POLITICA

Velletri – I militanti di CasaPound occupano l’ex Mattatoio. Ma i Giovani Democratici non ci stanno: ‘solo populismo’

mattatoio

Nella mattinata di mercoledì 16 gennaio i militanti di CasaPound Italia dei Castelli Romani hanno simbolicamente occupato la struttura dell’ex Mattatoio, a Velletri. Nel corso della stessa sono state espsote bandiere ed uno striscione recante la scritta “ex mattatoio: area sociale”. “Con questa occupazione – ha spiegato in una nota Matteo Del Mastro, responsabile Cpi Castelli Romani – abbiamo voluto denunciare lo stato di degrado e abbandono in cui versa, ormai da troppi anni, questa struttura. Crediamo che in un centro come Velletri, privo di spazi sociali e zone ad edilizia sociale, un’area del genere dovrebbe essere riqualificata e valorizzata. La nostra proposta è quella di realizzarvi strutture di tipo aggregativo e abitativo con la formula del Mutuo Sociale, da noi ideata, anche se spesso rivendicata in maniera speculativa da altri soggetti politici.” “L’attuale Sindaco Fausto Servadio nella scorsa campagna elettorale aveva fatto dell’ex mattatoio il suo cavallo di battaglia – dichiara Paolo Felci, candidato veliterno per Cpi alla Regione Lazio – promettendo alla cittadinanza di realizzarvi dei servizi a scopo sociale. Purtroppo però, come troppo spesso accade, le promesse preelettorali rimangono tali, tant’è che con delibera n°49 del 28/06/2011 il Consiglio Comunale ha approvato la variante al Prg che destina quest’area a edilizia residenziale e commerciale. Scelta, questa, utile solo, come al solito, a favorire i palazzinari, le banche, gli speculatori e gli amici degli amici. La nostra città ha bisogno di spazi per favorire l’aggregazione l’attività sportiva e culturale, nonché di alloggi di edilizia sociale”.

Non si è fatta attendere la reazione dei Giovani Democratici di Velletri, che hanno diramato una replica: “non stupisce più di tanto – vi si legge – se l’ondata populista che ha investito l’Italia nelle ultime settimane sia arrivata anche a Velletri. La sofferta decisione di dismettere l’area dell’ex Mattatoio comunale dal patrimonio dell’Ente è stata obbligata ed è il frutto di due elementi che hanno di fatto costretto il Sindaco Servadio a intraprendere quella strada. Da un lato v’era da porre rimedio al buco di oltre 90 milioni di euro lasciato proprio dalla destra con la precedente Giunta Cesaroni, dall’altro v’era da far fronte ai continui tagli alla finanza locale ordinati dal Governo nazionale. Chi accusa l’attuale Sindaco per l’esito del Mattatoio dimostra di avere la memoria troppo corta, mentre lo stato in cui versano alcuni progetti di rinnovamento cittadino nasce da lontano. Una scelta sofferta per l’amministrazione, si diceva, perché il recupero dell’ex Mattatoio è sempre stato un cavallo di battaglia delle proposte politiche della Sinistra, specie dei più giovani, che ne hanno fatto una bandiera assieme al recupero del Teatro Artemisio. Possiamo però rivendicare con soddisfazione e orgoglio quanto questa Giunta ha potuto fare in meno di cinque anni di amministrazione di Velletri, soprattutto in ambito culturale e per le politiche giovanili: abbiamo infatti ristrutturato e aperto il Palazzetto dello Sport, Villa Bernabei e il Teatro Artemisio, abbiamo istituito la Consulta Giovanile, abbiamo ampliato gli orari della biblioteca comunale rendendola funzionale alle esigenze dei tanti studenti che quotidianamente la frequentano, abbiamo, con la Provincia di Roma, dotato i maggiori punti di aggregazione della Città della rete wi-fi. Da ultimo, ma non certo per importanza, abbiamo ideato e poi ottenuto i finanziamenti per il progetto “Plus”, che porterà, tra le altre cose, anche a realizzare la Casa delle Culture e della Musica presso l’ex Convento del Carmine, che quindi ben presto tornerà a disposizione, andando ad arricchire il patrimonio storico e culturale di Velletri. Con noi – concludono i Giovani Democratici – il populismo lascia il tempo che trova; con la campagna elettorale alle porte siamo nella condizione di poter camminare a testa alta per le vie della Città, abbiamo dimostrato con i fatti quello che sappiamo fare e constatiamo, con orgoglio, che qualcuno ancora non riesce a farsene una ragione”.

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