POLITICA

Genzano stretta tra ‘fatture nascoste nel cassetto’ e ‘politiche criminali del governo centrale’

AULA CONSILIARE

di Daniel Lestini

Seduta dai toni soporiferi, quella andata in scena nell’aula consiliare di Genzano nel pomeriggio di giovedì 27 settembre. 13 i punti all’ordine del giorno, i primi dei quali snocciolati con la velocità di una fuoriserie e la forza di un cingolato. Nella silente compostezza dei consiglieri i membri della Giunta, intervallati dal Sindaco Flavio Gabbarini e dal presidente del consiglio Sandro Giannini, hanno dato il là ai propri interventi, prima che solo il riconoscimento dei debiti fuori bilancio riscaldasse la platea e destasse l’attenzione degli assopiti e sparuti cittadini accorsi. Ad accendere la miccia anche la tardiva venuta dell’ex sindaco Enzo Ercolani, il cui intervento, avvenuto adducendo un improbabile ‘fatto personale’, ha scatenato gli ormai rituali scotimenti di capo del suo successore e di gran parte della maggioranza, fino ad indurre la Pisciarelli ad esortare il consigliere piddino al rispetto delle norme consiliari.

In premessa è stata respinta la richiesta del consigliere Roberto Tetti di fuoriuscire da ‘Genzano Democratica’ per adire ad un Gruppo Misto che ha ragion d’essere solo se composto da almeno due consiglieri. In attesa che qualcuno – la maggioranza faccia gli scongiuri – segua la sua strada Tetti ha comunque fatto mancare il proprio apporto durante il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, battezzando il suo allontanamento dalle posizioni di maggioranza.

Recepita, invece, la richiesta dei familiari del compianto dottor Vittorio Barbaliscia, esplicata attraverso una lettera di Mariagrazia, figlia dell’ex candidato a sindaco, nella quale hanno chiesto di eliminare il suo nome dalla lista sorta proprio in appoggio alla sua candidatura nelle elezioni del 2011. La richiesta, accordata, ha fatto si che, come da richiesta del capogruppo Arnaldo Melaranci, la nuova realtà consiliare si chiamerà, d’ora innanzi, Lista Civica – Udc. 

Dopo le comunicazioni del Sindaco (LEGGI QUI) si è proceduto all’approvazione del Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani che, a detta del vicesindaco Giorgio Ercolani, “è passato più volte in commissione, con varie modifiche che lo adeguassero alle nuove norme”. In merito alla tanto agognata Raccolta Differenziata Porta a Porta, “l’ufficio gestione rifiuti ha adottato uno strumento amministrativo che stabilisce le modalità di servizio, i criteri del conferimento e la realizzazione del centro comunale di raccolta”. Imminenti gli appuntamenti relativi al Compostaggio Domestico: “il 3 ottobre ai Landi e l’11 ottobre nell’aula consiliare”. Ad auspicare un’accelerata decisiva è stato Virgilio Seu, capogruppo della Federazione della Sinistra: “siamo nella fase conclusiva e ci auguriamo che in tempi rapidissimi si possa addivenire a questa nascita, quale culmine di un travaglio abbastanza lungo. Sulla linea sanzionatoria – ha aggiunto – abbiamo optato per una linea morbida, puntando molto di più sulla sensibilizzazione e sull’informazione”.

E’ sui punti riguardanti il riconoscimento dei debiti fuori bilancio che la seduta consiliare è poi salita d’intensità. “Il lavoro è stato intenso e serrato – ha premesso l’assessore Bruno Romagnoli – e c’ha permesso di predisporre gli atti con la consueta meticolosità”.

Stucchevole quanto accaduto in merito all’IMU della prima casa, che per quanto concerne Genzano ha prodotto un incremento di entrate superiore di 952mila euro rispetto a quelle preventivate, tanto da spingere il Sindaco Gabbarini a dichiarare, con un ironico realismo, che “i cittadini genzanesi hanno contribuito per quasi 1 milione di euro a ridurre il deficit di Stato”. Ciò che si temeva è però puntualmente avvenuto, col Governo che ha conseguenzialmente ridotto i propri trasferimenti, rendendo pressocchè vano il surplus d’entrata. “La tempestività è stata straordinaria – ha chiosato Romagnoli con sarcasmo -, tanto da costringerci ad integrare il tutto con una variazione di bilancio trasferita dal fondo sperimentale di riserva. Proprio in questi giorni – ha continuato – abbiamo partecipato ad un convegno in cui il presidente dell’Anci ha accennato ad un accordo di massima col Governo che ha in agenda la possibilità di traferire la competenza totale dell’IMU ai Comuni. E’ quanto ci auguriamo, visto che è in atto una politica centralistica che, in tema di sviluppo, politiche sociali e di investimenti, ostacola enormemente le attività dei Comuni. La nostra azione di governo, non è un mistero, è sottoposta ai vincoli di una cappa centralistica, che cozza rispetto ai 20 anni di discussioni federaliste cui abbiamo assistito nel tempo. Quasi superfluo aggiungere che siamo al fianco dell’Anci nella sua battaglia, ma consci di dover operare in questa situazione ci siamo comunque mossi con dovizia e meticolosità e dopo 7-8 mesi possiamo dire che la nostra amministrazione si sta muovendo in un piano di maggiore e sicura virtuosità contabile”. I margini per guardare al futuro con ottimismo ci sono tutti, a detta dell’apprezzato assessore al bilancio: “non siamo per il rigore ad oltranza – ha premesso – ma siamo tuttavia consapevoli che è questa la strada giusta per generare sviluppo e  col prossimo Conto Consuntivo completeremo una fase difficilissima e complicata, che si chiuderà con grandi soddisfazioni e sarà foriera per il prossimo bilancio di ottime opportunità di sviluppo”.

Polemiche per il riconoscimento di un debito fuori bilancio le cui procedure formali la minoranza, senza che peraltro la maggioranza dissentisse, ha lungamente criticato. Scotimento di capo e sguardo perplesso da parte dell’avvocato Arnaldo Melaranci, che ha sferzato la maggioranza ricordando come “il riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio è pur sempre un momento critico, perché denota una certa imprecisione nella gestione della contabilità. In una precedente seduta consiliare chiesi al responsabile finanziario se erano ipotizzabili nuovi debiti fuori bilancio e  mi furono date rassicurazioni che vengono ora tradite, per giunta scovando fatture attraverso le quali in modo tardivo qualche ditta ci chiede 150mila euro. Ci sono anche fatture protocollate nel novembre del 2011, che l’ufficio ragioneria bolla come ricevute solo nell’agosto 2012. Quanto accaduto conferma che sarebbe il caso di rivedere i tempi di trasmissione dal protocollo agli uffici competenti, visto che è inaccettabile accettare omissioni amministrative che non si capisce a chi addebitare, a testimonianza di una situazione di confusione e di omesso controllo. Noi voteremo ‘no’ – ha aggiunto Melaranci – essendoci troppi punti interrogativi su come sono stati gestiti questi debiti, senza che si sia peraltro vagliata l’ipotesi di rateizzare il debito coi creditori. Non è neppure immaginabile che di fatture di 42mila euro nessuno se ne accorga da gennaio ad oggi. Dai revisori dei conti – ha aggiunto il capogruppo della Lista Civica – Udc – ci aspettiamo un lavoro più critico su certi versanti, visto che è inimmaginabile che si parli di fatture nascoste nei cassetti, nonostante abbiano una data e un protocollo ben preciso. Qualcuno – ha concluso Melaranci – ha delle grandi responsabilità ed è bene che se le assuma in toto”.

Concetti simili sono stati espressi dal piddino Guido Ercolani, che si è detto sorpreso che certi debiti “non siano rientrati nelle variazioni di bilancio o nel bilancio preventivo, essendo alcuni di essi risalenti addirittura al 2011. Il tutto è frutto di una grade ed incomprensibile omissione. Come Pd non riconosceremo questi debiti e voteremo contro, invitando l’Amministrazione a cambiare indirizzo e ad essere più solerte nel controllo degli uffici”.

L’assessore Romagnoli, una volta ripresa la parola, non è sfuggito alle osservazioni dei consiglieri, svelando una imminente nuova organizzazione interna, “tramite la quale verranno centralizzate tutte le fatture presso la ragioneria, dando un nuovo e più razionale ordinamento al servizio, per evitare quanto accaduto”.

“A Genzano se ci sono delle mancanze sono di attenzione e non di correttezza o lealtà – ha detto con orgoglio Maura Pisciarelli, capogruppo di ‘Genzano Democratica’ -. Questo si può dirlo senza fare distinzioni tra destra e sinistra e per coerenza amministrativa voteremo a favore, pur non sottacendo che la verifica degli equilibri di bilancio avviene in un contesto particolare, con incertezze normative e nella permanenza di vincoli pesanti soprattutto in conseguenza del Patto di Stabilità. Pur tuttavia è bene ribadire come non vengano incrementate né le spese correnti né quelle degli investimenti e viene mantenuto e salvaguardato l’equilibrio di bilancio, riequilibrando anzi le entrate correnti utilizzando l’avanzo di amministrazione. Purtroppo ci sono i debiti fuori bilancio e anche noi ci chiediamo come certe fatture possano essere rimaste nei cassetti. Al contempo, però, – ha concluso con una chiara stilettata agli uomini della vecchia maggioranza – ci chiediamo come siano potuti rimanere nei cassetti finanziamenti importanti come quelli per la circumlacuale”.

Chi ha invitato a “non drammatizzare eccessivamente i debiti fuori bilancio, non essendo impropri o determinati fuori dalle scelte dalle logiche dell’attività amministrativa” è stato Virgilio Seu, che si è detto stupito dell’atteggiamento dei consiglieri piddini: “quando non eravamo noi i responsabili di alcuni debiti fuori bilancio risalenti ad epoche diverse li abbiamo comunque votati e non comprendiamo davvero il vostro voto contrario. Si tratta solo di una procedura amministrativa disarticolata – ha rimarcato in riferimento alla fattura galeotta -; non facciamone una battaglia politica. L’elemento centrale su cui discutere è piuttosto quello che il Governo centrale continua a penalizzare i cittadini italiani e l’episodio dei 952mila euro sottratti è eloquente. L’unica politica in atto – ha aggiunto Seu – è l’estremizzazione delle politiche liberiste che stiamo pagando sulla nostra pelle, con un governo centrale che sta portando avanti un’operazione di rapina che il consiglio dovrebbe approfondire, essendo in atto una vera e propria politica criminale nei confronti dei cittadini, soprattutto verso il ceto medio e i lavoratori dipendenti. Come uscirne? Con una nuova politica di investimenti, frutto di una spesa ragionata, che determinerebbe un meccanismo virtuoso di crescita e l’erogazione di servizi migliori”.

Laconico l’intervento del presidente del consiglio Sandro Giannini: “i debiti fuori bilancio sono certi, liquidi ed esigibili? Se hanno queste caratteristiche possono essere riconosciuti ed il Comune è moralmente obbligato ad assolverli. Sono debiti fuori bilancio perché non avevano la copertura, solo ed unicamente per questo” ha detto a voler rassicurare i colleghi consiglieri, prima che Massimo Di Domenica (capogruppo di ‘Per Genzano Gabbarini Sindaco’) aggiungesse: “si discute di briciole quando in realtà ci stanno rubando la pagnotta intera”, con un nuovo emblematico riferimento a quei 952mila euro volati altrove che difficilmente i cittadini genzanesi riusciranno mai a digerire…

 

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