Cultura

Albano – A novembre il via alla nuova stagione teatrale

albano stagione teatrale

Dal 4 novembre parte la nuova stagione teatrale. Otto spettacoli che spaziano tra il comico e l’impegnato e che accompagneranno gli spettatori fino al febbraio 2013.

Si parte con La Locandiera di Carlo Goldoni. Interpretazione affidata a Nancy Brilli. Il capolavoro goldoniano, scritto nel 1750, non ha mancato di esercitare nel tempo, proprio come la sua protagonista, una certa misteriosa malia incantatrice. Mirandolina è infatti il primo personaggio femminile del teatro occidentale recante i caratteri della modernità. Un prototipo di donna «moderna» con la sua freddezza, la sua facoltà calcolatrice, la sua mancanza di bontà che mette in scena una spietata e modernissima lotta fra i sessi in cui il narcisismo, da sempre, sembra trovare terreno fertile. In un perverso, quanto sterile, gioco di relazioni pericolose, in cui l’Amore è sostituito dalla finzione.

Si prosegue con Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo, con Sebastiano Lo Monaco. Il titolo di una delle più divertenti commedie De Filippo è presto assurto a “modo di dire”, dato l’atteggiamento frequente che ritrae. Quante volte anche oggi ci ritroviamo a seguirlo: l’oroscopo non è vero… ma perché non darci una sbirciatina? Il gatto nero porta iella? Assolutamente no, ma meglio cambiar strada se attraversa lui… Che un certo monile porti fortuna? Impossibile: però chissà perché ci cade in tasca in una giornata che prevediamo piena di guai…

Le superstizioni appartengono alla vita quotidiana, in certe zone sono così diffuse da diventare folclore e ci rallegrano: finché la loro gabbia non diventa troppo angusta tanto da compromettere il normale andamento dell’esistenza. Nel cartellone in programma anche Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, con Sebastiano Somma, Gaetano Aronica e la partecipazione di Orso Maria Guerrini. Dall’uscita del romanzo di Sciascia sono morti in Sicilia moltissimi uomini che hanno scelto la strada più impervia per dimostrare il loro rispetto per le istituzioni. Povera la patria che costringe i suoi figli a farsi eroi per difendere la legalità; frustrato e senza futuro il giovane che tenta di mettere ordine dove tutti sanno ma nessuno può collaborare.

In una stanza d’albergo un killer professionista serio e meticoloso sta per portare a termine la “missione” più importante della sua vita. Ma non ha fatto i conti con il destino che gli appioppa come vicino di stanza Francois Pignon, instancabile pasticcione. È la trama del Il Rompiballe di Francis Weber, con Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando.

Si passa poi a Le mattine dieci alle quattro scritto e diretto da Luca De Bei con Federica Bern, Riccardo Bocci e Alessandra Casula. Tre personaggi pieni di intensità e vigore danno vita alla storia di tre ragazzi di una borgata romana che ogni mattina all’alba aspettano l’autobus che li porterà al lavoro. La ragazza, italiana, fa le pulizie, i due ragazzi, uno italiano e uno romeno, lavorano in un cantiere edile. Nella nebbiosa e buia strada che li accoglie alle quattro del mattino o poco meno c’è spazio per un fulmineo quanto struggente innamoramento. La loro realtà è fatta di lavoro nero, levatacce, turni massacranti, tentativi di fuga dal quotidiano, ma malgrado tutto c’è posto per l’ironia, per la voglia di una vita migliore e, soprattutto, per un disperato bisogno d’amore.

In scena anche Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello con Lucrezia Lante della Rovere, Crescenza Guarnieri, Totò Onnis. Al centro di questa opera, come in tutte quelle di Pirandello, c’è sempre questa ricerca spasmodica dell’identità. La ricerca della propria identità è un tema molto legato a questo periodo storico, dove la ricerca non avviene dentro, ma fuori, nel riflesso degli occhi dell’altro. Pian piano si diventa quel riflesso, che ci allontana sempre di più dal proprio sé, si diventa altro da sé, si diventa quello che gli altri hanno deciso: “Non ci sono prove contrarie che tengono quando si vuol credere in quello che si vuol credere”. Così parte questo gioco al massacro da parte della protagonista che è pronta ad essere “Come tu mi vuoi” ma con autenticità, con verità.

A seguire Come tu mi vuoi con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito. Lo spettacolo affronta argomenti seri come l’immigrazione e il razzismo in una chiave inedita e assolutamente brillante. Una delle caratteristiche dell’autore, Gianni Clementi, è riuscire a trattare temi di attualità in modo estremamente semplice, suscitando nel pubblico momenti di profonda riflessione e di grande ilarità.

Sergio è uno stuntman caduto in disgrazia dopo un avvio eccellente con Spielberg nel film “Salvate il soldato Ryan”. Oggi si ritrova infortunato e in attesa di ottenere un improbabile risarcimento. Così per sbarcare il lunario si arrangia a posare, davanti al Colosseo, vestito da centurione per le foto con i turisti. Sergio vive con Maria, la sorella separata, che per arrotondare i magri guadagni del fratello è costretta a lavorare in una chat erotica. A rompere la routine quotidiana arriva Milan, ingegnere bielorusso con tanta voglia di lavorare. Per mandare i soldi alla sua famiglia, Milan si arrangia a far tutto, anche a sostituire Sergio nel ruolo di centurione.

Per finire la comicità di Roberto Ciufoli e Tiziana Foschi in Assolo di coppia.

 

 

BIGLIETTI

Intero platea I Settore: € 20,00 – Ridotto platea I Settore: € 18,00

Intero platea II Settore: € 18,00 – Ridotto II Settore: € 15,00

Intero galleria: € 15.00 – Ridotto galleria € 13,00

 

ABBONAMENTI

Intero platea I Settore: € 110,00 – Ridotto platea I Settore: € 100,00

Intero platea II Settore: € 100,00 – Ridotto II Settore: € 90,00

Intero galleria: € 90,00 – Ridotto: € 80,00

 

Abbonamenti e biglietti presso il Teatro Comunale Alba Radians.

Abbonamenti: dall’11 al 26 ottobre dal lunedì al venerdì, ore 9 – 13 e giovedì anche 16-19. Biglietti: nelle date di spettacolo dalle ore 18,30 (la domenica dalle ore 16.00), oppure dal lunedì al venerdì, ore 9 – 13 e giovedì anche 16 – 19.

 

Per informazioni generali: Assessorato allo Spettacolo: tel. 06.932.95.265, lunedì – venerdì, ore 9 – 13.

Per informazioni biglietteria e abbonamenti: Teatro Comunale Alba Radians: tel. 06.932.38.97, E-mail: albaradians@gmail.com

 

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