POLITICA

REGIONALI – Natale Di Belardino (Lista civica per Bongiorno): “le ragioni del mio impegno”

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E’ un’ufficializzazione che è arrivata per ultima quella della sua candidatura alle elezioni Regionali del 24 e 25 febbraio, eppure il dottor Natale Di Belardino sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per far incetta di consensi e guadagnarsi uno scranno alla Pisana, dove si augura di poter mettere a segno, uno per uno, tutti gli obiettivi che si è preposto quando all’attività di medico ha deciso di affiancare anche l’impegno politico. Le ragioni della scelta è lui stesso a spiegarle, partendo da quell’attaccamento alla sua comunità che non è mai venuto meno, a maggior ragione ora che ha deciso di metterci la propria faccia pur di porre fine a certe storture e raddrizzare la rotta.

“Quello cui nessuno di noi deve rinunciare – premette – è il coltivare la speranza di un cambiamento che sono certo essere un obiettivo comune a tutti. Sono convinto che oggigiorno chiunque abbia le possibilità per farlo debba mettere a disposizione del bene comune tutte le proprie competenze. E’ per questo che ho accettato con entusiasmo la candidatura al rinnovo del consiglio della Regione Lazio, tra le fila della ‘Lista Civica per Bongiorno’, spinto dall’idea che fosse necessario mettere in piedi un progetto che tutelasse Velletri, i Castelli e l’intera provincia di Roma e le rilanciasse nella salvaguardia dei servizi essenziali, messi a repentaglio dai tagli di questi anni.  A chi mi chiede perché ho scelto di impegnarmi in prima battuta, in un periodo in cui il populismo ha preso il sopravvento sulle buone idee, e la distanza tra le esigenze e i problemi quotidiani delle persone è diventata quasi abissale rispetto al linguaggio e al comportamento dei nostri rappresentanti, rispondo che ero stanco di altre deleghe in bianco, date a persone che il giorno dopo sarebbero sparite. Ero stanco di veder mortificate le ragioni del nostro territorio e veder minate le fondamenta dei nostri servizi, in primis di quelli ospedalieri. Credo ad una Politica con la ‘p’ maiuscola, in cui le proposte facciano rima con le azioni e in cui i valori e i principi che ci animano non siano cartastraccia, ma la base fondante per ripartire.  Con la trasparenza e la genuinità di chi per la prima volta si misura in politica aspiro a rappresentare tutti coloro che sentono la necessità di un impegno finalizzato ad avvicinare l’istituzione ai cittadini, proteso all’abbattimento degli sprechi e alla salvaguardia dei servizi essenziali, muovendomi con l’approccio del medico che dedica la propria vita ai pazienti, con l’attenzione e l’amore che solo chi opera con passione può avere”.

“Ogni giorno – continua Di Belardino – incontro cittadini di ogni estrazione sociale e percepisco la drammaticità del momento. Ritengo inaccettabile che un territorio come il nostro non riesca a garantire ai suoi cittadini il pieno diritto ad una salute di qualità.  Il mio impegno sarà in primo luogo orientato alla sanità: chi, come me, ne vive le difficoltà quotidiane, captando lo sconcerto nelle facce della gente, non può restare con le mani in mano, girandosi dall’altra parte. L’Ospedale di Velletri, così com’è stato ridotto, non è più nelle condizioni di dare il meglio di se e non si può più pensare a tamponare le falle, ma lavorare per un progetto serio, che dia una risposta definitiva ad ogni cittadino in termini di diritto alla salute. È inaccettabile che uno come me, dopo aver fatto continui corsi di aggiornamento su metodiche particolari, si trovi nelle condizioni di non poter applicare quanto appreso per via di mancanze strutturali ed un organico numericamente insufficiente. E’ parimenti inconcepibile che si continui a trattare l’ospedale come un centro di smistamento, con pazienti che appena arrivati vengono trasferiti, con enorme rischio di decessi o invalidità causate dalle lungaggini nel trasporto.  A fronte di questo diventano persino sterili le distinzioni tra destra e sinistra e in un periodo in cui l’antipolitica regna sovrana sono a chiedere il sostegno di tutti per cambiare le carte in tavola e dare alla nostra terra un’opportunità di riscatto, tramite un rappresentante in Regione che manca da decenni”. 

“Nel farlo dico ‘no’ ad una campagna elettorale urlata, basata sul chiacchiericcio puerile o sulla sterile contrapposizione tra persone. Non permetterò neppure che venga deturpato l’ambiente con migliaia di manifesti selvaggi, in barba alle più elementari regole di decoro urbano e a quell’esempio pedagogico che chi fa politica non può più ignorare. Visto il particolare momento storico dico ‘no’ anche allo sperpero di migliaia di euro in cene insulse, in un mercato del voto che offende tutti, condizionando quelle che sono le proposte programmatiche più serie. Il nostro è un territorio meraviglioso, che merita adeguate politiche di sviluppo, al passo coi tempi e funzionali alle esigenze primarie della comunità che si va a rappresentare. La nostra Regione, per tornare ad essere luogo di crescita e sviluppo, ha bisogno di amministratori nuovi e soprattutto capaci. L’antipolitica sembra far proseliti e di fronte ad uno scollamento tra rappresentanti e rappresentati le persone di buona volontà hanno il dovere di mettersi a disposizione per costruire un presente improntato alla partecipazione e alla costruzione condivisa di un futuro di benessere”.

In questo momento è importante la partecipazione al voto di tutti, visto che è proprio il disinteresse verso le persone migliori che permette ai peggiori di poter abusare della politica e permettere quel che abbiamo sotto gli occhi. Col sostegno di tutti si potrà lavorare insieme per dare risposte concrete e durature all’emergenza sanitaria, che sta mettendo a repentaglio persino il diritto alla salute. Lavoreremo anche per la salvaguardia delle tematiche legate all’agricoltura, fiore all’occhiello di una terra che deve poter continuare a puntare sulle specificità locali. Pieno sostegno allo sviluppo dell’artigianato, dell’imprenditoria e del commercio, senza mai tralasciare l’esigenza di contrastare con ogni strumento l’emarginazione sociale, garantendo la costruzione di una fitta rete di solidarietà che tuteli i diritti primari di ognuno.

Per attuare i miei propositi è necessario il conforto del consenso, fondamentale per tradurre nel concreto questi progetti, nei quali ogni aspirazione individuale lascerà spazio all’interesse collettivo, garantendo soluzioni adeguate alle grandi sfide che ci si presentano innanzi. Garantisco il mio impegno e la mia totale dedizione, affinché con l’aiuto della comunità, unito all’entusiasmo che mi anima, si possa rafforzare e concretizzare un progetto che faccia del nostro territorio il vero fiore all’occhiello d’una Regione che ha bisogno di ripartire di slancio, con serietà e rinnovata passione. Ringrazio tutti per il sostegno e l’affetto che mi stanno dimostrando in questi giorni e il mio invito è ovviamente quello di barrare il simbolo della ‘Lista Civica per Bongiorno presidente’ e a scrivere il mio nome. In questo modo, ne sono certo, la nostra zona potrà tornare a contare ben oltre i suoi confini, aspirando così all’ottenimento di quelle risorse progettuali e finanziarie senza le quali qualsiasi ente locale andrebbe in profonda sofferenza”.

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