POLITICA

Velletri rialza la testa: si va verso il ‘voto utile’! Trivelloni e Servadio tra Parlamento e Regione

Il Senato della Repubblica

Sarà una primavera che potrebbe dispensare non poche sorprese, quella ventura, nella costellata politica veliterna, chiamata a dover scollinare oltre mesi di una campagna elettorale che si preannuncia lunga e tormentosa. Come se non bastasse la disputa riguardante le Comunali, alla stessa si aggiungeranno le elezioni Politiche e, con tutta probabilità, le Regionali (sgonfiandosi ogni giorno di più le possibilità che possano tenersi nel mese di dicembre). Un ‘election day’, quindi, che rischia di creare lunghe file ai seggi elettorali, dove i veliterni saranno si chiamati a rinnovare il consiglio comunale ma dovranno esprimersi anche per il rinnovo degli organi sovracomunali (le Provinciali, almeno quelle, sembrano naufragate sull’altare di una ‘Spending Review’ i cui contorni non risultano affatto nitidi…).

Eppure guardando un pò più in là quello che si profila all’orizzonte potrebbe avere per la città che fu di Cesare Ottaviano Augusto dei contorni senz’altro meno plumbei di quelli attuali. Non è per nulla campata in aria la possibilità che dopo anni, se non decenni, relegati a recite da comprimari, i rappresenti politici veliterni possano compiere finalmente il grande salto. Un salto in alto, se è vero che, per la prima volta, Velletri potrà presentarsi con diverse carte da giocare sul tavolo verde della più ampia rappresentatività territoriale. E questa volta con grandi probabilità di far bottino pieno. 

Lo scenario che si sta aprendo, tutto ancora da definire, avrebbe infatti del clamoroso, rappresentando, in caso si realizzasse, una prospettiva ghiotta per una città che negli anni è mancata clamorosamente nella sua capacità di trovare un ponte verso le istituzioni sovracomunali e tradurre in qualcosa di più grande tutto il chiacchiericcio cittadino dei suoi pur valenti rappresentanti locali.

Lamberto Trivelloni

In pole position colui che ha già dimostrato di poter tagliare il traguardo prima di altri, quel Lamberto Trivelloni che si ritrova a ‘correre’ la partita delle Regionali con enormi chance di farcela, forte dell’appoggio di un partito, l’Udc, sostanzialmente immune dagli scandali che hanno colpito diversi compagni di cordata. Un Trivelloni cresciuto esponenzialmente, anno dopo anno, fino a dimostrarsi pronto per il grande salto, come già testimoniato dalle migliaia di voti raccolti nel 2010. Un salto che potrebbe portarlo ancor più in alto se, e non può essere escluso, alcune evoluzioni all’interno del suo partito lo dovessero portare ad essere tra i papabili ad una candidatura parlamentare. La stessa, guarda caso, che nel recente passato in molti avevano caldeggiato – e lui stesso mai escluso – per l’attuale Sindaco Fausto Servadio. Per lui, tuttavia, negli ultimissimi giorni si starebbe facendo clamorosamente strada l’ipotesi di una candidatura alle Regionali, specie se il Pd non dovesse ricandidare nessuno dei consiglieri uscenti, aspetto ancor tutto da vagliare, seppur non ancora da escludere. In tal senso la regia sarebbe tutta affidata a Carlo Umberto Ponzo, che sarebbe il principale sponsor del Primo Cittadino veliterno nella sua corsa per un seggio alla Pisana, che lo vedrebbe in procinto di vincere la concorrenza del sindaco di Carpineto, anche lui in odor di ‘promozione’.

Se per alcuni un Sindaco arcigno e tenace come Servadio potrebbe storcere il naso dinanzi ad una tale prospettiva v’è da credere che un intervento massiccio e convincente degli organi regionali del Partito Democratico contribuirebbe a dare un senso ad un’operazione non del tutto peregrina, specie se in città una candidatura ‘forte, come quella del dottor Di Belardino, dovesse diventare ufficiale e rendere più incerta la riconferma nell’ufficio più ambito del palazzo di Cesare Ottaviano Augusto.

Il Sindaco Servadio con Orlando Pocci, al quale potrebbe anche passare il testimone in caso di promozione in Regione o Parlamento

In un tale rimescolamento di carte il centrosinistra si ritroverebbe a dover scegliere un nuovo candidato a Sindaco, pur se alcune sue anime più moderate starebbero spingendo per una grossa coalizione pronta ad appoggiare proprio il noto cardiochirurgo veliterno, che tra le condizioni poste agli amici del ‘Progetto Città di Velletri’ ha messo proprio quelle di non disperdere quella capacità aggregativa che apra il tavolo di lavoro a chiunque voglia apportare idee e nuovi piani di rilancio per la città. I rumors delle ultime ore, tuttavia, spingerebbero verso una soluzione interna, che convergerebbe verso l’ipotesi Orlando Pocci, attuale assessore all’urbanistica, senza neppure escludere la candidatura di Marcello Pontecorvi, attuale vicesindaco, o del capogruppo del Pd Gianfranco Cestrilli e  e dell’ex assessore Roberto Leoni (decisiva, nella scelta, la mediazione della sinistra più radicale, che porterebbe al quasi scontato ricorso alle Primarie).   

Riannodando i fili – pur nella consapevolezza di muoversi ancora in un campo minato, quello di previsioni basate su una ‘fotografia’ di quanto si va profilando – Velletri, per la prima volta, potrebbe ritrovarsi rappresentata contemporaneamente nel Consiglio regionale ed in Parlamento, tanto che in molti non vedrebbero di cattivo occhio una campagna elettorale che si basi sul concetto, mai del tutto sopito, del ‘voto utile’. Sostanziose le chance di vittoria di entrambe i veliterni, con Trivelloni che conterebbe sull’attaccamento di un partito per il quale si è lungamente speso e all’interno del quale ha rivestito incarichi di preminenza, facendo parte del Direttivo nazionale e avendo meritato la presidenza di un’associazione con migliaia di iscritti come ‘Fare Nazione’. Fausto Servadio, dal suo canto, oltre ad una determinazione e caparbietà che ben lo assimilano al dirigente uddiccino, potrà ancora una volta contare sulla sua forza economica, che già un peso decisivo ha avuto nelle Primarie del 2007 e nelle Amministrative del 2008: particolare non di poco conto in un periodo storico in cui la lente sui costi pubblici della politica si fa sempre più nitida ed impietosa.

Al di là delle credenziali e dell’arrivo di ulteriori candidature (da non escludere, per dirne una, quella di Fausto Felci alle Regionali, nelle fila de ‘La Destra’, come anche quelle che emergeranno dal Movimento a 5 Stelle), dopo lunghe recite da comprimaria Velletri ha quindi la ghiotta possibilità di far eleggere dei suoi rappresentanti nelle stanze che più contano: a Trivelloni e, eventualmente, Servadio il compito di esaudire quella che sinora era stata solo un’aspirazione mal riposta. A loro sarebbe eventualmente affidata la speranza che la loro città possa finalmente svestire gli angusti panni della Cerentola dei Castelli. 

Daniel Lestini

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