POLITICA

Ariccia – Il giorno della verità è arrivato: o il ritorno al Cianfanelli bis o le urne!

cds

Ci siamo. Il giorno della verità è arrivato: oggi, venerdì 14 dicembre, Ariccia conoscerà finalmente cosa l’aspetta alla fine di un tunnel. Dopo mesi di commissariamento la cittadina ariccina conoscerà le sue sorti, appese al filo di una sentenza che arriverà dal Consiglio di Stato. Da una parte il ritorno alla politica attiva, col proseguimento del Cianfanelli bis, interrottosi bruscamente dopo le pesanti accuse di brogli giunte dalla controparte, vittoriosa per appena 32 voti. Dall’altra il ritorno alle urne, con la precoce caduta dell’Amministrazione di centrosinistra e il rinnovo del consiglio comunale. 

Una ‘bolla di sapone’: così l’entourage di Cianfanelli riassume l’entità di quanto portato in dote da chi accusa la coalizione di aver orchestrato chissà quale spartito. “Noi e i cittadini di Ariccia – sogliono ripetere da Cianfanelli in giù – siamo le vere vittime di questa storia”. Una storia che è giunta al rinvio a giudizio, con l’accusa di falso per sottrazione, di una dipendente comunale responsabile della revisione delle liste elettorali (non un caso che il Giudice per le Indagini Preliminari aveva accolto la richiesta del PM per perseguire   ignoti che avrebbero favorito la donna).

 

Emilio Cianfanelli

“Ogni accusa si è sgonfiata – ripetono nello staff di quello che di fatto è ancora il Primo cittadino – e tutto si è poi limitato ad un reato di sottrazione di atti. Quanto ci aspetta farà comunque giurisprudenza a livello nazionale e crediamo che non possa esserci altra soluzione che il ritorno al governo cittadino, tenuto conto che in caso contrario si creerebbe un precedente deleterio, che metterebbe in serio rischio la tenuta degli enti locali, rendendoli poco immuni da possibili atti di corruzione”. 

 

 

Roberto Di Felice

Tutt’altra l’aria che si respira in ‘casa’ Di Felice, dove per l’ex candidato a Sindaco nel 2011 “le possibilità che le sentenze del Tar vengano confermate sono elevate, essendocene tutti gli elementi di diritto”. Di Felice non ha neppure dubbi su cosa lo aspetta all’orizzonte: “è chiaro che in caso di sentenza positiva si tornerà a votare, anche se in politica nulla è scritto e non posso certo essere io a dire se sarei o meno il candidato a sindaco…”.

Oggi, salvo sorprese dell’ultima ora, si chiude la partita: ma per il responso bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Non appena la sentenza verrà resa pubblica Ariccia conoscerà finalmente il suo destino… 

da.le.

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