Attualità

Il Ponte di Ariccia in forte rischio in caso di terremoto. E l’Udc chiede lumi

ponte di ariccia

 

È chiuso al traffico pesante da ormai tre anni e una domanda sorge spontanea: ma il Ponte Monumentale di Ariccia non cadeva a pezzi? E se si, da allora cosa si è fatto? Queste le prime domanda di una incomprensibile storia di una manutenzione attesa da sedici anni e mai realizzata. Risale infatti al 1997 la prima relazione allarmante sullo stato di salute della struttura, ma la chiusura al traffico pesante e alla sosta dei veicoli viene disposta con un ordinanza sindacale solo a partire dal 1° gennaio del 2010. Ad oggi l’unica certezza è che il Ponte di Ariccia non riaprirà il transito ai mezzi sopra le  3,5 tonnellate finché non saranno effettuati i lavori di manutenzione straordinaria della struttura. Questo, almeno, è quanto stabilito in maniera tassativa da Anas e Ministero delle Infrastrutture. 

Resa ormai nota a mezzo affissioni, in seguito alle schermaglie politiche tra maggioranza e opposizione, la diatriba avvenuta tra Anas e Comune, per stabilire chi dovesse assumersi l’onere piuttosto elevato degli interventi suggeriti dal Professor Radogna nel 97, sebbene un anno prima, nel 1996, l’Anas avesse consegnato il Ponte e la sua tutela al Comune.

Uno studio recente, commissionato dal Comune, effettuato dal prof. Mario Petrangeli, ha inoltre evidenziato che il Ponte sarebbe assolutamente inadeguato a sopportare le azioni dinamiche in senso longitudinale provocate da un eventuale sisma. Al  momento quindi i mezzi pubblici continuano  a percorrere via del Pometo, via Appia Antica e via Vallericcia, per continuare la corsa verso Roma o viceversa verso Velletri e nel cercare di capire quando verranno eseguiti i lavori bisogna tener conto che è il Comune che dovrà trovare le risorse necessarie.

Con una lettera depositata al protocollo comunale oltre 1 mese fa una delegazione dell’Udc di Ariccia ha chiesto al commissario prefettizio. la D.ssa Enza Caporale. un appuntamento per poter discutere del tem. Ma stando ai manifesti che sono stati affissi per il paese nei giorni scorsi l’istanza sembrerebbe essere stata disattesa.

“La nostra richiesta – si legge sulle affissioni – anche finalizzata a dare voce alle centinaia di cittadini che attraverso due petizioni pubbliche depositate in Comune da oltre 6 mesi e rimaste inascoltate e senza risposta, aveva esplicitamente richiesto la riaperture del ponte monumentale al transito del bus Cotral sulle tratte Velletri – Roma e Velletri -Frascati è rimasta ad oggi inevasa, per cui dobbiamo dedurre , con grande disappunto, che la dottoressa Caporale non ha alcuna intenzione di assumere qualsiasi decisione e responsabilità in merito”.

Il tutto ben sapendo che il tema tornerà in agenda per rinvigorire la diatriba delle future amministrative.

Federica Tetti

 

 

LEGGI ANCHE:
ARICCIA, DAL 16 MAGGIO L’ASCENSORE INCLINATO DIVENTA A PAGAMENTO 

– TENTA IL SUICIDIO DAL PONTE DI ARICCIA, LO SALVANO I POLIZIOTTI

SFONDA IL PONTE DI ARICCIA, GENZANESE CONFESSA

Più informazioni
commenta