POLITICA

Genzano – Approvata una mozione della Bevilacqua (Prc) contro il Femminicidio

fermailfemminicidio2

Nella seduta consigliare del 23 Gennaio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Genzano un ordine del giorno presentato dalla consigliere di Rifondazione comunista, Marta Bevilacqua, per sensibilizzare le istituzioni al problema del femminicidio.

“A distanza di decenni da conquiste epocali dei movimenti femministi, dal diritto di eleggibilità attiva e passiva, alla tutela della donna lavoratrice, un neo liberismo sfrenato, nel distruggere i diritti del mondo del lavoro, sta comprimendo ancor più le già esigue possibilità della donna di esercitare i propri diritti e di vivere, scegliendolo, in autonomia.  A questa crisi sociale – ha dichiarato la Bevilacqua – si aggiunge un disagio causato dalla scarsa consapevolezza dei diritti che pure la normativa offre,  ma dei quali una società pronta a minimizzare, la paura e la latitanza o disInformazione di alcune istituzioni rendono impossibile l’attuazione.  Benchè il reato di violenza sessuale, per esempio, sia stato classificato come reato contro la persona e non più come reato contro l’onore, benchè esista il reato di stalking, ancora non esiste nemmeno un osservatorio sul femminicidio e ancora spesso a prevalere sono opinioni retrive, tendenti a colpevolizzare la donna oggetto di violenza”.

Marta Elisa Bevilacqua

“Le istituzioni tutte, dall’associazionismo, ai consultori, alla scuola dovrebbero collaborare al fine di creare una rete di inclusione e di tutela in grazia della quale creare consapevolezza dei diritti e acquisire una ‘coscienza  di genere’ con cui si possano combattere sia il femminicidio, di solito epilogo di una serie di vessazioni a cui la donna è sottoposta senza potersi tutelare, sia tutte quelle forme di vessazione della donna, a partire dalla violenza verbale, spesso minimizzate e ascritte a fenomeni di costume””.

L’Ordine del giorno, approvato all’unanimità, impegna il Sindaco e la Giunta a: promuovere una serie di incontri con le realtà associative interessate al problema e i consultori al fine di creare una rete di solidarietà e di inclusione; promuovere una campagna informativa, anche coinvolgendo le istituzioni scolastiche, al fine di sensibilizzare la società a questo problema e soprattutto al fine di indicare quali diritti la donna formalmente abbia, come possa tradurli in diritti sostanziali e quali siano gli strumenti legali ai quali essa possa ricorrere per prevenire il femminicidio e tutti i reati contro la donna finora minimizzati.

 

Più informazioni
commenta