Svolta nelle aggressioni a Velletri: due uomini in stato di fermo e sotto interrogatorio

“L’attività investigativa relativa alle aggressioni ed alle violenze di cui sono state vittime le donne di Velletri sta dando i suoi frutti. Potrebbe essere ad una svolta il caso dell’aggressione con violenza avvenuta il 2 febbraio nel parcheggio di piazza Donatori del Sangue. Al momento sarebbero in stato di fermo due persone. Gli sviluppi dovrebbero arrivare a breve”.

L’annuncio è di quelli che fanno clamore, visto che si starebbe ricomponendo proprio in questi minuti il caso della prima violenza sessuale avvenuta a Velletri ai primi di febbraio, quella che ha dato il via alla tensioni e alle paure delle settimane successive, intervallate da una nuova violenza carnale, diverse aggressioni e numerose rapine (anche in questo caso un arresto, avvenuto nel fine settimana, potrebbe essere collegato anche ai precedenti episodi: LEGGI QUI).

La fonte che preannuncia una svolta è di quelle che meritano di essere riprese e tramandate, andando oltre le tante voci sovrappostesi in queste settimane di ‘forse’, di ‘si dice’ e di tanti altri verbi coniugati forzatamente al condizionale. A rilevarlo è Massimo Rosatelli, maresciallo della Polizia Locale e voce di punta nel giornalismo locale, che ha anticipato proprio a ‘Castelli Notizie’ un epilogo per il quale si è ancora in attesa dell’ufficialità da parte delle forze preposte, mobilitate in queste settimane con un lavoro congiunto che le ha viste non lesinare alcuno sforzo pur di dare un volto a chi ha terrorizzato l’intero territorio, avvalendosi di indagini a tappeto, effettuate anche in borghese. 

Secondo indiscrezioni che siamo riusciti ad avere proprio in questi frangenti, l’azione sarebbe stata portata a termine dalla Squadra Mobile di Roma, che ha lavorato di concerto con gli uomini del Commissariato di San Martino.

Ad incastrare l’uomo è stato l’utilizzo del telefonino che lui stesso ha rubato alla vittima nel giorno della violenza. Un telefonino al quale è stata cambiata la scheda Sim prima di farlo tornare in funzione, credendo che un cambio di scheda sarebbero stato sufficiente per non lasciare tracce di se.  Da lì è partita l’indagine che è continuata fino a che il quadro non si fosse ben delineato. A finire nella rete sarebbero stati due nordafricani, uno dei quali residente a Velletri da diversi anni e sposato con una veliterna, entrambe tradotti in carcere, in attesa che venga convalidato il fermo. Resta da capire il ruolo avuto dai due e il grado di responsabilità nei confronti dell’aggressione alla donna, mentre è ancora impossibile stabilire un legame con la violenza perpetrata ai danni della 19enne di Lariano, avvenuta giorni dopo nel parcheggio sottostante piazza Garibaldi. In tal senso saranno fondamentali gli esami delle tracce biologiche trovate addosso alla giovane, che renderanno possibile capire se anche in quel caso si sia trattato dello stesso uomo.