Smentita la cattura dello stupratore. E c'è chi pensa alla giustizia 'fai-da-te'

La Polizia setaccia il parcheggio del Cimitero a caccia di indizi

di Daniel Lestini

Sembra aleggiare una fitta coltre di mistero intorno agli episodi di violenza sessuale che hanno scosso la città di Velletri, creando panico e scalpore nell’intera zona dei Castelli Romani. L’individuo che ha rapinato e tentato di violentare due donne nelle scorse settimane, e che è poi riuscito nel proprio intento nella nottata di sabato scorso, quando ha stuprato una 19enne larianese, è ancora in libertà, nonostante il cerchio su di lui sembrerebbe sul punto di stringersi inesorabilmente.

Attonita l’intera comunità, rimasta sbigottita dinanzi a tanta ferocia e crudeltà. Le voci che si susseguono sono confuse e contraddittorie, tanto che addirittura nella serata di ieri si era pensato che l’energumeno fosse stato catturato ed assicurato alla giustizia. Altre voci vorrebbero l’uomo di età compresa tra i 30 e 40 anni, con corporatura robusta ed un’altezza prossima ad un 1 metro e 80 centimetri. Dal racconto delle tre donne emergerebbe però più di qualche dubbio circa la sua provenienza: chi dice sia dell’est europeo e chi nordafricano. Particolari di non poco conto, sui quali comunque gli organi inquirenti stanno lavorando senza escludere alcuna pista.

L’intera popolazione è in stato d’allerta, in virtù di un passaparola che è viaggiato velocemente anche grazie all’ausilio della Rete: da qui la volontà da parte degli organi investigativi di non dare eccessivo clamore alla vicenda, sperando così di mettere alle strette il malavitoso, per il quale, particolare di non poco conto, non è neppure da escludere l’ipotesi di una fuga.

GLI AGENTI PROCEDONO AI CONTROLLI

Intanto la 19enne di Lariano sembra sia stata costretta a ricorrere alle cure di un centro specialistico romano, dove poter procedere ad un esame più dettagliato in vista di un possibile consulto maxillofacciale. Davvero cruento il comportamento del violentatore, che dopo averla colta di sorpresa, alle spalle, l’ha colpita con ferocia, prima di rubarle le chiavi, caricarla in auto e portarla nel buio del parcheggio antistante il civico cimitero. Lì l’ha poi abbandonata dopo averne barbaramente abusato. Fortunatamente ancora in possesso del telefonino (non della borsetta, che il delinquente ha portato via con se) la poveretta è riuscita ad avvertire i genitori, che una volta raggiunta l’hanno portata in Ospedale, dove è stata ricoverata con vistose ferite alla testa e all’addome.

L’appello è che chiunque abbia qualche indizio, che erroneamente si possa anche ritenere di poco conto, è invitato a fornirlo al Commissariato di Polizia di San Martino: lì del personale specializzato saprà come rendere più nitidi i tasselli di un puzzle di difficile soluzione. Da condannare, fermamente, qualsiasi ipotesi di giustizia privata, che pure qualcuno sta erroneamente caldeggiando, inviando persino degli ultimatum agli organi investigativi prima di entrare in azione in prima persona. La speranza collettiva è che l’artefice di tanto dolore sia al più presto assicurato ad una giustizia cui tutti, indistintamente, ‘chiederanno’ poi una pena esemplare.

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