POLITICA

Genzano – Via libera sul cambio di destinazione per l’Isola Ecologica

isola ecologica

Ultima seduta del consiglio comunale per l’anno 2012, quella di giovedì a Genzano.  Oltre alle comunicazioni del Sindaco Gabbarini (LEGGI QUI) a tenere banco nell’ultima riunione dell’assise cittadina  il vaglio della richiesta di sospensione da parte della direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della delibera che autorizza il cambio di destinazione d’uso dell’area in cui dovrà sorgere l’isola ecologica. La scrupolosità del Ministero, probabilmente legata alla vicinanza all’area archeologica degli Antonini, sembrerebbe essere però ufficialmente motivata da sottigliezze burocratiche: i termini di legge.

Come sapete tutti c’è stata una conferenza di servizi per variare la destinazione d’uso dell’area individuata per la raccolta differenziata, protrattasi un anno intero – ha dichiarato l’ assessore ai lavori pubblici, Giorgio Ercolani, per spiegare la contrarietà nei confronti della richiesta giunta dal Ministero –.  Questi sono purtroppo i tempi della burocrazia italiana.  La conferenza dei servizi, alla quale abbiamo invitato a partecipare diversi enti sovra comunali, ha avuto inizio il 4 aprile scorso. In un secondo momento il Ministero per i Beni Culturali ci ha informato che era bene comunicare anche con la Sopraintendenza per i Beni Archeologici, alla quale abbiamo spedito tutti faldoni. Nella seconda conferenza, indetta il 12 luglio, i rappresentanti della Sovraintendenza non si sono presentati e il 26 luglio rappresentava il termine per chiudere la conferenza e definire le disposizioni entro il mese di agosto. A settembre abbiamo pubblicato la delibera per il cambio di destinazione d’uso dando un mese di tempo ai cittadini per venirne a conoscenza ed eventualmente presentare delle osservazioni. A fine ottobre arriva la comunicazione da parte del Ministero dei Beni Culturali di annullare la delibera, motivata dal  fatto che non li avremmo informati secondo termini di legge.  Il 13 novembre l’architetto Sevieri ha risposto a questa lettera,  puntualizzando tutto l’iter e tutte le date, ma ad oggi non abbiamo avuto risposta. Occorre a questo punto decidere se l’osservazione sarebbe da tenere in considerazione o da rigettare. Secondo noi abbiano fatto tutto nei termini di legge e per questo chiedo al consiglio un unanime voto contrario”.

La richiesta dell’assessore Ercolani non ha però trovato consenso tra i banchi di un’opposizione preoccupata delle conseguenze della scelta fatta, che, come evidenziato dal consigliere Arnaldo Melaranci (Lista Civica e Udc)  “è senza un opportuno parere legale”.

Dal capogruppo del Pd, Guido Ercolani, è arrivata la richiesta, inesaudita, di rinvio. “Una questione che si trascina da diversi mesi e mai passata in consiglio comunale non può essere presentata in commissione una settimana prima della fine dell’anno. Vorremmo fare una scelta ragionata per cui chiediamo il rinvio dell’ordine del giorno”. Tale richiesta è stata appoggiata anche dal consigliere Fabio Papalia (Pdl, in procinto di passare col gruppo ‘Fratelli d’Italia’) preoccupato sulle possibili conseguenze e sui ritardi che comporterebbe una scelta affrettata.

Ad escludere l’interesse archeologico dell’area, il consigliere Virgilio Seu (FdS) ha ricordato che già la scorsa amministrazione aveva commissionato delle relazioni archeologiche dettagliate sulla zona scelta. Ma l’intervento del consigliere né l’appello del Sindaco sono bastati per prendere una decisione unanime. “Stiamo discutendo di rapporti con enti superiori – ha dichiarato Flavio Gabbarini  –   e dovremmo  respingere l’osservazione del Ministero, ma ci impegneremo a parlare un po’ di più con la Sovraintendenza. Non possiamo bloccare una realizzazione cosi importante per dei cavilli di carattere prettamente burocratico, visto che non troveremo certo il Colosseo sotto l’area destinata all’isola ecologica. Con un po’ di buona volontà ristabiliremo dei rapporti un po’  sfilacciati.  Sono 40 giorni che la Sovraintendenza non risponde e noi nell’arco di un mese e mezzo dovremo affidare la gara di appalto”.

Per annullare la decisione di una conferenza di servizi occorre un chiaro danno all’interesse pubblico” ha subito aggiunto l’assessore Giorgio Ercolani. La richiesta del Ministero è stata quindi respinta senza il consenso di tutta l’opposizione: 10 i voti favorevoli e 7 i contrari. Ancora una volta l’Amministrazione Gabbarini ha quindi dovuto incassare un via libera senza il beneplacito di tutto il consiglio.

FEDERICA TETTI

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