POLITICA

Velletri – Condanna in primo grado per 3 degli imputati al ‘Processo Appalti Truccati’

tribunale

 

E’ di quattro anni di reclusione la condanna emessa in primo grado dal Tribunale di Velletri nei confronti degli ex assessori Giancarlo Righini e Lamberto Trivelloni. La sentenza arriva ad 8 anni di distanza dall’avvio del filone giudiziario denominato ‘appalti truccati’, che portò al coinvolgimento di 30 persone per fatti inerenti il periodo a cavallo tra il 2003 e il 2004.

Nella serata di ieri è arrivata la sentenza, che riguarda anche il dirigente comunale Alessandro Albertini, condannato a 5 anni, anch’egli per associazione a delinquere. Per gli altri imputati ancora in ballo è stato invece deciso il non luogo a procedere o l’assoluzione per non aver commesso il fatto. La sentenza del giudice, Mariella Roberti, si basa sull’accusa del Pm Giovanni Taglialatela, per il quale sarebbe stato costituito una sorta di comitato d’affari tramite il quale spartirsi i vari appalti. La sentenza arriva a pochi mesi dalla prescrizione, della quale i condannati potranno comunque avvalersi se non vorranno ricorrere al secondo grado di giudizio. Gli stessi sono stati condannati al pagamento delle spese processuali, al risarcimento dei danni e all’interdizione dei pubblici uffici. Soddisfatta la rappresentanza del Comune, costituitosi parte civile. 

Volto terreo da parte dei condannati. “Non posso che pensare ad una sentenza politica – si è limitato a dichiarare all’Ansa Giancarlo Righini -. Sono dispiaciuto, non lo nego, ma sono certo che in appello farò valere le mie ragioni”. Il neoeletto consigliere regionale nelle fila di Fratelli d’Italia ha sgombrato il campo da ogni ipotesi di dimissioni”.

Più lunga la disamina di Lamberto Trivelloni, che non ha nascosto la propria amarezza, ben deciso però a non avvalersi della prescrizione per provare così a far valere le proprie ragioni. “Se dicessi davvero quello che penso – ha dichiarato ai nostri taccuini – rischierei di essere condannato per ulteriori anni, e questa volta giustamente. Quello che si è visto da 3 anni a questa parte al Tribunale di Velletri ha dell’incredibile, ma fortunatamente sta tutto lì, scritto e registrato e con calma, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, quello che è accaduto sarà oggetto di studio e giudizio da parte di altri Tribunali. Sommessamente mi permetto di essere molto critico, e se delle sentenze bisogna sempre avere rispetto dei comportamenti e degli atteggiamenti un pò meno.. Non ho fretta, visto che ciò che mi poteva essere tolto mi è stato tolto, dignità, carriera e rispetto. Tuttavia sono certo che prima o poi tutto questo mi verrà restituito”. “E pensare – continua Trivelloni – che il Tribunale del Riesame nelle motivazioni della sentenza emessa nei miei confronti, come più volte rimarcato e pubblicato anche dalla stampa, aveva sottolineato con forza non solo l’inesistenza di prove, ma addirittura anche di indizi nei miei confronti, riferendo il tutto a poche sconnesse frasi e registrazioni, peraltro dichiarate inutilizzabili dal medesimo tribunale che ha prodotto questa sentenza. Successivamente, infatti, sempre lo stesso Tribunale aveva, all’atto del rinvio a giudizio, assolto il sottoscritto da qualsiasi reato corruttivo, marginalizzando il tutto ad un’ipotesi di abuso di ufficio. Anche quest’ultimo, nel frattempo, era venuto a prescriversi, restando quindi soltanto l’ipotesi di reato associativo, che scatta quando una violazione di legge è perpetrata da più di due persone, e in questo caso gliene sono servite giusto giusto 3. La richiesta di condanna per il reato associativo, inoltre, dilatava i tempi prescrittivi, ottenendo quindi due risultati in contemporanea: aggravare l’immagine dell’indagato, poi divenuto imputato col rinvio a giudizio, e contestualmente evitare che le lungaggini del processo provocassero proprio la prescrizione. Lungaggini che, come più volte ribadito, non sono ascrivibili alle difese. Comunque attendo con serenità di poter leggere con attenzione le motivazioni della sentenza, certo che non mancheranno i tempi e i modi per riparlarne..”.

Sa.N.

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