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Velletri – L’auspicio sociale di Mauro Leoni: “è l’ora di fare squadra”

Corso-Velletri

E‘ un appello che sa di “auspicio sociale”, come lui stesso l’ha ribattezzato, quello che arriva alla città di Velletri da Mauro Leoni. Non uno qualsiasi ‘Mauretto’, com’è convenzionalmente e affettuosamente riconosciuto. Non uno qualsiasi perchè, volenti o nolenti, sono anni che s’impegna in prima battuta, dividendosi tra la professione di orafo, la presidenza della Confesercenti e un posto nel Direttivo del Partito Democratico (un tempo Ds). Lo si può ritrovare in aeroporto, pronto ad imbarcarsi in uno di quei suoi viaggi di lavoro verso l’Estremo Oriente, o dietro la cucina di una Festa Democratica il cui sapore delle salsicce sa ancora della più celeberrima Festa de l’Unità. La voce è di quelle ficcanti e mai provare a contraddirlo credendo di spuntarla, perchè il tipo è di quelli orgogliosamente convinti di quanto pensa,  e soprattutto dice. Non uno banale Mauretto, e neppure uno di quelli cui piace piacere per forza. Eppure l’appello da ‘volemose bene’ di quest’inizio anno te lo ritrovi proprio da lui, lui che la figura che ne emerge, per interessi di categoria e passioni politiche, sembra quasi un ossimoro fatto persona, almeno per quelli che ancora pensano ad una sinistra come ad una sinistra di soli operai e ad un’opposta fazione come un’accozzaglia di soli imprenditori e commercianti. Invece no, lui va oltre e se i suoi detrattori sentiranno ‘puzza’ di opportunismo legato alle imminenti Comunali, altri, magari, prenderanno per buone le sue raccomandazioni, che se raccolte in toto di certo non farebbero male ad una città che ha un disperato bisogno di risollevarsi.

“All’inizio di ogni nuovo anno – esordisce così Mauro Leoni – è doveroso l’augurio e la speranza che esso possa vedere diverse realtà sociali, associative  politiche, ricreative, impegnate ancora su fronti ed obiettivi diversi, magari non  condivisi  ma nelle logiche democratiche, rispettati. Mai le esposizioni avvengono per caso, le esperienze aiutano tutti noi sicuramente a capire, sperare e migliorare noi stessi e poi insieme contribuire al miglioramento della società, con alto senso di responsabilità verso le nuove generazioni. Oggi le  riflessioni arrivano  dopo  confronti e paziente ascolto, anch’ esso molte volte su argomenti non condivisi, ma comunque affrontati sempre con spirito costruttivo e rispettoso. Il 2012 ha visto novità di aggregazioni umana ed associativa importanti, risultati importanti. Dalle  loro azioni, almeno per le esperienze vissute in prima persona, emerge  che più alto è lo spirito di squadra ed il rispetto dell’altrui pensiero miglior forza esse sono riuscite ad esprimere.

E’ questo, segnale importante, per chi svolge e copre ruoli di governo in differenti verticali, è esigenza a richiamare in ognuno di noi forte senso di responsabilità, in un momento di estrema presenza di personalismi, di svilimento delle problematiche, di egocentrismi, di difficoltà ad esprimere tutti noi, atteggiamenti più umili ed altruisti. La nostra società, la nostra Città, i nostri soci, le persone che credono in noi,  i Cittadini  hanno l’esigenza di comprendere la nostra maturità, le nostre capacità, e non di poca importanza, la capacità di  portatori e  conduttori  di idee. Pensare che si possa essere ognuno di noi forza in proprio, e non invece particella infinitesimale di un’azione  più ampia e complessa, sarebbe errore imperdonabile a cui sarebbe difficilissimo porre rimedi;  tutto il lavoro di aggregazione, decantazione, con obiettivi comuni andrebbe a perdersi, in maniera irrecuperabile.

Inizia un nuovo anno, ognuno di noi, mai come questa volta, avrà il dovere ad evitare di imporre proprie posizioni, proprie esperienze, piuttosto l’esigenza ci richiama a confronti e condivisioni  sempre più ampi. Più volte ci siamo trovati di fronte a prese di posizioni  accompagnate da troppi personalismi e poca propensione verso ascolti esterni. Per quanto sopra, sicuramente i caratteri, magari  inconsciamente l’ hanno fatta da padrone. Personalmente sono convinto che bisogna adottare una formula semplice, FERMATI – PENSA – RESPIRA, a me personalmente ha salvato la vita negli abissi ben 3 volte, nella vita di tutti i giorni, con senso di autocritica dico che io per primo devo migliorarla. Il  risultato dell’ applicazione, sarà molto più semplice se tutti ci proveremo, convinti dell’obiettivo. Quanto più rispettoso da parte di ognuno di noi, sarà l’atteggiamento verso le sintesi del gruppo, tanto più la serenità la farà da padrone, in una squadra che, soltanto se siamo capaci ad allargarla,  valutando di volta in volta i soggetti diventerà risorsa della Città. E’ una sfida in cui io credo, sperando che cosi sia, per  voi che leggete e per coloro a cui riterrete giusto raccontare  queste poche righe di speranza. E’ sfida che si vincerà se ognuno di noi si sentirà “più scheda piuttosto che puzzle – più foglia piuttosto che quercia. Non siamo in gara, piuttosto  in  un cantiere in costruzione, in un momento storico dov’e’ sono in atto cambiamenti epocali a 360°. Oggi, le risorse umane,  le menti pensanti vanno ascoltate per poi insieme materializzare sogni che, solo  se rimaniamo uniti potranno essere realizzati.

Solo cosi – conclude Mauro Leoni – potremmo  manifestare  presunzione per aver  lavorato alla costruzione di un futuro migliore, per una società più giusta, più equa, affinchè l’essere umano ritorni ad essere valore prioritario, per le nuove generazioni, che si aspettano da tutti noi, atti responsabili e trasmissione di fiducia.  Buon anno ai lettori”.

 

 

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