POLITICA

Marino – Dopo la chiusura del Consultorio gli ‘ingroiani’ sbottano

consultorio

“Il risultato, che temiamo non sia momentaneo ma segua un chiaro intento di spostare ogni presidio socio-assistenziale nella città di Ciampino, è che Marino dopo la chiusura della ASL, dopo la conferma da parte di Mucciaccio della non riapertura del Pronto Soccorso al san Giuseppe, si vede privata di un ulteriore tassello alla salvaguardia sociale e sanitaria dei cittadini”. Inizia con un timore che serpeggia in tutta la cittadinanza la nota stampa del comitato di Marino di ‘Rivoluzione Civile’ (che su scala nazionale farebbe capo al candidato premier Antonio Ingroia), diffuso dal circolo “Jago” di Rifondazione Comunista.

“Sembrerebbe assurdo – vi si legge – dover ribadire la fondamentale importanza di un presidio come quello del consultorio soprattutto in una cittadina di quasi 40.000 abitanti. Al contrario è stato sempre un obiettivo perseguito dai cittadini e dal movimento delle donne quello di raddoppiare il servizio realizzandone uno  che operi anche nelle attuali frazioni di Marino. Potrebbe sembrare paradossale dover ricordare alla Giunta che amministra Marino che un centro di assistenza laico, gratuito e aperto a tutti è la base fondamentale di coesione sociale e una garanzia, tra l’altro stabilita anche a norma di legge, della salute pubblica praticata come prevenzione. Evidentemente però la Giunta e il sindaco Palozzi non hanno come interesse primario la salute dei propri cittadini, altrimenti non si spiega l’incapacità dimostrata in questi anni che ha portato alla chiusura di quasi tutti i presidi sanitari”.

“Forse il sindaco è troppo impegnato nella sua carica di presidente del Cotral e a preparare la sua campagna elettorale in Regione per interessarsi dei problemi della sua città: preferisce riempirsi la bocca, ancora una volta, di vuoti slogan elettorali, andare “Oltre la politica per ricreare quel collegamento fra territorio, problemi quotidiani delle persone e Regione” (ahinoi proprio parole sue). Collegamento che è fatto di consultori, di urbanistica che rispetta l’ambiente, di territorio non svenduto alla speculazione edilizia e di ospedali funzionanti. Tutti aspetti di buona amministrazione che il sindaco Palozzi non solo ha ignorato ma che ha  anche facilitato a smantellare e demolire. E’ il momento di dire basta a questa gestione scellerata della vita dei cittadini, se il progetto del sindaco Palozzi è replicare in Regione lo scempio marinese più che “Oltre la politica” sta ormai andando oltre ogni decoro. E’ arrivato il momento – si legge in chiusura del comunicato – di un sollevamento popolare, di una Rivoluzione Civile: a cui chiamiamo tutti i cittadini, a cominciare dai cittadini e cittadine progressiste”.

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