CRONACA

Orrore a Cisterna – Madre e figlia trovate morte: l’ex marito della donna l’assassino. Ha già confessato

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Le hanno ritrovate entrambe riverse a terra, ormai senza vita. Due corpi inermi,  quelli di una madre e di una figlia, di 55 e 18 anni, colpite a morte da profonde ferite di arma da taglio. A favorire la scoperta, avvenuta intorno alle 20.30 di sabato sera, è stata una parente, insospettitasi dall’insolito silenzio, che si protraeva ormai da ore. Le due abitavano insieme in un appartamento in piazzale Bonificatori, a Cisterna di Latina, la cittadina che con Velletri segna il confine tra le province di Latina e Roma. 

Sul posto, dove le due vivevano in affitto da pochi mesi, sono giunti i Carabinieri, la Polizia e Vigili del fuoco, oltre al Pm della Procura di Latina Giuseppe Miliano. Tra le ipotesi in auge sino al mattino di oggi anche quella che si potesse trattare di un omicidio suicidio, tesi che col passare delle ore stava prendendo sempre più corpo. Il corpo di Francesca Di Grazia, separata dal marito, è stato ritrovato in camera da letto, mentre quello della figlia, Martina Incocciati, poco più in là, in cucina, con notevoli ferite d’arma da taglio. 

Svanita l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, che sulle prime aveva preso piede anche in virtù della testimonianza dei vicini di casa, che hanno riferito di aver udito delle urla prima del silenzio. Urla che si pensavano fossero riferite ad un litigio tra le due. Invece questa mattina è arrivata la svolta, con l’arresto di un indiano, che avrebbe confessato l’efferato delitto. Indiano che sino a poco tempo fa era il marito della donna, con la quale era convolata a nozze nel 2008. Da allora il rapportato s’era guastato e i due avevano soltanto relazioni di tipo lavorativo, finalizzate a pratiche relative all’immigrazione. La lite scaturita tra gli ex coniugi sembrerebbe originata da un debito di circa 8mila euro che l’uomo si rifiutava di saldare. Prima il raptus contro l’ex moglie, poi una volta vistosi scoperto dalla figlia ha sgozzato anche lei, scappando via. Il tutto sarebbe avvenuto nelle prime ore del sabato, mentre è nella mattinata di domenica che l’uomo ha finito col confessare il delitto, incastrato dalla lettura dei tabulati da parte delle forze dell’ordine, che hanno dapprima rintracciato le telefonate intercorse tra i due e poi hanno intercettato il telefonino dell’uomo nella cella dell’abitazione delle due poverette, freddate in maniera barbara da un uomo dal quale non avrebbero mai pensato di trovare la morte.

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