POLITICA

I Giovani del Pd all’attacco dei sostenitori pro-Renzi: ‘incoerenti’. Ma Cestrilli conferma: “con Matteo senza ipocrisia nè vergogna”

Giovani Democratici

 

Foto di gruppo per i Giovani Democratici di Velletri

VELLETRI – Dopo che l’assessore Orlando Pocci aveva rotto gli indugi, annunciando l’imminente costituzione di un Comitato Pro Renzi in vista delle Primarie di fine novembre del Partito Democratico, in un pezzo pubblicato proprio da ‘Castelli Notizie’ (LEGGI QUI) avevamo indirettamente chiamato in causa la schiera più giovane del Pd veliterno, palesando la nostra curiosità circa la posizione ufficiale dei giovani piddini, cui proprio Renzi sembrerebbe rivolgersi in molti dei suoi appelli. La curiosità non è stata tradita e l’attesa non s’è rivelata vana, visto che i giovani del Pd di Velletri  hanno fatto chiarezza attraverso una nota ufficiale, che conferma la nostra chiave di lettura, nonchè l’importanza che questo gruppo di giovani ha assunto all’interno del partito di via Nati.

“Negli ultimi giorni – vi si legge – è stata data notizia del fatto che alcuni esponenti del Partito democratico di Velletri hanno intrapreso un impegno diretto nelle primarie del centrosinistra nazionale. Nelle dichiarazioni diramate alla stampa non è mancato chi ha cercato di tirare in ballo i militanti più giovani del Partito, impegnati a vario titolo nei ruoli organizzativi e dirigenti e nell’Amministrazione comunale. A malincuore, pur in una situazione magmatica e in continua evoluzione, sentiamo il dovere di esprimerci. Innanzitutto è bene precisare che l’organizzazione delle primarie, per come si sta delineando, non appare soddisfacente. Riteniamo alquanto paradossale candidarsi per una competizione di cui ancora non si conoscono né regole né confini certi, che è in contraddizione con lo statuto del Pd nazionale, che non è strumentale ad una elezione vera e propria, che, per di più, non poggia su un programma politico generale. Crediamo che le primarie siano uno strumento utile di partecipazione democratica solo se non sono snaturate nella loro funzione e comunque solo se si sommano ad un percorso fondato innanzitutto su un programma credibile e una condivisione d’intenti, indispensabile ad  un partito che si candida a guidare il Paese. Non si può, dunque, condividere il fatto che, mentre la costruzione dell’alternativa politica è ancora in stato embrionale, la corsa alle primarie, al contrario, è già ben avviata. Ciò è tanto più vero a livello locale: un momento di confronto e discussione all’interno del Partito sul tema “primarie”, prima di cominciare la corsa ai comitati, sarebbe stato necessario e utile non solo tra i dirigenti, ma anche per far esprimere iscritti e simpatizzanti, sempre più disorientati dal momento e da questo modo di fare politica”.

I giovani piddini vanno poi oltre, con un affondo che di certo non farà piacere né a Pocci tantomeno al capogruppo Gianfranco Cestrilli, in cui si respingono in toto l’idea del rinnovamento, almeno di quello tracciato da Renzi . “Entrando nel merito – continuano i giovani democratici – non possiamo non evidenziare l’incoerenza dei promotori del comitato veliterno a sostegno della candidatura di Matteo Renzi rispetto al ricambio generazionale tanto sbandierato dallo stesso Sindaco di Firenze, che ne ha fatto (l’unico e per ora certamente insufficiente) cavallo di battaglia della sua “discesa in campo”. Se questi sono i presupposti, quel progetto politico, sia per come declinato dal protagonista Sindaco di Firenze, sia per come raccolto a Velletri, sembra presentare già più di una falla. Il curriculum vantato da chi, in questi giorni, ha rotto gli indugi a favore di Renzi, infatti, stride con quello dell’ideale “rottamatore” e fa nascere il sospetto che il tutto sia frutto di strategie politiche avventate e poco lungimiranti, anche in considerazione del fatto che le elezioni politiche cadranno insieme al rinnovo del Consiglio comunale. Tali strategie, poi, sarebbero certamente bizzarre qualora si risolvessero nel mettere in discussione in qualsiasi modo l’esperienza della Giunta Servadio, la quale, invece, merita di essere continuata, consolidata, perfezionata per quanto possibile.  Per quanto ci riguarda, sentiamo oggi di fare parte della maggioranza silenziosa del Partito democratico, quella che, con senso di responsabilità, aspetta di conoscere regole e programmi che stanno alla base delle singole candidature alle primarie prima di prendere qualsiasi decisione, e che comunque auspica la ricomposizione delle divergenze politiche nazionali, specie in questo momento così duro per il Paese. La parola chiave, per noi, rimane Unità, per far riguadagnare all’Italia e a tutti noi i diritti e le speranze che ci spettano. Unità di intenti e di regole di partecipazione politica. Se così non sarà, allora valuteremo in autonomia le posizioni da assumere, convinti come siamo che siano più importanti i contenuti dei contenitori”. Il pezzo, che in un certo senso conferma l’importanza del nostro quesito, placato proprio da questa risposta, porta la firma di Giorgio Zaccagnini, Matteo Fiocco, Gabriella Guida, Marianna Bartolazzi, Giulia Ciafrei, Giorgio Fiocco, Matteo De Gregori e Patrizio D’Andrea.

Arriva intanto la dura replica da parte del capogruppo del Pd, Gianfranco Cestrilli, tra i primi convinti assertori della pista Renzi, che risponde a muso duro alle accuse degli ex compagni di partito Fabio Taddei e Vincenzo Bagaglini: “ipocrisia? Vergogna? Ogni occasione sembra buona per insultare ed offendere, ripetendo ossessivamente le solite litanie. Taddei e Bagaglini sono stati prima esclusi dal gruppo consiliare, poi dal Partito di Velletri, poi da quello Provinciale e per ultimo  da quello  Regionale, eppure continuano a dipingersi come vittime di un complotto di cui i responsabili sono, Cestrilli, Masi e naturalmente Fausto Servadio. Naturalmente loro non hanno nessuna responsabilità e, al contrario di noi, sono onesti, trasparenti, giusti e soprattutto hanno a  cuore i problemi della città. Va bene cosi, per chi ci crede. Ogni cosa – continua Cestrlli –  è buona per riproporre lo stesso copione, in questo caso il gradimento espresso dal sottoscritto e da Orlando Pocci per il candidato alle primarie del centrosinistra alle Matteo Renzi”. Dopo la replica agli ex compagni di partito, l’attuale capogruppo consiliare del Partito Democratico spiega i perché del suo convinto sostegno a Renzi: “per chi dovrebbe esprimere gradimento un liberal-socialista, e non da ora, aderente e animatore dell’Associazione Libertà Eguale, da sempre appartenente all’area liberal prima dei DS ed ora nel PD?  Lo stesso credo valga per Pocci, ex repubblicano, da sempre aderente al pensiero liberal-democratico. Forse diventati vecchi e Renzi ci rottamerà, ce ne faremo una ragione, l’importante è che le idee liberali nella sinistra si facciano strada e aiutino questo paese ad uscire dalle secche in cui si trova. Bisognerà farsene una ragione – chiosa Cestrilli -: le persone passano ma le idee restano ed è sempre valido il detto che tutti siamo utili e nessuno è indispensabile. Il racconto di Renzi è perfettamente in sintonia con il PD del Lingotto: è giovane, determinato, parla di cose da fare e non delle solite alleanze. Poi se perderà, pazienza: da sempre appartengo a componenti di minoranza. Avrà dato un contributo a promuovere un altro modo di essere di sinistra in Italia ancora poco conosciuto. Quindi forza Matteo senza ipocrisia e senza vergogna!”.

 

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