CRONACA

Frascati – Svolta nell’omicidio Marfurt: 3 arresti tra Roma e la Calabria

omicidio


 

Dopo circa tre mesi di ininterrotte indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati con l’ausilio di quelli del Comando Provinciale di Crotone, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di quella Procura, nei confronti di tre persone ritenute responsabili, a vario titolo e con differenti ruoli, dell’omicidio di Paolo Marfurt, avvenuto il 3 ottobre. Quella sera, alle 22, a Vermicino, Frascati, in una strada poco frequentata, interna ad alcuni terreni coltivati a vigna, è stato rinvenuto il cadavere di Paolo Marfurt, persona nota ai Carabinieri perché inserito in contesti malavitosi della periferia sud-est della Capitale,  attinto da cinque colpi di arma da fuoco, il primo alla nuca e gli altri quattro al torace, tutti sparati dalla medesima arma, una pistola calibro 7,65.

L’attenzione investigativa si è immediatamente concentrata sulle modalità con cui è stato commesso: un’esecuzione a sangue freddo, sicuramente premeditata ed organizzata. E’ emerso che la vittima era in rapporti con un personaggio calabrese con il quale negli ultimi mesi era entrato in forte contrasto. Le progressioni d’indagine, infatti, hanno portato a svelare stretti rapporti di affari tra il calabrese ed un romano, responsabile di un’agenzia di pratiche auto sita nella zona di Torre Angela, mediante anche l’ausilio di un terzo soggetto, nato a Roma ma di origini calabresi anch’egli. 

Le indagini non hanno ancora consentito di far piena luce sul movente dell’omicidio, che è però certamente legato ai rapporti illeciti tra la vittima e gli indagati, considerato che Marfurt cercava di inserirsi prepotentemente nel giro d’affari approfittando dei suoi rapporti amicali con il titolare dell’agenzia. Certo è che pochi giorni prima dell’omicidio vi era stato l’ennesimo forte scontro tra la vittima ed il personaggio calabrese, di passaggio a Roma, a seguito del quale è stata decretata la sua condanna.

L’”amico” titolare dell’agenzia di pratiche auto avrebbe così organizzato il tranello e procurato l’appuntamento con il secondo indagato il quale ha materialmente eseguito l’omicidio. Agli arrestati viene contestato il reato di omicidio in concorso, con l’aggravante della premeditazione. Il blitz dei militari dell’Arma ha avuto inizio alle 4 di questa mattina, a Roma ed a Cirò Marina (KR), con l’arresto dei tre indagati e l’esecuzione di una decina di perquisizioni. E’ stata anche sequestrata l’agenzia di pratiche auto, per la ricerca di ulteriori elementi probatori delle illecite attività nel cui contesto si colloca l’omicidio. Grande soddisfazione da parte della Procura della Repubblica di Roma e dell’Arma dei Carabinieri per il brillante risultato conseguito.

 

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