POLITICA

Velletri – Sel non ha dubbi: “dissesto e appalti truccati figli della stessa stagione”

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“Dissesto e appalti truccati figli della stessa stagione”. Non sembrano aver dubbi quelli di Sinistra Ecologia e Libertà nel momento di commentare l’esito del giudizio di primo grado del processo passato agli annali come quello degli ‘Appalti Truccati’. La sentenza che ha condannato due ex amministratori delle Giunte Cesaroni sembra fornire il destro a Morassut e compagni per una riflessione politica che parta proprio da quanto accaduto in quegli anni.

“Come sempre – premettono quelli di Sel – le sentenze non si commentano, ma si rispettano fino all’ultimo grado di giudizio. Sarà così per noi anche in questa occasione per la nota vicenda ‘Appalti Truccati’ al Comune di Velletri che vede coinvolti tra gli altri, due esponenti di spicco delle amministrazioni guidate da Bruno Cesaroni. Certo, un duro colpo non solo per il centro-destra locale, ma anche per l’ immagine della nostra città che, ancora una volta, dopo i fatti relativi al San Raffaele, guadagna gli onori della cronaca giudiziaria per presunti intrecci tra politica e affari con buona pace dei recenti tentativi di speculazione politica sul tema della sicurezza. In attesa delle sentenze definitive osserviamo che l’impianto normativo in tema di giustizia costruito a livello nazionale dal centro-destra determina i suoi effetti oltre i processi di Silvio Berlusconi. Infatti, anche in questo caso, il primo livello di giudizio è esposto al rischio preiscrizione e puntualmente l’esito negativo della sentenza viene bollato come ‘politico’ per ricusarne la legittimità. Le prossime generazioni probabilmente conosceranno l’esito del 3° di giudizio, alla faccia del processo breve, ma intanto rimangono le responsabilità politiche ancora oggi più che vive, per giudicare le quali non abbiamo bisogno di attendere sentenze”.

“E’ indubbio – continuano da Sel –  che durante quella stagione durata 10 anni, in molti pur non commettendo reati, ma con superficialità, sciatteria e colpevole disinteresse hanno contribuito ad alimentare quel substrato culturale nel quale, forse è cresciuto il malaffare, ma certamente è cresciuto l’enorme debito che ha causato il Dissesto Finanziario del Comune di Velletri. Un evento grave che oggi nel pieno di una crisi economica pesa interamente sulle spalle delle famiglie di Velletri che da tempo pagano per questo le aliquote massime di tutti i prelievi fiscali, una evidente riduzione dei servizi nonché un ulteriore impoverimento collettivo a seguito della obbligatoria vendita del patrimonio al fine di ripianare il debito. Molti attori di quella stagione nelle posizioni di responsabilità pubblica allora attribuita (Consiglieri, Assessori, Membri di CdA e Presidenti di controllate) sono ancora oggi in campo e sicuramente parti attive del prossimo confronto amministrativo. Una continuità che certamente rappresenta nuova linfa per il M5S e più in generale per il diffuso sentimento di avversione nel confronti di questa politica. Ora è evidente che alcuni vorrebbero farci credere che nel buio della notte tutti i gatti sono grigi, in realtà, già allora dai banchi dell’opposizione c’era che denunciava puntualmente quel sistema, mentre altri con colpevole silenzio consentivano lo scempio delle risorse pubbliche”.

 

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