Attualità

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra…”. Ma c’è chi non la scaglia, per paura che gli ricada in testa

scagli prima pietra

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (cap. 8, 1-11) a cura di Don Gaetano Zaralli

 

Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all`alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell`interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch`io ti condanno; và e d`ora in poi non peccare più».

 

 

…gli conducono una donna…

La “donna”…  e soprattutto la “donna peccatrice” fu il lato scoperto di Gesù, quello, cioè, che lui offrì ripetutamente ai suoi nemici, senza tema di essere trascinato nel tranello delle contraddizioni: “Tu, Gesù, sei ebreo e come tale dici di essere rispettoso della Legge, perché non vuoi allora che le adultere vengano lapidate?”.

 

Mosè… ci ha comandato….

Dire Mosè era come dire Dio, perciò: “Dio ci ha comandato…”.

Mai come in questo tempo si sente parlare all’interno del mondo cattolico di “coerenza”.  E di coerenza si parla sempre a proposito dell’applicazione della legge. Anche quella dell’amore è una legge per un cristiano, ma l’amore cristiano non fa muro, non fa potere, non garantisce i privilegi, non evidenzia i ruoli, non favorisce i furbi, non è laico, non è religioso. L’amore cristiano crea confusione negli apparati della giurisdizione, pur di non sottostare alle convenienze del momento; l’amore cristiano asseconda i relativismi intelligenti, pur di salvare le “puttane”, quelle di strada e quelle dei palazzi, quelle comprate dai mariti e le altre che dai mariti vengono vendute al migliore offerente… Gesù, che ama la libertà della “donna”, disubbidisce alla legge di Mosè.

 

“Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra…”

Su, coraggio, anime belle, che tra le tante siete le migliori, su via, scagliate la pietra! Coraggio, scagliate la pietra voi che indossate le uniformi ecclesiastiche in modo impeccabile, facendo credere di avere tutto in ordine perché le tonache sono in ordine! Coraggio, scagliate la pietra voi che nella foga della coerenza massacrate e umiliate i diversi per poi consolarli con un’ipocrita accoglienza! Anche voi, vecchi furbastri che trafficate sotto le volte delle chiese e nascondete nefandezze dietro le colonne del sagrato, scagliate la vostra pietra! Voi, no, voi che con stupida sincerità vi professate peccatori più degli altri, voi no, voi non scagliate la  pietra, perché sapete, come purtroppo lo so anch’io, che quella potrebbe ricadere fragorosamente sulla vostra testa.

 

Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo… E Gesù le disse: “Neanch`io ti condanno; và e d`ora in poi non peccare più”.

Con un sol colpo Gesù fa pulizia attorno alla vittima. Quando nessuno si arroga più il diritto di sparare condanne, sulla scena finalmente cala il silenzio dell’amore, finalmente nasce il rispetto per la fragilità, finalmente si espande  la gioia del perdono.

 DON GAETANO ZARALLI