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Ecco cosa s’intravede della Velletri del futuro grazie al lavoro del gruppo ‘Velletri 2030’

conferenza

di Marisa Monteferri

Più o meno nel mese di giugno del 2012, il dottor Sandro Bologna, laurea in fisica ed esperto internazionale di sistemi tecnologici complessi, cominciò a pensare ad un’idea che avesse come finalità la definizione di un Progetto di Sviluppo Sostenibile per Velletri, inteso soprattutto come definizione di una strategia di sviluppo basata sui fondamentali di sviluppo sostenibile, intelligente e inclusivo. Ma un’idea, per crescere e svilupparsi, ha bisogno di altre idee aggreganti e di un supporto umano, tecnico e sociale che faccia da collante.

Partendo dunque da una idea futuristica e futuribile lanciata e proposta ad un primo elemento umano aggregante, si è riscontrato un interesse piuttosto considerevole dell’argomento, e sempre più in crescendo, tanto che da questo punto in poi è iniziato una specie di “passaparola” tra le persone che potevano essere interessate a trattare e sviluppare l’argomento: contemporaneamente è nato il problema di cementare la prima dozzina di persone interessate ad un progetto ancora senza nome ma ampiamente proiettato verso il futuro. Per cementare fra di loro le persone c’è bisogno di una forza coesiva molto forte, che può venire solo dalla certezza di stare lavorando per un fine comunitario, senza scopo di lucro e soprattutto senza supporti partitici alle spalle. Ecco, se questo gruppo ha potuto espandersi e crescere – ma crescerà e si espanderà ancor di più – è perché ha bisogno del supporto di ogni cittadino di buon senso: dunque è, e rimarrà aperto a tutti. Al di là di ogni colore e tendenza politica.

In privato,  ciascun componente del gruppo Velletri 2030 si tiene per se la propria fede partitica in quanto il lavoro di tale gruppo non ha bandiere né colore di appartenenza.: e se si è fatto un lavoro così impegnativo fin da ora, è proprio perché si bada alla sostanza da produrre e non al simbolo da votare.  Inoltre, chiunque abbia la seria intenzione di dare la propria disponibilità per apportare idee e suggerimenti, (ma anche per avere qualsiasi tipo di informazione inerente al progetto che si sta portando avanti) non deve fare altro che mettersi in contatto con questo gruppo all’indirizzo di posta elettronica: velletri2030@gmail.com

E, dopo la necessaria chiarificazione atta ad illustrare il gruppo di lavoro Velletri 2030, ora passiamo ad illustrare la presentazione del gruppo stesso che, a tutt’oggi, conta 17 persone che, nei ritagli di tempo libero, offrono tutta la loro conoscenza, disponibilità e buona volontà, affinché il gruppo cresca sia in numero sia in qualità e sia più variegato ed eterogeneo possibile.

Per rendere tangibile il tutto e dare visione del lavoro finora svolto, il gruppo Velletri 2030 ha elaborato tutti i dati finora acquisiti racchiudendoli in un libro-documento, che successivamente e a proprie spese, ha fatto stampare, onde poterlo presentare al pubblico e distribuirlo gratuitamente. Il pubblico, numerosissimo, è convenuto presso la sede CRA (ex Cantina Sperimentale ed ora Consiglio nazionale Ricerche Agricoltura) con il solo ausilio del passaparola, e nonostante il pomeriggio freddo e piovoso, sabato 19 gennaio 2013,  il gruppo di lavoro Velletri 2030, ha dunque presentato al pubblico il frutto del proprio impegno e delle proprie fatiche, racchiuso in 100 pagine di libro. Un lavoro in cui si è dato spazio a molte idee ed offerte per il futuro sostenibile di Velletri: il che significa sfruttare al meglio le risorse naturali, ambientali ed urbane del territorio veliterno, nel rispetto e nella salvaguardia di bellezze naturalistiche e dell’ambiente, ma anche una maggiore attenzione commerciale verso i prodotti locali  e, laddove è possibile, creare una nuova forma di turismo che possa portare nuove energie e potenzialità, e quindi reddito, alla nostra città. Ma non solo: se si parla di futuro, non si può non parlare di tecnologia  e della necessità che a Velletri si cominci a pensare sin da ora ad un Polo Tecnologico Digitata, affinché la città, ma anche le aziende e le possibili attività del futuro, non restino tagliate fuori dallo sviluppo e dalla tecnologia.

Alla discussione del libro-progetto sono intervenuti: Sandro Bologna, Marco Tagliaferri, Anna Morsa, Eugenio Dibennardo, Maurizio Cari,

Moderatore del dibattito, il giornalista Ezio Tamilia, autore Rai, per anni anche una bella firma anche della stampa cittadina.

Le autorità cittadine erano invece rappresentate dal vicesindaco Marcello Pontecorvi e dall’assessore all’urbanistica Orlando Pocci, i quali, pur concordando con alcune tematiche trattate, ne hanno tuttavia introdotte delle nuove, che necessiteranno di attenzione da parte del gruppo stesso. Lo stesso pubblico presente in sala, alla fine della presentazione del libro, è intervenuto per sollevare nuove problematiche. Il pubblico ha anche manifestato palese consenso con gli argomenti trattati, augurandosi che fin da ora le autorità competenti si attivino per rendere concrete e fattibili le innovazioni proposte. Infatti, essendo il gruppo assolutamente apartitico, non ha e non vuole avere nessun tipo di potere: e dunque, una volta elaborato il documento (al quale, nel tempo, ne seguiranno degli altri) e averlo presentato alle autorità e ai cittadini, spetta comunque alle amministrazioni comunali attuali e future,  far tesoro di quanto prospettato e di impegnarsi al fine di raggiungere gli scopi  suggeriti dal gruppo di lavoro Velletri 2030. Questo gruppo si augura che anche dai comuni limitrofi giungano valide iniziative futuribili che potrebbero fare da supporto o essere integrate con quelle appena presentate a Velletri; una visione del futuro che accomuni i castelli romani per cercare di offrire ai propri concittadini una migliore qualità della vita ed una speranza concreta per il futuro dei loro figli e nipoti: in fondo, il 2030 non è poi così lontano!!!

Tra l’altro, per chiunque volesse avere più informazioni sul gruppo e sul lavoro del gruppo, ricordo che il libro-documento “VELLETRI 2030” si può trovare in distribuzione libera presso alcuni punti della città, compresa la Biblioteca Comunale e il chiosco delle informazioni in piazza Garibaldi.

 

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