POLITICA

Albano – Un flop la Manifestazione anti-Marini: una decina i partecipanti. Furiosi i commercianti

albano in piazza

Davvero pochi i presenti alla manifestazione

 

di Stefano Corradi

 

Nata su Facebook e accompagnata da un volantinaggio a tappeto in tutta la città, la manifestazione “vedemose in piazza” si è rivelata un flop clamoroso. Organizzata dal “Movimento disoccupati e precari” di Guerrino Dezi e dall’Associazione “A.C.C.A” (sigla non registrata nell’albo delle associazioni cittadine) di Gabriele Casini, la manifestazione era stata concepita per “promuovere un nuovo modo di fare politica” e condannare l’operato dell’Amministrazione comunale. Dagli intenti degli ideatori doveva essere “un momento di protesta aperto a tutti i cittadini senza distinzioni, politiche o di categoria, per dimostrare il completo disaccordo con quelle modalità politiche che stanno conducendo questo paese, Albano, verso una rovina difficilmente reversibile”.

Alla protesta ha aderito in corsa il movimento politico “Fenice” con il suo segretario Marco Risica e il consigliere comunale Nabil Cassabgi e, dalla prima ora, “Nuova Era” cui fa capo il consigliere comunale Marco Silvestroni e il suo fedelissimo Fabio Marchetti e della lista civica il Cigno attraverso il suo capogruppo, Mario Dargento. 

Tutti presenti sabato mattina per un appuntamento che avrebbe segnato un importante spartiacque negli equilibri politici della città, e si chiedeva a gran voce “un cambio di rotta da parte della politica odierna sempre più incapace ad affrontare i problemi e le nuove sfide proposte dalla società civile”. Ma nonostante le intenzioni fossero buone, il problema è stato che alle 10 in Piazza Mazzini, a parte i suddetti promotori, c’erano al massimo una decina di persone. Per ovvie ragioni, rinunciare al corteo per le strade cittadine e dirigersi a Piazza Pia per un comizio, nonostante Corso Matteotti e Via Alcide De Gasperi, le strade di Albano interessate dal corteo, erano state transennate con l’impiego dalle forze dell’ordine. 

Una protesta di pochi che ha generato disagi al traffico e montare la rabbia di cittadini e commercianti. «La mia attività commerciale vive della sosta dei clienti che vengono a fare colazione la mattina – ha tuonato il titolare di uno dei bar sul corso – un pugno di persone che oltretutto dice di manifestare anche per noi esercenti non può tenere in scacco una città». E ancora: «lo scorso anno di questi tempi c’è stata una manifestazione di commercianti del corso contro la chiusura al traffico e a cui ho partecipato anche io – afferma il titolare di una gioielleria – allora avevamo una ragione, ma oggi qual è la motivazione per scendere in strada se nessuno ci ha informato». 

A Piazza Pia, intanto, i promotori hanno montato un microfono con una cassa e con interventi veloci e sbrigativi si è voluto porre fine alla manifestazione e chiudere in fretta questo sabato nero. Si sono susseguiti al microfono Dezi (a nome dei tanti disoccupati italiani che però non erano presenti), Casini, Ruggero Coletta (conosciuto sul web più come “il grillo sparlante”) ponendo l’attenzione principalmente sui problemi di Piazza Zampetti e del quartiere Miramare e infine Marco Risica, non nuovo a risultati del genere (basti ricordare il “No Marini day” dello scorso anno dove parteciparono venti persone). Da Palazzo Savelli nessun commento, neanche ufficioso. Ma è evidente che il Sindaco Marini e la sua maggioranza non ne escono affatto indeboliti, anzi, considerando che “vedemose in piazza” raccoglieva gli antagonisti più attivi e vivaci che il Primo cittadino ha in questo momento. 

Oltre al “Movimento disoccupati e precari” di Dezi e Ruggero Coletta erano presenti ben tre forze politiche presenti in consiglio comunale (“Nuova Era” di Marco Silvestroni, “Fenice” di Nabil Cassabgi e “Il Cigno”) che avevano attivamente sostenuto l’evento e ora dovranno raccoglierne i cocci. Il Movimento dei Precari scriveva sulla propria bacheca Facebook: “comunque vada, [la manifestazione, ndr] chiudiamo un percorso durato un anno. Da lunedì daremo il via ad una nuova fase, ad iniziative diverse. Possiamo già dire che il primo anno di una programmazione triennale è stato più che accettabile forse oltre il previsto”. Poche ore dopo la manifestazione i commenti e i post su Facebook si sono susseguiti tra ilarità e insulti, tra attacchi al vetriolo e battute che si sono trasformati in uno scontro veramente di basso livello.

Non è giunto nessun commento ufficiale dai promotori della manifestazione se non qualche commento virtuale, appunto, ma Castelli Notizie ha intercettato una fonte interna che ha così commentato: «dopo un tale fallimento, di solito, se ne prende atto con serietà e umiltà. Invece mi accorgo che tra i promotori non c’è questa volontà. È un pò come il commerciante il cui negozio non rende e lui dà la colpa…ai clienti».

 

 

 

 

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