POLITICA

Cianfanelli rincara la dose: “noi abbiamo avviato la Differenziata. Perchè Albano no?”

ariccia home inc

Ha suscitato più di qualche polemica la nota stampa che il Sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, ha diffuso nel pomeriggio di venerdì, dopo aver partecipato alla seduta del consiglio comunale di Albano (leggi qui). Nel corso della riunione consiliare è stato ribadito il ‘no’ all’Inceneritore di Roncigliano da parte di diversi esponenti albanensi, che hanno votato congiuntamente un apposito ordine del giorno. Il voto finale era stato però preceduto dall’intervento del Sindaco di Albano, Nicola Marini, che non è stato però ben digerito dal collega ariccino, che ha reagito aspramente, fino ad appellarsi agli organi regionali del proprio partito, accusando il collega di carica e di partito soprattutto in relazione al passaggio in cui si faceva accenno all’amicizia tra il defunto Mario Di Carlo e Manlio Cerroni, il re dell’immondizia. 

Il ‘j’accuse’ del Primo cittadino ariccino ha però provocato una difesa d’ufficio da parte di molti albanensi, scesi nel rodeo in difesa delle posizioni di chi dice ‘no’, senza se e senza ma, a quello che Cianfanelli ha bonariamente chiamato Termovalorizzatore e che, non solo sugli striscioni dei contestatori, è un vero e proprio Inceneritore.

Ai suoi detrattori Cianfanelli ha però replicato pubblicamente, proprio attraverso ‘Castelli Notizie’, snocciolando tutto quanto fatto dalla sua Giunta in termini di rifiuti. “Ariccia – ha esordito – lunedì approverà la seconda Isola ecologica su via Campoleone, su di un terreno appositamente acquistato, con lavori finanziati dalla Provincia. Noi, in linea con quanto finanziato dalla giunta Marrazzo e attuato dalle giunte provinciali di Gasbarra e Zingaretti, abbiamo istituito la raccolta differenziata su tutto il territorio del Comune, arrivando nel 2012 al 60% della copertura totale. In questo modo – ha aggiunto – abbiamo dato piena attuazione al piano della provincia e non capisco capisco perchè si debba accusare un assessore della Giunta Marrazzo se non si è riusciti in tre anni a iniziare la raccolta differenziata, unico vero baluardo che vanifica e rende inutile la costruzione dei termovalorizzatori e delle discariche. La verità è che si doveva vigilare sulla costruzione del VII invaso e ciò non è stato fatto. Si dovrebbe inoltre vigilare sulla municipalizzata che, dicono, ha sofferenze milionarie e nessuno interviene. Il Comune di Albano – ha rimarcato Cianfanelli -, che ha da decenni la discarica sul suo territorio, avrebbe dovuto per primo attuare la raccolta differenziata per dare ai cittadini la speranza di una soluzione vera e propria; eppure non lo ha ancora fatto! Dopo attenti studi – aggiunge con sarcasmo Cianfanelli – le colpe del disastro ambientale di Roncigliano sono di Marrazzo, del suo assessore Mario di Carlo e dei sindaci che hanno firmato nel 2007 per chiedere il ciclo dei rifiuti nel loro territorio. Eppure, se non ricordo male, la discarica esiste da decenni e  l’impianto per la selezione del CDR da bruciare a Colleferro ha qualche anno, tanto che tutto è stato già oggetto di un’inchiesta della Procura di Velletri. I sindaci hanno per anni pagato per un CDR che per varie ragioni Colleferro non bruciava e rimandava indietro, rendendo così necessarie le varie buche. Su questo gioco si è arrivati a proporre e a sottoscrivere il documento dei sindaci del 2007. L’unica soluzione seria – conclude Emilio Cianfanelli – appare allora quella di attivare un unico dipartimento dell’ambiente, con un unico dirigente che in un anno realizzi di intesa con la Regione la raccolta differenziata almeno al 60% in tutti i Comuni che conferiscono a Roncigliano”.

Una prospettiva che per alcuni Comuni, come la stessa Albano, per non parlare di Genzano o Velletri, in appena 12 mesi appare francamente utopica da tradurre in realtà. In questo, ovvero nell’accelerazione alla Differenziata Porta a Porta, Ariccia ha dimostrato di aver bruciato sul tempo le realtà limitrofe. Ma perchè a bruciare non sia anche altro, a partire dal vituperato Inceneritore di Roncigliano, occorrerà che i Sindaci dei Castelli riacquistino la coralità perduta. Ed è allora il caso che qualcuno, magari proprio dai vertici regionali del Partito Democratico, riunisca intorno ad un unico tavolo i sindaci di Albano ed Ariccia e insieme a loro discuta su quale linea adottare, contro ogni ipocrisia di facciata, affinchè chi da anni lotta contro il progetto di quell’Inceneritore sappia su chi, eventualmente, avere al proprio fianco. 

 

L’ANTEFATTO:
– IL SINDACO DI ARICCIA ACCUSA IL COLLEGA DI ALBANO: “IL SUO UN INTERVENTO VILE! HA LESO L’IMMAGINE DEL PD”

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