Attualità

I Marò trattati come Pacchi Postali, sballottati da est a ovest

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NON TUTTO, MA DI TUTTO

 

 

Nel controllo del traffico aereo si è ritenuto indispensabile creare uno stretto coordinamento tra i centri che forniscono questo servizio, pur appartenendo a Paesi diversi. Oggi un normale volo di linea di una qualunque tratta europea attraversa gli spazi aerei di più Stati. Era impensabile che in due ore di volo si potesse passare da una giurisdizione all’altra, con regolamenti differenti dettati dalle singole autorità statali. Ormai da decenni organismi internazionali studiano e risolvono tali problematiche facendo sì che un Roma-Londra, un Madrid-Mosca voli in un unico grande cielo. Uno spazio aereo senza interruzioni di continuità.

E in mare? Quanta diversità! Tanto per cominciare la definizione di “acque territoriali” non è uguale per tutti. Il loro limite, sancito dalla Convenzione di Montego Bay del 1982, attualmente in vigore, spesso è elemento di interpretazioni soggettive.

Le cose si complicano se ci addentriamo ad esaminare il diritto di uno Stato costiero ad esercitare la propria legislazione penale su fatti accaduti a bordo di navi straniere. Quando poi il fatto rientra in uno dei tanti episodi di “guerra non dichiarata”, come quelli contro gli atti di pirateria, le cose si complicano. In entrambi i campi bisogna “produrre sicurezza”. 

Nel primo gli “uomini radar” hanno a disposizione mezzi sofisticati e una preparazione altamente professionale. Normative internazionali da conoscere, rispettare e far rispettare. Ci vogliono almeno cinque anni per preparare un buon controllore d’area. Nel secondo? È fuori discussione la preparazione all’uso delle armi, e tutto l’addestramento psico-fisico cui sono sottoposti i nostri militari, soprattutto se impiegati in “difficili” teatri d’operazione. Voglio usare questo eufemismo, perché non si può parlare di “guerra”. Avete mai parlato con qualche genitore di militare inviato in Afghanistan, per esempio?

Queste ambiguità di linguaggio, possono produrre incertezze nella delimitazione delle competenze in chi è comandato a “produrre sicurezza” su una nave non militare, ma armata di fatto?

Ma che opinione si può fare l’uomo della strada, che pensa che il Controllo del Traffico Aereo sia tutto in quella alta torre, vetrata, che vede  in aeroporto quando si imbarca per prendere l’aereo. Che non sa di diritto internazionale, non sa di regole d’ingaggio, non conosce i fatti, se non per quanto viene rimbalzato dai mass-media. Che idea si può fare dopo aver sentito le dichiarazioni che il Ministro degli Esteri ha fatto in Parlamento?

“Con l’India l’UE è legata da un importante rapporto di collaborazione, anche nel campo della lotta alla pirateria. Il Capo della diplomazia Europea ha concordato con il Presidente del Consiglio di rimanere in stretto contatto, ….

… Abbiamo ottenuto un sostegno pubblico dalla stampa e da importanti Paesi.

… I nostri partner internazionali sono preoccupati, quanto noi, soprattutto dagli effetti della negazione del principio fondamentale che i militari impegnati all’estero dalle Comunità Internazionali debbano essere giudicati dai loro paesi, cioè i paesi ai quali i militari appartengono, non dai paesi nei quali si svolgono le operazioni di pace o i mari delle acque internazionali dove si svolgono le azioni di antipirateria”.

Italia vs India. Due paesi tanto diversi ma con comuni interessi commerciali. Uno con attualità politico-economiche delicatissime, che riflette anche all’estero la propria incapacità di mantenere una posizione chiara e stabile. L’altro preda di fanatismi sociali e religiosi che affondano le radici in un passato di sfruttamento e dominio straniero, che acuisce il desiderio di rivalsa anche in episodi internazionali come questo. Non dimentichiamo, inoltre, il peso relazionale della suddivisione in caste. Ancorché abolite ufficialmente dal Pandit Nehru, sono, a tutt’oggi, fortemente radicate.

In mezzo ai due Paesi i nostri poveri Sottufficiali di Marina, trattati come due pacchi postali, sballottati da Est a Ovest. Questo ennesimo voltafaccia mi ha intristito. 

Eurialo

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