POLITICA

Il trionfo di Giancarlo Righini: ufficiale la sua elezione in Regione

righini

 

 

di Daniel Lestini

28 aprile 2008 – 27 febbraio 2013: due date che lui, e chi gli è stato più vicino, ricorderanno a lungo.

1766 lunghissimi giorni, nei primi dei quali avrà medito a lungo su quanto poteva essere e non è stato. Giorni in cui senza leccarsi le ferite ha saputo guardare innanzi, attendendo pazientemente la sua rivincita. Rivincita che è arrivata con gli interessi, a distanza di un lustro da quella primavera che per alcuni dei suoi detrattori più incalliti avrebbe inesorabilmente segnato l’inizio della fine. 

Chi conserva memoria di quel lunedì di fine aprile 2008 lo ricorda dispiaciuto, ma tutto sommato sereno e pronto a volgere lo sguardo verso nuove sfide. Una giornata che doveva chiudersi in festa, finì invece con l’assordante frastuono dei clacson avversari a rimbombare nella sua testa e in quella dei suoi più incalliti sostenitori.

E’ proprio nella delusione di quel giorno, mitigata dall’affetto trascinante dei suoi, che Giancarlo Righini, classe 1968, ha costruito la sua riscossa, una riscossa che si palesa in tutta la sua evidenza in queste ore, quando si accinge a festeggiare un successo elettorale che ha dell’incredibile, se considerato che sino ad un paio di mesi fa il movimento politico che ora si trova a beneficiare del suo traino neppure esisteva.

Un abito che è calzato subito a meraviglia, quello di ‘Fratelli d’Italia’, indosso al ‘golden boy’ delle Giunte Cesaroni. Proprio l’assessore di punta del decennio cesaroniano ha saputo interpretare al meglio la vocazione di un soggetto politico nato da una costola del Pdl, col fermo intento di andare ben oltre, nella riproposizione di un partito di destra che fosse più simile ad An che non ad un Pdl apparso spesso un involucro senz’anima.

E’ proprio Giancarlo Righini, quindi, a colmare una lacuna ultradecennale, che restituisce alla città di Velletri quel consigliere regionale che le mancava sin dai primordi dell’istituto regionale, la cui genesi risale agli inizi degli anni ’70. Un uomo cresciuto nella storica sezione di San Martino, un tempo culla dell’Msi, capace di scalare un gradino dopo l’altro, adeguando la propria preparazione agli incarichi via via ricoperti, non ultima la vicepresidenza del Consiglio delle Autonomie Locali, nella quale si è brillantemente distinto, meritando apprezzamenti trasversali. 

Dopo la lunga maratona dello spoglio elettorale nel Comitato di via dei Volsci, dove era asserragliato col suo entourage, la scaramanzia della snervante attesa ha lasciato spazio alla gioia della certezza, culminata  in un brindisi atteso per 5 lunghissimi anni.

Decisivo, per l’affermazione finale, il sontuoso risultato ottenuto in tutto l’hinterland romano, che gli è valso il ragguardevole bottino di oltre 5000 voti incamerati nella sola Provincia; proprio quel gruzzolo gli ha infatti consentito di reggere alla vana rimonta di un paio di esponenti romani il cui fortino elettorale era tutto concentrato sulla Capitale. Anche a Roma, tuttavia, il 44enne veliterno ha raccolto più di 600 voti, a dimostrazione di una candidatura che ha calamitato consensi un pò ovunque, persino nelle mura della Città Eterna.

Sarà quindi alla Pisana, sugli scranni del consiglio regionale, che continuerà la favola a colori di Giancarlo Righini, uno per cui il destino, 1766 giorni dopo, ha saputo restituire con gli interessi tutto quello che con avarizia gli aveva tolto. Per la città di Velletri un’elezione che porterà nuova linfa ad una politica locale bisognosa di competenza e preparazione, nonchè di quei trasferimenti sovracomunali che appaiono vitali per le sorti di ogni ente locale.

 

I DATI DIFFUSI DAL MINISTERO DEGLI INTERNI

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