CRONACA

Velletri – L’incubo furti dilaga: a macchia di leopardo proseguono le razzie

polizia garage

La cassaforte fatta esplodere in un garage di via Marconi

 

Si pensava ad un fenomeno isolato; a qualche furto quì e lì che non potesse assolutamente far ritenere che si fosse in presenza di una ripresa massiccia del fenomeno. Invece, col rincorrersi delle voci e delle denunce, si è capito, ora dopo ora, che Velletri (e non è la sola nei Castelli) è di nuovo sotto l’attacco dei ladri, che noncuranti della notte, e persino della presenza in casa dei proprietari, stanno facendo razzie in un territorio sin qui ‘battuto’ a ‘macchia di leopardo’.

Tanti, troppi, gli episodi di furti perpetrati ai danni dell’intera comunità veliterna avvenuti in questi giorni. Nel mirino diverse zone, anche distanti tra loro: oltre alle zone tradizionalmente ‘calde’ (Cigliolo e altre zone di ‘montagna’), sono state ‘ripulite’ anche abitazioni di ‘campagna’ e della prima periferia. Ladri sono stati infatti segnalati anche in zona Paganico, Caranella, Vascucce e via Appia Sud, come a dire che nessun territorio veliterno, cartina alla mano, può ritenersi tranquillo, considerando che nel recente passato anche alcune palazzine all’interno della cinta urbana furono ‘visitate’ dai balordi (in viale Marconi  nei giorni scorsi è stata fatta saltare una cassaforte all’interno di un garage, per un bottino finale di 500 euro).

Nell’episodio avvenuto ai danni di un’abitazione tra Velletri e Cisterna i ladri (stando ad alcune riprese interne sembrerebbero essere stati in 5) hanno aspettato che i padroni di casa uscissero, per una cena da familiari, per entrare in azione e mettere fuori uso l’allarme, portando poi a termine la propria razzia, assolta con una incisività e capacità abnormi (soldi e preziosi, tutto è finito nelle loro grinfie). In zona Vascucce, addirittura, i ladri hanno addirittura rinverdito i fasti di un tempo, quando non si pensava solo a razziare banconote e gioielli, ma anche al proprio sostentamento, mirando anche ai generi alimentari. E’ successo quindi che sul tavolo di casa sono stati ritrovati persino i resti di alcune cose mangiate al volo, compresi gli agrumi, sbucciati e tracannati assieme a del buon vino.

Ad inquietare, ed in tal senso sono stati in tanti a manifestarci questo malumore, è che in diversi casi o non si è proceduto alle denunce o si è finiti per rimanere delusi perchè di fronte ad un fenomeno che dilaga, ed in assenza di numeri che possano far pensare a più incisive azioni di contrasto, nella maggior parte dei casi le forze preposte si limitano ad una visione dei fatti, senza potersi spingere tanto oltre nelle singole indagini, essendo ormai il fenomeno di vasta portata.

La paura, che dilaga, appare inversamente proporzionale al timore dei ladri, che sembrano agire noncuranti dei rischi, quasi non avessero un senso del limite. La sensazione, arrivati a questo punto, potrebbe essere una revisione nelle pene: se beccati, cosa peraltro rara, la giustizia, ed è questo che chiedono i cittadini, dovrebbe essere molto più severa, sperando così in una minor recrudescenza del fenomeno.

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