POLITICA

I Fratelli d’Italia vanno di corsa, a sostegno di Giancarlo Righini

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La mimica è di quelle che generano ottimismo, e non è un caso che i suoi aficionados siano tutti li, col sorriso dei giorni migliori. La platea, d’altronde, è di quelle che fanno ben sperare e il suo sguardo, proteso in avanti, contagia tutti i militanti, nuovamente accorsi in una sede che trasuda storia con lo scopo di incidere nuove pagine, altrettanto gloriose.

E’ un Giancarlo Righini che dà l’idea di poter parlare all’infinito, quello che nel tardo pomeriggio di martedì 29 gennaio ha aperto la sua campagna elettorale all’interno della sede di San Martino, quella che fu dell’Msi, prima che il testimone passasse nelle mani di An prima e del mai amato Pdl poi.

L’eloquio, a differenza di altri, non è mai mancato a quello che fu uno degli assessori più attivi ed apprezzati delle Giunte Cesaroni. Dopo aver solo sfiorato, non senza aspre polemiche, la palma di Primo cittadino ed essere stato costretto ad un Purgatorio, nel Pdl, che sembra averlo temprato nell’animo e alimentato nei propositi di rivincita, Giancarlo Righini ci riprova. E lo fa con una mossa che dà conferma del suo carattere indomito e battagliero, orientato ad un’ascesa che si augura foriera di ulteriori sfide e nuovi traguardi.

La casacca è nuova di zecca e porta i colori di Fratelli d’Italia, il nuovo movimento fondato poche settimane or sono dal duo Meloni-Crosetto. La preparazione sa di grande sfida; una sorta di finalissima dove esprimersi al meglio e conquistare l’ambito trofeo, anche se già il partecipare sa un pò di vittoria <<ora che – e Righini e gli altri convenuti lo rimarcano all’unisono – abbiamo ritrovato la nostra casa>>. Troppo scomoda la convivenza all’interno di un Pdl che nessuno di loro sentiva più vicino: scarso dialogo con la base, scelte dirigenziali astruse, appiattimento sulla leadership di Berlusconi e, come se non bastasse, un teatrino mal riuscito per indire le Primarie e poi buttarle a mare.

Non un ‘one man show’ quello di Giancarlo Righini, contornato da altri esponenti che andranno a supportare Fratelli d’Italia candidandosi alla Camera dei Deputati (è il caso di Fabio Papalia e Chiara Ercoli) e al Senato della Repubblica (l’avvocato Arnaldo Melaranci).

Al presidente Luigi Cellucci, il decano della sezione, il compito di aprire le acque, solcate poi con ottima andatura da tutti gli intervenuti.  <<Credo che la possibilità di far eleggere un nostro concittadino in Regione sia forte come non mai e va colta in pieno>>. Un appello a tutti gli elettori, il suo,  non limitato ai veliterni. <<Sono emozionato>> ha premesso Cellucci, ricordando le tante battaglie vissute insieme: <<Giancarlo merita una grande soddisfazione, avendo mosso i primi passi in sezione sin da bambino, percorrendo ogni tappa con entusiasmo e capacità. Per meritocrazia e capacità morali è senz’altro la persona giusta al posto giusto. Non sarà facile far conoscere il partito in un mese ma ce la stiamo mettendo tutta e siamo certi di potercela fare>>. 

<<Mi rende orgoglioso e mi responsabilizza – ha poi dichiarato Arnaldo Melaranci, consigliere comunale genzanese, candidato al Senato -. Questo partito ci permette finalmente di andare a testa alta, senza vergognarci dei nostri compagni di viaggio. A Righini va tutto il nostro sostegno, l’amicizia e la riconoscenza per quanto fatto per noi anche a Genzano. Proprio oggi abbiamo fatto volantinaggio al mercato, con orgoglio e passione, visto che si può essere di destra e marciare a testa alta.  A Genzano siamo comunque una grande realtà e non ci piangiamo di certo addosso, anche se circondati da tanti che parlano di democrazia ma si limitano alle parole>>.

Schietto e senza peli sulla lingua il giovane Fabio Papalia, ex capogruppo genzanese del Pdl, prima dell’adesione a Fratelli d’Italia, con la quale concorrerà per un seggio alla Camera dei Deputati: <<ci ritroviamo orfani della Regione degli scandali, colpa anche di un partito, il Pdl, rimasto inerme perfino dinanzi a tutto quello che andava emergendo. In pochi si sono distinti, tra questi Francesco Lollobrigida, che aveva determinato la vittoria del 2010. Come gruppo genzanese abbiamo sempre avuto in Giancarlo Righini un punto di riferimento e accogliamo con entusiasmo la sua candidatura, che ci consentirà di presentarci ai cittadini con la convinzione di chiedere il voto per la persona giusta. Nei prossimi giorni, proprio all’inizio del Corso, inaugureremo il Comitato per la Meloni e per Righini, e marceremo a spada tratta verso la vittoria>>.

Giorgia Meloni e Chiara Ercoli

Appannaggio delle Politiche, per un posto alla Camera dei Deputati, anche il volto pulito e propositivo di una Chiara Ercoli di nuovo pronta a scendere nel rodeo con l’entusiasmo dei giorni migliori. <<Mi ero allontanata – premette – perchè demotivata dal ‘modus operandi’ di un partito nel quale non mi riconoscevo più. Ho deciso di aderire in Fratelli d’Italia contagiata dall’entusiasmo di Giorgia Meloni, che c’ha messo la faccia e le risorse, fondando un partito in meno di un mese, con la sola forza della militanza e dell’entusiasmo. Sono orgogliosa di poter lavorare anche per Giancarlo Righini: siamo cresciuti insieme, è un amico, anzi un fratello, visto che noi non siamo fratelli solo oracon Fratelli d’Italia, ma lo siamo da sempre!>>. Un messaggio anche al resto dei contendenti, con l’augurio di una buona campagna elettorale ai candidati dell’altra sponda, nell’augurio che vengano evitate le bassezze che contraddistinsero le Comunali del 2008, quando a farne le spese fu proprio l’allora candidato a Sindaco Giancarlo Righini. <<Mi auguro che non si ripetano gli episodi gravissimi ed indegni accaduti 5 anni fa – conclude la Ercoli – ed auspico anzi un confronto sereno, leale e corretto>>.

Direttamente da Albano un mai domo Marco Silvestroni, anch’egli candidato alla Camera dei Deputati. <<per troppi anni siamo stati abituati ad un Pdl che sceglieva candidature calate dall’alto, senza alcuna presa sul territorio ed inspiegabilmente neppure questa volta si è voluto dare un segno di rottura col passato indicendo le Primarie. La mancata effettuazione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e siamo usciti. A chi ci critica perchè non siamo andati da soli rispondo che non potevamo certamente permetterci di far favori alla sinistra e dovevamo necessariamente andare col Pdl. L’occasione è però propizia per fare delle Primarie allargate, con milioni e milioni di elettori,  e far pesare la nostra forza nella coalizione. Fdi sta rosicchiando buona parte dell’elettorato del Pdl e questo trend non va interrotto, ma alimentato, con candidature forti ed autorevoli come quella di Giancarlo, che ha dimostrato negli anni di essere un grande politico ed un grande amministratore. La sua candidatura è una candidatura forte e stiamo lavorando per farlo arrivare in prima posizione nel collegio di Roma e Provincia. Il nostro avversario sarà il proprio il Pdl, perchè lì dovremo andare a cercare consensi, senza comunque porre limiti nei confronti di altre forze politiche>>.

Giancarlo Righini

La parola è quindi passata ad un Giancarlo Righini che l’ha tenuta a lungo, dimostrando una carica ed un entusiasmo che fanno presagire buone cose. Nell’incipit del suo intervento si è riallacciato alle parole di Chiara Ercoli, esprimendo un <<sincero augurio a tutti i candidati di Velletri, con speranza che ci possa essere più di un veliterno in Regione, viste l’autorevolezza di alcune candidature. Fratelli d’Italia – ha continuato Righini – nasce proprio con l’obiettivo di rinnovare e migliorare la politica, andando oltre le sterili contrapposizioni sterili del passato. Abbiamo lavorato sin dal primo giorno per rendere le nostre liste all’altezza e lo abbiamo fatto puntando su persone che vive quotidianamente il proprio territorio, vive a testa alta il rapporto con la propria cittadinanza e ci si confronta, lottando ogni giorno per centrare risultati concreti. Intorno a noi aleggia un bel clima e l’entusiasmo per fare qualcosa di straordinario. Solo chi ha passione e rifiuta in maniera drastica il calcolo e l’opportunismo di una poltrona sicura poteva fondare un partito il 16 dicembre, a così poche settimane dalla scadenza elettorale. Ci va quindi riconosciuto il merito di aver avuto coraggio nell’offrire un’alternativa all’interno del centrodestra a tutti coloro che erano delusi da un Pdl capace di scontentare in tanti. Oggi, dopo questo nostro atto di coraggio, la gente ha finalmente un’alternativa valida e credibile>>.

<<In questo contesto – ha aggiunto Righini – sono profondamente onorato del sostegno che si sta avendo intorno alla mia candidatura. Ritengo doveroso ringraziare Francesco Lollobrigida, che ha dimostrato di saper ricoprire ogni ruolo, da eletto e non da nominato, prima di candidarsi in Parlamento, a dimostrazione che non ci sono scorciatoie ne raccomandazioni nel nostro gruppo, se non la preminenza della capacità e del merito che passano attraverso il consenso, la passione e la militanza. Nel recente passato ci siamo vergognati di come la Regione è stata governata; ci siamo vergognati della Polverini, del capogruppo Fiorito e di una classe dirigente che non è stata capace neppure di presentare le liste. I problemi sono noti a tutti e non abbiamo ricette o bacchette magiche per risolverli d’incanto. Le cose da fare sono tante, a partire dalla sanità, che non ha mai avuto una progettualità organica, fondata su un piano sanitario regionale che prescindesse dalla logica del campanile o dai voleri del primario di turno. Garantire qualità al sistema sanitario è il primo obiettivo che bisogna porsi e vi si riesce soltanto approntando scelte condivise con le realtà locali, puntando ad una programmazione seria, dalla quale non poter derogare. Gli ospedali sono in condizioni pessime e non si può pensare di prescindere da una struttura come l’ospedale di Velletri, che riceve pazienti anche da fuori provincia, tanto più senza aver neppure costruito il Policlinico dei Castelli. Nell’ottica dello sviluppo non si possono neppure rinviare più infrastrutture chiave come la bretella Cisterna-Valmontone. E’ inconcepibile pensare agli insediamenti produttivi e allo sviluppo economico prescindendo dalla realizzazione della Zona Artigianale. E’ per questo – ha aggiunto Righini –  che vanno attratti nuovi investimenti e creato un sistema viario degno di tal nome. In ogni cosa che faremo dovremo puntare tutto sul merito, che è il segreto delle democrazie più avanzate di un’Italia che ha colpevolmente accantonato questo aspetto, anteponendovi altri criteri, provocando guasti irreparabili. Nel nostro incidere andranno riscoperti i valori che sono il sale di ogni democrazia, a partire dalla solidarietà e dal sostegno a chi ha avuto meno di noi, con una politica che torni a farsi portavoce delle istanze dei più deboli. Va costruita un’alternativa ad un centrosinistra ed ad un centro che non ci piacciono e il nostro nuovo partito saprà creare un’alternativa anche allo stesso Berlusconi>>.

La strada sembrerebbe tracciata: <<hanno provato a piegarci o ad accreditarci di percentuali irrisorie con sondaggi del tutto opinabili. La verità è che nel Lazio sforiamo il 9% e ciò è sintomo del gran lavoro che si sta facendo. Il segreto sta nell’entusiasmo, nel radicamento e nella presenza di persone che credono fermamente in questo nuovo progetto politico, spendendo tempo e risorse personali per qualcosa in cui si crede fermamente. Saremo la pietra miliare nella costruzione di un nuovo centrodestra che dia futuro all’Italia e sono certo – ha concluso Giancarlo Righini – che le qualità che sono nel nostro codice genetico ci aiuteranno a centrare il risultato che tutti noi ci siamo prefissati>>.

d.lestini

 

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