POLITICA

Ponte di Ariccia, l’Amministrazione sollecita l’Anas: ‘a quando i lavori di manutenzione?’

ponte

Prosegue l’incertezza in merito al futuro del Ponte di Ariccia, da tempo ormai interdetto al traffico pesante. L’appena reinsediata Amministrazione comunale ariccina ha diffidato e messo in mora l’Anas ad adempiere a quanto convenuto con i precedenti accordi. Il 10 giugno 2010, infatti, si era sottoscritto un accordo in base al quale l’Anas avrebbe eseguito le verifiche e le indagini sulla reale capacità strutturale del Ponte, il Comune di Ariccia uno studio sismico ed il Ministero delle Infrastrutture vigilato sulla sua attuazione. Da tali risultanze, a firma dello stesso consulente nominato dall’Anas, emerge la necessità di consolidare il viadotto nelle sue parti in calcestruzzo e che la gravità della situazione accertata ha fatto scrivere al consulente che “tali lavorazioni sono necessarie al ripristino delle funzioni statiche iniziali senza le quali è sconsigliabile la riapertura al traffico pesante” del Ponte.

A distanza di quasi 3 anni arrivano le parole del Sindaco Emilio Cianfanelli, tutt’altro che tenero con l’Anas, che, a suo dire, “deve assumersi le responsabilità che le derivano dal verbale di consegna dei ponti firmato nel 1996 con il Comune di Ariccia. Non è più tollerabile questa inerzia, che comporta grandi disagi alla vita della Città, con pesanti ricadute sociali ed economiche per Ariccia e i suoi abitanti. Noi non possiamo rimanere inermi, e al momento infatti stiamo anche lavorando con le Autolinee Onorati per potenziare con un servizio bus ulteriore il collegamento con Albano e Genzano”.

L’inerzia dell’Anas inizia con il verbale di consegna del 1996 con il quale viene ceduto il Ponte al Comune di Ariccia e l’impegno dell’Anas, a suo totale carico economico, ad effettuare accurate verifiche e i lavori manutentivi che da queste ne sarebbero scaturiti. Già nel 1997 i tecnici incaricati avevano rilevato la necessità di effettuare una manutenzione straordinaria alle parti in calcestruzzo armato, rilievi rimasti chiusi in un cassetto. A fronte del peggioramento delle condizioni dell’opera  lo stesso Ministero delle Infrastrutture ha sollecitato l’Anas a provvedere. Ma non essendoci alcuna evoluzione positiva, l’Amministrazione comunale è stata costretta a diffidare l’Anas ad iniziare gli interventi per la stabilità e la sicurezza delle infrastrutture del Ponte Monumentale.

 

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