POLITICA

Di Belardino (Lista Civica): “ecco perchè la mia elezione in Regione è fondamentale per il nostro Ospedale”

sanità

di Maria Lanciotti

Tagli e accorpamenti e smantellamenti stanno riducendo allo sfacelo la Sanità Pubblica e per quanto riguarda l’Ospedale di Velletri la situazione è più che drammatica, si rischia di perdere anche il Reparto di Cardiologia perché non è servito dall’UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica). Assurdo, inaccettabile, criminale.  E pensare che la Polverini aveva  promesso di potenziare  il reparto con un servizio di Emodinamica.  Questo, in altre parole, è ciò che ci disse il Dottor Di Belardino a commento del Decreto Bondi, firmato alla fine dello scorso anno, i cui effetti furono da subito devastanti. E fu questa forse la goccia di troppo che costrinse il Dottor Di Belardino a scendere in campo e candidarsi alle regionali, per tentare di salvare il salvabile di quel poco che resta del diritto per tutti alla salute. 

Nessun dubbio sulla buona riuscita della sfida di Di Belardino, condotta sul filo di una correttezza ineccepibile come tutto il suo operato di una vita, ma se un dubbio c’è, e probabilmente tutti i suoi innumerevoli pazienti lo stanno provando, è quello di capire fino a che punto si può spingere la generosità e l’impegno del chiarissimo cardiochirurgo veliterno, che per quanto eccezionale resta pur sempre stretto nei limiti dell’umano.  

Un dubbio che esprimiamo al Dottor Di Belardino con una sola domanda, per una sola risposta: entrare in politica, in ‘questa’ politica, mai stata così miserrima e corrotta, e con la ferma volontà di sovvertire un sistema rivoltante che sembra ormai radicato, le richiederà un carico di energie incalcolabile: come pensa di conciliare il suo ruolo altamente professionale con l’attività  politica in caso di vittoria alle regionali?  

“Premesso che la situazione sanitaria regionale  é gravissima, la mancanza di persone che abbiano esperienza diretta di quelle che sono le vere necessità del sistema sanitario la rende drammatica: per troppi anni abbiamo dato deleghe in bianco a persone che non sono state all’altezza della situazione, insieme a ruberie di ogni genere abbiamo assistito ad uno scempio organizzativo che ha portato risorse dove non servivano e tolto dove erano necessarie, con danni notevoli per tutti e privilegi inutili per pochi. Le comunico che proprio ieri, grazie al fatto che sono candidato, ho avuto un colloquio importantissimo con il Prof. Filippo Palumbo che ha dedicato molta attenzione al progetto da me prospettatogli in tema di salvaguardia e potenziamento della Cardiologia di Velletri, che dovrà prevedere un potenziamento della Elettrofisiologia finalizzato al trattamento delle patologia cardiache che non necessitano di Emodinamica, almeno fino a quando non riusciremo ad avere anche questa. Questo comporterà che quando un paziente avrà bisogno di impiantare d’ urgenza o d’ elezione un pacemaker, un defibrillatore o dovrà fare un’ablazione, non sarà trasferito presso altre strutture se il sottoscritto, per i motivi più disparati, non potrà essere presente. Un servizio come l’Elettrofisiologia non può e non deve basarsi solo su di una persona ma deve avere un equipe di gente preparata in grado di agire sempre. Per ottenere questo bisogna impegnarsi in prima persona, le deleghe in bianco non servono. Con un organico decente potrò fare il cardiologo, a cui non rinuncio e, se i cittadini vorranno, occuparmi di Sanità a livello programmatico e mi impegnerò affinché tutti i cittadini della provincia abbiano le stesse opportunità dei cittadini romani. Questo si può già fare solo con una più corretta programmazione”.

 

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