POLITICA

Andreozzi (Sel): ‘soddisfatto dell’esito elettorale’. Ma a sorpresa non esclude un allontanamento dalla politica

andreozzi

 

E’ un Sergio Andreozzi visibilmente soddisfatto, ma che pure non si esime dallo sviscerare altre questioni, quello che incontriamo ad oltre una settimana dal responso elettorale delle Regionali, dalle quali ha raccolto 395 voti nella sola Velletri, per un totale di 616 nell’intera circoscrizione, ottenendo un discreto 7° posto nella lista dei 29 del suo partito, Sinistra Ecologia e Libertà.

Tuttavia è un Andreozzi che, al solito, non si rifugia nel politichese e lascia aperta la strada ad ogni possibile evoluzione, dando l’idea, a differenza di altri, di non essere assolutamente disposto ad anteporre la voglia di una poltrona ai propri ideali.

“A distanza di una settimana, a mente fredda ed analizzando il dato ottenuto per come e con quale contributo esterno è stato raggiunto – premette Andreozzi – non posso che essere soddisfatto delle 616 preferenze ottenute. In uno tsunami politico come quello emerso dalle ultime consultazioni, senza un minimo apporto dalla organizzazione di partito, unito alla quasi completa assenza di pubblicizzazione della mia candidatura, sommata agli attacchi mediatici di una parte della stampa e sul web sulla questione arsenico, davvero non potevo fare meglio. Devo ammettere tuttavia – aggiunge l’attuale Assessore ai Beni Comuni –  che mi aspettavo una maggior considerazione dai cittadini di Velletri,non fosse altro per l’immenso ed incondizionato lavoro svolto come assessore alla manutenzione scolastica, alla protezione civile ed alla battaglia  fatta ad Acea”.

Pur senza far nomi (per i cognomi non serve neppure tanta fantasia), Andreozzi finisce per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, senza tuttavia perdere il suo proverbiale aplomb: “probabilmente aver scelto di continuare a svolgere il proprio ruolo istituzionale senza pause per svolgere la campagna elettorale diretta ed essermi affidato al solo passaparola ha condizionato il mio risultato elettorale, ma sinceramente, tornando indietro, rifarei le stesse cose. Va tenuta in debito conto la concomitante presenza in lizza di ben sei concorrenti locali, alcuni dei quali molto forti, sia economicamente, che politicamente. Impegni economici in decine di magliaia di euro e l’apporto di sindaco in persona, assessori, ex assessori, consiglieri ed ex consiglieri non  si possono paragonare ai 300 euro da me spesi e da un mancato apporto anche politico, se si analizza fino in fondo il fatto che ben il 40% delle schede scrutinate di un partito piccolo come SEL non hanno avuto preferenza. In definitiva possiamo dire che i 400 voti, uniti almeno ad una sessantina annullati per errore nel voto disgiunto, raccolti quasi nella totalità nei seggi del centro città, vanno valutati come una buona partenza per il futuro che, comunque, è tutto da programmare e che potrebbe vedermi impegnato in maniera indipendente, se non addirittura non più impegnato politicamente…”. Ed è proprio nel finale, quindi, in una frase che lascia spazio a tante interpretazioni, che Sergio Andreozzi, senza peli sulla lingua, non evita di far trapelare un minimo senso di distacco per un mondo le cui dinamiche, evidentemente, non sente pienamente sue…E come dargli torto!

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