dopo la cupola che ha fatto venire fuori uno schifo, la cosa migliore, ma è la mia opinione e potrò andare in maggioranza o minoranza è che bisogna restituire parola ai cittadini”. 

La comunicazione è arrivata al termine di una giornata frenetica, ricca di incontri e appuntamenti,  al termine della quale anche l’Udc, dopo le opposizioni, aveva deciso di staccare la spina, aggiungendo le proprie dimissioni a quelle, già pronte, di Pd, Sel, Federazione della Sinistra ed Idv. 

Dal momento in cui le dimissioni diverranno esecutive passeranno 90 giorni per indire le elezioni e sbrigare le ultime formalità e altri 45 per la campagna elettorale; probabile, a questo punto, che si ritorni alle urne nel febbraio del 2013: da non escludere che nell’ottica di un risparmio doveroso si opti per un’Election Day che accorpi alle Regionali anche le elezioni Comunali (da valutare la possibilità di includervi anche le Politiche). 

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