POLITICA

Velletri – Nel pomeriggio la pagliacciata dell’ennesima seduta consiliare deserta

L'eloquente responso del tabellone luminoso

L’eloquente responso del tabellone luminoso

di Daniel Lestini

Ancora una volta. Per l’ennesima volta! E per chissà quante altre volte ancora, quei microfoni sono rimasti tristemente muti. Non una voce s’è levata da quegli altoparlanti, se non quella spicciola e frettolosa di un’imbarazzata Emanuela Treggiari (presidente del consiglio comunale veliterno), costretta a fare una conta per la quale l’ausilio dell’elettronica è parso un inutile lusso.

Il leit-motiv è andato in scena nel cuore del pomeriggio odierno, quando a Velletri s’è materializzata l’ennesima seduta consiliare andata a vuoto, con la maggioranza che ha nuovamente disertato l’aula, facendo mancare il numero legale. Il giochino, presto detto, è quello ormai in voga da diversi mesi a questa parte: ritrovarsi in seconda convocazione, quando la rigidità dei numeri si fa più sbiadita, per approvare i provvedimenti in discussione con una maggioranza numericamente più esigua.  Nulla di nuovo sotto cielo veliterno, essendo la pratica ereditata dalle precedenti Amministrazioni Cesaroni, che ne hanno fatto lungamente ricorso. Stupisce e infastidisce, però, che a farvi ricorso sia proprio chi in passato, dai banchi dell’opposizione, gridava tutto il proprio sdegno contro un escamotage ritenuto avvilente ed economicamente dispendioso per le dissanguate casse comunali. Se le lotte intestine hanno privato la maggioranza dei numeri atti a garantirle una solidità perduta è parimenti appurato che una coalizione rabberciata non possa far fronte ad una prima convocazione che presuppone presenze massicce e poche latitanze, limitando forzatamente anche le costanti uscite dall’aula, sempre molto in voga tra tutti i gruppi consiliari.

Pochi presenti in un’aula consiliare parzialmente deserta

Al di là dell’importanza dei temi all’ordine del giorno, molti dei quali attendono di essere discussi da mesi, se non anni, va rimarcato ancora una volta l’ingente spreco di danaro pubblico, fenomeno che in passato causava più di qualche grido di indignazione tra le fila degli allora oppositori. Sprechi dovuti agli emolumenti da assicurare al personale coinvolto nel teatrino, all’accensione delle luci e, persino, ai gettoni di presenza da garantire ai pochi convenuti.

A tutto ciò vi si aggiunga il viaggio a vuoto cui sono stati costretti tutti quei cittadini che, essendo nei loro diritti, intendevano seguire la seduta, dopo essere stati avvertiti tramite le decine e decine di manifesti affissi su tutto il territorio. Vana anche la presenza degli ‘Amici di Beppe Grillo’, che in maniera del tutto gratuita, a mò di volontariato, diffondono via web le riprese delle sedute consiliari.

In questo bailamme di gente lasciata appesa ad un filo – in attesa di capire una trama già ordita nelle segrete stanze della coalizione di maggioranza –  rientrano anche gli ignari, ma non certo ignavi, rappresentanti dei mezzi di comunicazione, costretti (come noi) a sobbarcarsi chilometri e lunghi incolonnamenti pur di arrivare per tempo, guadagnare una delle poche sedie a disposizione, tirare fuori il portatile e fargli spazio tra le ginocchia (mancando pure un tavolo dove poggiarsi), prima di provare a sbirciare più in là, facendosi spazio tra i corpi dei cittadini presenti e dei consiglieri di passeggio e passaggio, affinando la vista e sturando l’udito.

Il documento che attesta la rettifica

Per onor di cronaca (‘poveri’ quei cittadini che, ignari della cosa, anche domani faranno un ‘viaggio’ a vuoto) il consiglio comunale non si svolgerà neppure giovedì 27 settembre….E già perché questa volta il pastrocchio è stato completo, visto che il consiglio comunale, in sessione straordinaria, era stato inizialmente convocato per il giorno 26 settembre (oggi), alle ore 16 e, in eventuale prosecuzione, per il 27 settembre alle ore 9.30. Alla stessa ora del 27, quindi sempre alle 9.30, era stata fissata anche la seconda convocazione, la cui eventuale prosecuzione era stata fissata addirittura per venerdì 28 settembre. Lungi da noi credere e sperare che la seduta consiliare si sarebbe protratta per 3 giorni, ma incerti sulla natura di tale formula ‘extralarge’, e inconsapevoli di quanto già deciso in maggioranza, ci siamo recati nell’aula constatandone i larghi ed incomprensibili spazi vuoti. Non un consigliere di maggioranza presente al momento del nostro arrivo (16.35), eccezion fatta per il capogruppo dei Moderati per Velletri, Massimo Andolfi. Assenti, in toto, tutti i rappresentanti della Giunta comunale, compreso il Sindaco Fausto Servadio, assenza peraltro annunciata dalla mancanza della sua vettura nel posto egli riservato. Tutto faceva pensare, quindi, che il passaparola aveva funzionato e nel centrosinistra la chiamata alle armi era stata già spostata di ben 48 ore. Per l’opposizione presenti i pidiellini Fabio D’Andrea, Giancarlo Righini e Gianni Cerini, oltre al capogruppo dell’MPV, Rolando Cugini. Tra i membri della minoranza anche un adirato Gian Luca Trivelloni, capogruppo dell’Udc, dettosi sconcertato per la piega presa dalla vicenda, nonché adirato per aver perduto, invano, l’ennesimo giorno di lavoro.

La ciliegina sulla torta, quella stessa ciliegina che terrà chiuse le porte dell’aula consiliare per tutto giovedì 27 settembre, riaprendole solo nel pomeriggio di venerdì, sta in quanto comunicato dal Presidente del Consiglio Emanuela Treggiari, che da protocollo n.25185 del 26 settembre, “a parziale rettifica della convocazione del consiglio comunale effettuata con prot. 24759 del 24.09.2012 – rilevato che, per mero errore, non risultano rispettati i termini prescritti dall’art.27 del Regolamento Consiliare tra la seduta di prima e di seconda convocazione, comunica di disporre la convocazione del Consiglio comunale in Sessione Straordinaria Urgente IN SECONDA CONVOCAZIONE anziché per il giorno 27 settembre alle ore 9.30, per il giorno 28 settembre alle 16.30 e, in eventuale prosecuzione, per il 1° ottobre alle ore 16.30″.

Morale della favola un Consiglio Comunale in Sessione Straordinaria Urgente viene ‘spalmato’ su 4 giorni, dei quali, forse, se ne utilizzeranno appena 2, se non solamente quello di venerdì 28 settembre. Il tutto per aver erroneamente interpretato il regolamento consiliare che non prevede che la seconda convocazione possa essere fissata a cosi poche ore di distanza dalla prima (le 9.30 del 27 settembre a fronte delle 16.30 del giorno prima, oggi).

Noi ci sentiamo presi per i fondelli e se non siamo alle comiche davvero poco ci manca …!

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